Sospesi tra mare e monti, i Giardini del Fuenti raccontano la rinascita di un luogo simbolo della Costiera. Qui, lo chef Michele De Blasio guida il ristorante Volta del Fuenti tra gusto, natura e sostenibilità. Poco distante da Vietri sul Mare, lungo quel tratto di Costiera che profuma di limoni e salsedine, i Giardini del Fuenti si aprono come un’oasi armoniosa e immersa nella natura. Nati dove sorgeva un grande albergo costruito negli anni Sessanta dal nonno Orfeo Mazzitelli, oggi raccontano una storia di riscatto e visione.

I Giardini del Fuenti
Dopo anni di vicende giudiziarie e la demolizione dell’edificio, Maria Teresa Mazzitelli ha guidato un imponente progetto di recupero paesaggistico e architettonico, trasformando una ferita del territorio in un giardino pensile sospeso tra terra e mare. Oggi i figli Alessandra e Pier Luigi De Flammineis portano avanti la sua eredità. Intrecciano memoria e futuro in un luogo che unisce natura, ospitalità e sostenibilità.
Volta del Fuenti: il fine dining della Costiera firmato Michele De Blasio
All’interno di questa oasi, il Volta del Fuenti è il ristorante fine dining dove la cucina incontra il paesaggio e lo traduce in gusto, sotto la guida dello chef Michele De Blasio, fresco di stella Michelin.

Michele De Blasio
«Ho iniziato a cucinare da bambino, a sette anni, a casa di mia sorella. Da allora non mi sono più fermato», racconta Michele De Blasio. A sedici anni entra nella cucina di Riccardo Camanini e da lì comincia un percorso che lo porta in giro per il mondo: Francia, Spagna, Inghilterra, Asia tra Ducasse, Arzak, Lavarra al Ritz Carlton di Hong Kong, Geranium e Berasategui. Torna poi in Italia accanto a Raffaele Vitale, suo vero mentore. «Da lui ho imparato a guardare le persone a tavola, a pensare la cucina attraverso chi deve mangiare».

La sala interna del ristorante Volta del Fuenti
Nel 2019 De Blasio conosce il progetto dei Giardini del Fuenti, che allora muoveva i primi passi con il Beach Club. «C’era tanto da costruire, ma mi è piaciuto proprio quello: mettere le pietre insieme, disegnare il ristorante passo dopo passo». Nasce così il Volta del Fuenti, pensato per raccontare il territorio attraverso la cucina.

La mise en place del ristorante Volta del Fuenti
La filosofia dello chef è chiara: natura, equilibrio, essenzialità. «Poco sale, poco zucchero, pochi grassi, tanta natura. Il green è prima di tutto un colore, ma anche un modo di pensare alla sostenibilità. Non puoi raccontarla soltanto, devi farla vivere».
Sostenibilità nei Giardini del Fuenti: natura, acqua e agricoltura
Per De Blasio la sostenibilità va praticata, non solo raccontata: «Tutte erbe e piante che crescono con il salmastro del mare. Piantiamo solo ciò che nascerebbe spontaneo in questo territorio. Così raccontiamo la Costiera nei piatti». La sua riflessione tocca anche l’acqua e l’agricoltura: «Solo il 3% dell’acqua sulla Terra è dolce, e con quel 3% si fa tutta l’agricoltura. Se ci pensi, a volte mangiare vegetale non è più sostenibile che mangiare carne o pesce. È una questione di equilibrio».

Frutta secca, spinaci e sesamo
Nel piatto questo pensiero prende forma con rigore e leggerezza. «Usiamo tutto, non sprechiamo niente: scarti di carne, di pesce, vegetali. L’agnello, ad esempio, arriva da un allevatore vicino a Potenza che li fa crescere allo stato brado. È un animale felice, ed è questo che voglio raccontare: la consapevolezza dell’origine, non la filosofia fine a sé stessa».

Meringata, fragoline di bosco, te verde matcha e rosmarino
L’attenzione al vegetale rimane il centro di tutto. «Oggi la verdura è la cosa che paghiamo di più, ma anche quella che dà senso alla nostra cucina. Tutto parte da lì». Nel menù convivono carne e pesce, ma sempre come estensione del vegetale, non come protagonisti assoluti.
Menu Riflessioni e Origini: memoria, ricerca e identità
L’approccio è anche giocoso, come nel foie gras vegetale: «Volevamo riprodurlo senza crudeltà, come denuncia ma anche come esercizio di stile. Se non lo dici, nessuno capisce che è vegetale». Oppure nella pasta e patate “prima e dopo”, simbolo della sua idea di tradizione evolutiva: «Un piatto della memoria e la sua versione contemporanea, alleggerita e priva di grassi, ma con lo stesso sapore. Eliminare il superfluo è la vera sfida».
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Pasta e patate (versione tradizionale)
È proprio da questa idea che nascono i due percorsi degustazione del ristorante: Riflessioni e Origini. Il primo è un laboratorio di ricerca che cambia ogni anno, una sperimentazione continua sul gusto e sulla sostenibilità, oggi declinata nel verde monocromatico.
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Pasta e patate (versione alleggerita e contemporanea)
Il secondo, invece, è un viaggio nella memoria, dove la tradizione campana viene reinterpretata senza nostalgia, ma con rispetto. «Riflessioni è la nostra parte più libera, Origini quella più intima. Due percorsi diversi che però si parlano, come la natura e l’uomo, come il passato e il futuro».

Ravioli, piselli, cipollotto e lattuga
Oggi il suo obiettivo è chiaro: continuare a cercare, ma senza perdere misura. «Il ristorante non deve imporre un’esperienza, deve offrire possibilità. Voglio che chi si siede al Volta si faccia una domanda. Magari piccola, ma autentica. Perché il cambiamento comincia da lì: dal chiedersi il perché».
Caveau del Fuenti: mixology mediterranea e atmosfera esclusiva
Dopo cena, l’esperienza continua al Caveau del Fuenti, il lounge bar che ne custodisce l’anima più notturna e raffinata. Un ambiente raccolto, scavato nella roccia, dove la pietra grezza incontra dettagli dorati e luci soffuse.

Caveau del Fuenti
A guidare il bancone c’è Antonio Carta che interpreta la mixology con lo stesso approccio del Volta del Fuenti: equilibrio, materia e legame con il territorio. I suoi cocktail nascono da ingredienti locali e richiami mediterranei, proseguendo in chiave liquida il racconto gastronomico dello chef De Blasio.

Mixology mediterranea e atmosfera esclusiva al Caveau del Fuenti
Durante la stagione estiva, il Caveau si sposta all’aperto, tra i profumi del Limoneto, trasformandosi in una terrazza sospesa tra gli agrumi e il mare. Qui, i drink si intrecciano al paesaggio, restituendo la stessa armonia che anima i Giardini del Fuenti: una bellezza espressione di un’idea chiara di ospitalità e di territorio.
S.S. 163 Amalfitana km 47+300 84019 Vietri sul Mare (Sa)
Venerdì, Sabato, Domenica: 12.30 – 15.00 Giovedì, Venerdì, Sabato: 19.30 – 00.00