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In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

A Numana, sulla Riviera del Conero, In Riva a Numana è il nuovo ristorante di Antonio Lerro. Tra piatti gourmet, menu degustazione come Caccia Reale, vista sul mare e un servizio impeccabile, la cucina si trasforma in un’esperienza completa, tra ingredienti locali, tecniche francesi e alta gastronomia

di Marco Colognese
Critico enogastronomico
24 novembre 2025 | 08:30
In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero
In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

A Numana, sulla Riviera del Conero, In Riva a Numana è il nuovo ristorante di Antonio Lerro. Tra piatti gourmet, menu degustazione come Caccia Reale, vista sul mare e un servizio impeccabile, la cucina si trasforma in un’esperienza completa, tra ingredienti locali, tecniche francesi e alta gastronomia

di Marco Colognese
Critico enogastronomico
24 novembre 2025 | 08:30
 

È difficile restare indifferenti di fronte alla bellezza della Riviera del Conero: qui la costa adriatica assume sembianze del tutto diverse rispetto alle vicine, lunghe spiagge di sabbia. Il mondo cambia, con colli verdissimi affacciati sul mare, l’acqua trasparente con il fondale di sassi, rocce e calette. Sirolo e Numana sono piccoli centri deliziosi da visitare. È nella seconda che, nel 2023, all’inizio di agosto, nasce il primo hotel a cinque stelle della provincia di Ancona, frutto di un progetto di riqualificazione di una struttura storica; difficile da immaginare, ma fino a due anni fa non ne esisteva ancora uno.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

La sala del ristorante In Riva a Numana

Hotel View Place: lusso e apertura tutto l’anno

Il View Place è parte di un gruppo alberghiero che comprende un’altra quindicina di strutture e fa capo a Eugenio Gallo ed Eros Cecconi. Una peculiarità importante di questo elegante hotel a due passi dalla spiaggia è l’apertura che copre tutto l’anno: un’iniziativa decisamente coraggiosa ma ancor più interessante perché va nella direzione di un’auspicabile, diffusa destagionalizzazione.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

La hall dell'Hotel View Place

Una caratteristica, questa, che dà molta soddisfazione anche allo chef Antonio Lerro: «Sicuramente la cosa bella è che la proprietà continua a investire, per quello sono molto contento, ci crede e mi segue. Adesso il ristorante chiude solo 10 giorni l’anno, quindi teniamo tutto il personale e andiamo in ferie tutti a turno. Questo, per le persone e la loro coesione, è molto importante, tant’è che la mia squadra è sempre la stessa: i ragazzi lavorano con me da due anni, quindi adesso c’è la consapevolezza di sapere fare bene da parte di tutti quanti».

Le stanze sono trentatré, moderne e confortevoli; ci sono inoltre una spa ben attrezzata, va da sé uno stabilimento balneare e una meravigliosa terrazza dedicata agli aperitivi con vista. Poi ovviamente c’è In Riva a Numana, il ristorante fine dining aperto proprio da Antonio Lerro, classe 1993; al suo fianco il sous chef Christian Gagliardi.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

Una stanza del View Place

Lo chef Antonio Lerro e la sua esperienza internazionale

Lerro è figlio d’arte, i suoi genitori gestivano infatti un locale al mare e ora mandano avanti una pizzeria al taglio. All’inizio si iscrive a ragioneria a Loreto perché mamma e papà non erano mai in casa e non avrebbe voluto fosse così anche per lui, poi però si rende conto che quella non doveva essere la sua strada e si converte all’istituto alberghiero.Il primo stage lo fa in Romagna, a Cattolica, con Stefano Ciotti quando si occupava di Vicolo Santa Lucia.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

Chef Antonio Lerro

Un successivo, importante incontro è quello con Stefano Baiocco, chef marchigiano ora due stelle Michelin di Villa Feltrinelli, sulla sponda bresciana del lago di Garda, incontrato in occasione delle lezioni tenute nella sua regione: «I miei genitori mi accompagnarono lassù e la mia prima stagione fu in pasticceria da lui, nella struttura più bella in cui abbia mai lavorato, un posto magico». Qualche weekend lo trascorre lavorando anche con Errico Recanati.

