C'è un posto, a Bagnaia, piccolo centro alle porte di Viterbo, dove il tempo sembra essersi fermato. Non una semplice pizzeria, un angolo di storia che continua a vivere, e a raccontarsi, ogni sera. Una storia che vive dentro un forno a legna, nel profumo di un impasto accuratamente selezionato e maturato 3 giorni, nella cura con cui si accoglie ogni ospite. Si chiama La Villa, e il nome non è un caso.

La Villa, una delle migliori pizzerie del viterbese
Il locale sorge infatti proprio accanto a Villa Lante, uno dei capolavori del Rinascimento italiano, celebre per i suoi giardini all’italiana, le fontane scenografiche, l’architettura armoniosa voluta dai Farnese nel Cinquecento. Location, tra l’altro, che fu set anche di The Young Pope, la serie di successo diretta qualche anno fa da Sorrentino. E dove un tempo c’erano le scuderie della Villa, oggi c’è un fermento più famigliare per un locale nelle grandi città che in un piccolo centro di nemmeno 5000 abitanti. Ma a volte non serve molto, basta un forno acceso, una squadra affiatata che ogni sera trasforma passione e ingredienti in esperienza. Basta il sogno di due fratelli che, da autodidatti, hanno deciso di regalare alla provincia una delle pizzerie oggi tra le più apprezzate in zona.

Villa Lante a Bagnaia
Una pizzeria che è diventata famiglia
In una terra in cui è più tipica la pizza romana (data anche la vicinanza con la Capitale, appena un'ora di macchina), bassa, biscottata e scrocchiarella, è più raro trovare pizze che abbracciano le altre "scuole". Cornicione pronunciato, impasto senza prefermenti, topping abbondanti e bella digeribilità.

Stefano, proprietario e pizzaiolo La Villa
Li abbiamo accennati prima. Dietro "La Villa" ci sono due fratelli, che hanno scelto di fare impresa non per convenzione, ma per visione, e con testardaggine. Impossibile il contrario dopotutto, considerando come la pizzeria abbia aperto appena pochi mesi prima del Covid, con conseguenti chiusure forzate. Ma, nella negatività, è stato questo forse uno dei punti di forza iniziali de La Villa, che grazie alle consegne è riuscita a farsi una rete di clienti all’interno della quale è iniziato a circolare il nome. Fino a raccogliere, una volta finita l’emergenza sanitaria, tutto ciò che era stato seminato nei mesi precedenti. Oggi i due fratelli si dividono i compiti: uno al forno, l’altro alla spianata. Tutto il lavoro - dall’impasto alla gestione - viene fatto insieme, ogni mattina.

La sala della pizzeria La Villa a Bagnaia
La qualità è il faro. «Facciamo il massimo affinché tutto quello che c’è sul menù sia della massima qualità - dice Stefano, titolare e pizzaiolo in prima linea, ogni sera, di fronte al forno a legna. I fornitori vengono scelti con cura: prosciutto e salumi dall’azienda agricola Stefanoni, formaggi caprini da Monte Jugo, latticini di Piccola Formaggeria Artigiana. Verdure sempre locali quando possibile: pescando da aziende agricole della zona. «Così raccontiamo il territorio», afferma Stefano. «Cerchiamo sempre di offrire qualcosa che parli di dove siamo».

Lingotto fritto di carbonara, pizzeria La Villa
Oggi a “La Villa” si usa un solo impasto, studiato e bilanciato nel tempo, che matura per 3 giorni. Un mix di farina 1, 0 e integrale, capace di donare struttura, colore e profumo. «Volevo un impasto che si sentisse, anche all’olfatto. Quando metti il naso sul bordo e senti quel sentore di cereale, capisci che è vivo». Idratazione? «Stiamo su un 72-75%, ci lavoriamo bene. Si cuoce bene, è scioglievole ma non umido».
Cosa si mangia a La Villa
Un menu ponderato, che spazia dalle classiche a quelle più personalizzate, che comprende gli immancabili antipasti (tra supplì e frittini vari). Una sala che mixa arredi contemporanei (frutto di un recente rinnovamento) e tratti che testimoniano la storia del locale accoglie i clienti.
Asparagi, baccalà mantecato, scaglie di cioccolato amaro
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Guanciale, susianella, patate, fiordilatte
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Anche pizze classiche a La Villa, qui la capricciosa
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Nel menu, tra gli antipasti, anche le montanarine
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Una quindicina di tavoli dislocati in due salette ed è tutto pronto per godersi una bella serata. In carta un abbondante tagliere di antipasti a base di salumi e formaggi locali, oltre a montanarine e supplì. 4 tipologie di calzone e poi le pizze, tra rosse e bianche più tradizionali a quelle definite "nobili", 5 varietà da cui scegliere che abbracciano un po' tutti i gusti. La più rappresentativa del territorio, la Madama Susy, con susianella (insaccato tipico viterbese e presidio Slow Food) e guanciale, patate e fiordilatte. Ce n'è una a base di topping crudi (la Cruda, per l'appunto), con pomodori secchi, stracciatella di bufala, alici del Cantabrico.

La Villa, pizzeria con forno a legna
Presenti anche un paio di pizze fuori menu, per l'occasione abbiamo provato quella con baccalà mantecato, asparagi e scaglie di cioccolato amaro. Attenta e selezionata la cantina, con etichette locali per lo più, e una piccola scelta di birre artigianali alla spina. Un bel locale in cui passare una bella serata.
Via Jacopo Barozzi, 36 01100 Bagnaia