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Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

Dal laboratorio di via Forcella alla terrazza profumata di Milano, la famiglia Martone ha trasformato una fabbrica storica in hotel, dove l’arte del profumo incontra la cucina e l’aperitivo diventa esperienza olfattiva

 
29 ottobre 2025 | 08:30

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

Dal laboratorio di via Forcella alla terrazza profumata di Milano, la famiglia Martone ha trasformato una fabbrica storica in hotel, dove l’arte del profumo incontra la cucina e l’aperitivo diventa esperienza olfattiva

29 ottobre 2025 | 08:30
 

Nel dopoguerra via Forcella a Milano aveva l’odore acre dell’alcool e della carta assorbente. Le finestre restavano socchiuse per disperdere l’aroma dei solventi, i carrelli scivolavano sul pavimento di cemento levigato e le etichette stampate a inchiostro fresco venivano appese a corde tese come panni. Dentro quella routine, una famiglia costruiva il proprio futuro tra ampolle e materie prime rare. La fabbrica si chiamava Marvin e apparteneva a Vincenzo Martone, uomo convinto che un profumo nascesse come un’invenzione tecnica prima ancora che poetica. La città intorno stava cambiando, ma l’interno di quell’edificio conservava una calma produttiva che ricordava i laboratori di inizio secolo, dove il gesto aveva il ritmo esatto di una formula chimica.

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

L'ingresso del Magna Pars L’Hotel à Parfum

L’origine industriale di una famiglia che ha fatto del profumo la propria impresa

Da quella costanza prese forma una genealogia industriale che avrebbe attraversato tre generazioni. Quando il figlio Roberto diede vita, nel 1975, a ICR – Industrie Cosmetiche Riunite, Milano respirava la fiducia della moda. L’industria cosmetica italiana cercava un centro capace di rispondere alle maison del lusso con grande sensibilità produttiva. ICR divenne un riferimento per le fragranze di Versace, Trussardi, Ferragamo, Etro e per una lunga serie di marchi che vedevano nel profumo un linguaggio del design. La fabbrica di via Forcella rimase la mente creativa, mentre gli impianti di Lodi assunsero il ruolo operativo. La doppia anima del gruppo, creativa e tecnica, si consolidò in un equilibrio che teneva insieme visione industriale e cultura artigianale.

La fabbrica di via Forcella e la sua rinascita in spazio culturale e albergo d’autore

Nel corso degli anni Ottanta lo stabile milanese smise di produrre ma non perse la propria funzione simbolica. I Martone lo conservarono come archivio, come luogo in cui restava visibile l’origine della loro storia. Nel 1991 vi nacque Magna Pars Event Space, spazio espositivo e culturale che avrebbe anticipato una riconversione più profonda.

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

La lobby del Magna Pars L’Hotel à Parfum

L’idea definitiva arrivò con la terza generazione, quella di Ambra e Giorgia Martone (quest’ultima scomparsa qualche anno fa), cresciute tra campioni di essenze e carte di laboratorio. Le due sorelle decisero di trasformare la fabbrica in un organismo capace di accogliere senza tradire la propria identità. Nel 2013 nacque Magna Pars L’Hotel à Parfum, struttura cinque stelle costruita come un’estensione naturale della loro impresa.

Un hotel costruito come laboratorio dove architettura e profumo coincidono

Oggi le pareti in vetro satinato riprendono la trasparenza dei flaconi, le linee architettoniche mantengono la razionalità degli spazi industriali e il giardino interno si comporta come una distilleria botanica. Le 68 suite portano i nomi delle materie prime della profumeria: legni, fiori, frutti, resine e note balsamiche. Ogni ambiente possiede una fragranza esclusiva, un quadro che ne illustra l’origine naturale, un volume aperto con le pagine di “Grammatica dei Profumi”, libro di Giorgia Martone che definisce la logica olfattiva dell’hotel.