Finita la scuola, a 18 anni, torna da Baiocco e inizia da commis e inizia a sentir parlare di Francia, anche se un primo periodo lo passa a Londra, esperienza in uno stellato “da numeri” che però non lo convince fino in fondo pur aiutandolo a comprendere nuove dinamiche.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

La sala di In Riva a Numana, pronta per la cena

Da Londra si sposta a Roma con Oliver Glowig all’Aldrovandi, ci rimane un anno e finalmente è la volta di Parigi al Taillevent con Alain Solivares: «Avevo 22 anni, ci sono rimasto un anno: un grande chef di vecchia scuola, persona squisita ma un vero militare sul lavoro». Da lì passa in Champagne con Philippe Mille: «L’esperienza più bella mai fatta: eravamo in tanti ma suddivisi in piccole brigate, facevamo di tutto e di più e lo chef era sempre presente. Si era formato un gruppo fortissimo, con una sana competitività e un solo obiettivo comune. Ora abbiamo tutti fatto carriera».

È premier chef de partie al Crillon a Parigi e poi fa tappa al George del Grand Hotel Parker’s di Napoli con Domenico Candela: «Mi ha chiamato e mi ha detto: “Se facciamo quello che sappiamo fare arriviamo in alto”. Ci sono rimasto quattro anni e mezzo: mi ha aiutato molto».

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Chef Antonio Lerro e la sua brigata

Esperienza gastronomica di In Riva a Numana

Quello di In Riva a Numana è un ambiente sobrio ed elegante, con un’atmosfera rilassante e un servizio giovanissimo e molto professionale, governato dalla maître Grazia De Luca, la quale si prende cura anche di una carta dei vini corposa e interessante con le sue 800 etichette. Affiancato dal sous-chef Christian Gagliardi, Antonio Lerro ha messo insieme, oltre alla carta, tre interessanti percorsi di degustazione. Il più semplice è Adriatico, proposto a 90 euro con 8 portate, basato sul pescato e sulle verdure di stagione. Il secondo, un po’ più “estroso”, come lo definisce lo chef, è Onde e Terre, 10 portate a 110 euro.

In Riva a Numana: un tocco francese tra mare cristallino e le colline del Conero

Le ragazze della sala del ristorante In Riva a Numana

Menu e percorso di degustazione Caccia Reale

L’ultimo nato, ma già ben rodato, è Caccia Reale, 9 portate a 130 euro: «È nato un po’ per gioco, dopo la richiesta di un cliente che voleva la lepre: all’inizio non lo volevo fare perché comunque in zona ci sono già nomi importanti come Uliassi e Andreina; poi però abbiamo pensato di realizzare una cosa completamente diversa. Qui nelle Marche si mangia caccia: ho iniziato a pensare di fare ricette classiche regionali però interpretate con tecniche francesi che ho appreso fuori. All’inizio ero un po’ scettico sul successo, adesso c’è tanta gente che ci chiama solo per quello».

Un gran bel percorso, ricco e goloso, che prevede un’intensa attività del personale di sala: «Su nove portate, sette vengono terminate davanti all’ospite. Molti sono piatti complessi, c’è tutto quello che comunque un cuoco secondo me dovrebbe saper fare. E non si può sbagliare, perché con la cottura “intera” il risultato lo scopri proprio lì, quando tagli».

Piatti signature e alta cucina

Dopo una bella sequenza di amuse-bouche, è tutto un susseguirsi di meraviglie golose, a partire dal poché di foie gras delle Lande con vino di visciola, senape e pickles di foglie di fico. Notevole il pâté en croûte di anatra, fagiano, lardo di Colonnata e indivia, servito con la sua glassa. Si gode con la crepinette di pernice con funghi, quinto quarto, sedano rapa e jus chasseurs. Ancora, la gustosa cocotte di selvaggina in due servizi: il germano reale alla brace in salmì e il tagliolino del cacciatore.

Piccolo capolavoro anche il pithivier di capriolo con foie gras, cinghiale e jus grand veneur, per terminare la parte salata con la sontuosa royale di lepre con tartufo e foie gras. Buonissimo anche il dolce, la tarte al foie gras con cioccolato amaro e nocciola. Con i suoi tre menu, così differenti, In Riva a Numana è un ristorante che merita più di una sosta golosa, in qualunque stagione.

Via Flaminia, 109 60026 Numana (An)
Tel +39 071 9720971
Mer-Ven cena; Sab-Dom pranzo e cena

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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