Nuovi progetti e una rinnovata offerta di mare con i valori di qualità, sostenibilità e accessibilità per Pescaria, il format di successo in versione fast-fine food di mare. È un modello della ristorazione più attuale reso possibile da economie di scala, pianificazione degli approvvigionamenti e ricette studiate per minimizzare gli sprechi.

Gli interni di Pescaria
La presentazione del nuovo menu a Roma
Le novità del format sono state presentate in anteprima a Roma nel locale di Via Leone IV dall'AD Leonardo Volpicella e da Peppe Guida, lo chef campano "con le mani nella terra e lo sguardo rivolto al mare". Sulla sua Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense brilla ininterrottamente da 18 anni una stella Michelin.
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Panino con polpo fritto e rape di Pescaria
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I panini di mare di Pescaria
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Il fritto misto di Pescaria
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Un menu mediterraneo tra mare e orto
L'offerta, che non cambierà fino all'arrivo dell'estate, si amplia con proposte che legano i frutti del mare a quelli dell’orto, in puro stile mediterraneo. Si va dal Trittico dei panini:
- Calamanero, morbido pan brioche con limone, ricotta, salsa di basilico e mandorle
- Polperone, con polpo arrostito, erbe, peperoni e scamorza affumicata
- Salmone, con mozzarella di bufala, rucola e tartufo
Restano inamovibili dal menu gli altri panini best seller, come quello con tartare di tonno, stracciatella, pomodoro, olio al cappero e pesto al basilico, elogiato anche dalla rivista Time Out.
Lo spaghetto all’assassina e altre novità
Altra novità è lo Spaghetto all'assassina, piatto barese della tradizione con abbondante pomodoro e peperoncino, a cui Peppe Guida ha aggiunto la variante del polpo arrostito. Un omaggio alla città di Polignano, dove Pescaria nacque nel 2015 per l’intuizione del founder Domingo Iudice.

Lo spaghetto all'assassina di Pescaria
Sempre fragranti e croccanti le fritture in cartoccio, con gamberi, calamari e cubotti di crema fritta, la frittura di paranza e alici. Poi restano in carta il Baccalà e sgagliozze di polenta, le polpette di crostaceo e il fish and chips. Tutto è fatto al momento, come pure il pesce crudo a taglio sashimi, servito con misticanza. Ma Peppe Guida ha introdotto anche un dessert semplice e grandioso: pane, ricotta di bufala e confettura di amarene fatta in casa.
Pescaria apre a Courmayeur e si espande
A dicembre, Pescaria ha aperto a Courmayeur con un pop-up di unusual kitchen, offrendo per la prima volta piatti a base di carne come Wurstel artigianali di suino nero e burger alla valdostana. Dopo la chiusura del fatturato 2024 a 13,5 milioni di euro, Pescaria è ora pronto a un piano di espansione mirato, con una seconda apertura a Roma e altre due a Bari e Napoli.
Un nuovo modello di ristorazione più sostenibile
Come ha spiegato Leonardo Volpicella, una ristrutturazione era avvenuta con il passaggio integrale della proprietà all'agenzia di marketing Brainpull (ne è titolare con i soci Domingo Iudice e Claudio Matarrese) e alcune chiusure, come quella di Padova. Ora gli store sono nove e la formula è stata rinnovata per una maggiore funzionalità e riduzione degli sprechi.

Claudio Matarrese, Leonardo Volpicella e Domingo Iudice
«Stiamo ripensando la tipologia di metratura perché la scelta passata di aprire locali grandi non ha dato i risultati sperati. Meglio spazi più agili e contenuti, come a Lecce, dove Pescaria non misura più di 150 mq. Da tener presente che è il segmento del delivery a coprire il fatturato per il 25%.»
Un impegno per la sostenibilità e la riduzione degli sprechi
Il successo della formula di consumo di qualità ma accessibile si basa anche sul minore impatto ambientale della pesca rispetto all’allevamento intensivo. Per questo è attiva una partnership con il Norwegian Seafood Council, ente promotore del marchio di origine "Seafood from Norway". Viene effettuata una selezione rigorosa delle materie prime, privilegiando fornitori certificati e zone di pesca sicure, riducendo così il rischio di contaminanti.

Lo chef Peppe Guida
Dal 2019, Pescaria è plastic free e, grazie a una gestione centralizzata della cucina, ha un tasso di spreco alimentare inferiore al 5%. La cucina di Peppe Guida enfatizza l’uso di ingredienti mediterranei e stagionali e promuove la riduzione dello spreco alimentare. Dei prodotti di terra e mare, dice: “non c’è scarto, tutto è materia”.
Via Leone IV, 14 00192 Roma