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

Una delle camere del Magna Pars L’Hotel à Parfum

Al piano terra, il laboratorio LabSolue sviluppa e produce le essenze diffuse in tutto l’edificio. Gli ospiti vi accedono come in una biblioteca, sfogliando le fragranze in ordine alfabetico, ciascuna numerata e descritta con metodo quasi scientifico. L’identità di Magna Pars nasce da questo incrocio industriale tra ICR e LabSolue. L’hotel rappresenta una diramazione della stessa pianta. Le essenze prodotte a Lodi rientrano a Milano sotto forma di accoglienza. L’ospitalità diventa così una continuazione della filiera, dove il profumo non è decorazione ma sostanza. L’impresa alberghiera si innesta su una cultura di laboratorio, con la stessa attenzione alla misura e alla coerenza.

Il profumo si versa nel bicchiere e diventa linguaggio dell’aperitivo olfattivo

La continuità tra profumeria e mixology ha portato alla nascita dell’aperitivo olfattivo. Il format si basa sull’idea di tradurre le famiglie aromatiche del profumo in formule liquide. Il mixologist Riccardo Savà seleziona le stesse materie utilizzate nel laboratorio e le reinterpreta come infusioni, sciroppi, distillati o bitter. Il gelsomino apporta una componente floreale nitida, il bergamotto definisce la parte agrumata di testa, il fico costruisce la struttura verde e resinosa che sostiene la base del drink. Ogni cocktail è associato a una fragranza LabSolue, con un numero e un nome che corrispondono alla suite ispiratrice.

La grammatica dei cocktail profumati ispirati alle fragranze di LabSolue

La drink list si aggiorna con la stagionalità delle materie prime, mantenendo una connessione diretta con l’archivio olfattivo. L’aperitivo diventa così una degustazione guidata. Il cliente riconosce le note aromatiche nell’aria prima ancora di sentirle nel bicchiere. La miscelazione segue il ritmo della profumeria: analisi, dosaggio e costruzione. I bartender lavorano con lo stesso rigore dei nasi che elaborano le fragranze, in dialogo continuo con il laboratorio interno.

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

I cocktail a' parfum del Labsolue Bar

L’aperitivo olfattivo è la parte più visibile di una cultura dell’accoglienza che unisce il profumo al gusto e alla memoria sensoriale. Il cliente entra in contatto con una dimensione di mestiere che raramente si incontra in hotel di lusso, dove la standardizzazione tende a prevalere sulla ricerca. In questo caso la ricerca coincide con l’identità. Il drink porta con sé un rimando al processo produttivo e, quindi, una traccia dell’industria da cui tutto ha avuto origine.

La mente industriale di Ambra Martone guida ICR e l’hotel del profumo milanese

ICR continua a operare come gruppo indipendente, con stabilimenti e laboratori a Lodi, mentre LabSolue rappresenta la sua espressione artigianale. La struttura ospita anche mostre e presentazioni legate al mondo della profumeria, fattore che rafforza il legame con la comunità creativa di zona Tortona.

Una fabbrica che continua a respirare e trasforma la memoria in ospitalità

Chi attraversa il giardino interno percepisce una continuità tra i profumi che escono dal laboratorio e l’aria che circola tra le stanze. Un’atmosfera che forse non appartiene al linguaggio comune dell’hotellerie contemporanea ma a quello della manifattura milanese, dove la forma segue sempre la funzione.

Magna Pars, la fabbrica del profumo che è diventata un’idea d’ospitalità

Il cuore verde del Magna Pars L’Hotel à Parfum

Magna Pars è un esempio raro di ospitalità costruita su una genealogia produttiva, capace portare la memoria industriale in linguaggio contemporaneo. L’edificio che un tempo imbottigliava profumi continua a diffonderli, come se l’attività chimica fosse stata convertita in una pratica culturale. La famiglia Martone ha dato alla città un luogo radicato nella propria storia e aperto al futuro, con la naturalezza di chi considera il lavoro una forma di conoscenza e l’ospitalità un’estensione della propria impresa.

Via Vincenzo Forcella 6 20144 Milano
Tel +39 02 8338371

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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