Ci sono storie che sembrano scritte per ritornare al punto di partenza, ma con un bagaglio pieno di mondi attraversati. È questo il caso di Luca Adobati, giovane chef bergamasco classe 1994 che, dopo aver calcato le cucine di alcuni tra i ristoranti più iconici al mondo - Da Vittorio, Noma, Mirazur - ha scelto di rientrare ad Alzano Lombardo (Bg). Non per ritirarsi, ma per rilanciare. Per dare forma, finalmente, a qualcosa di profondamente suo.

Casa Romano: la sala
Casa Romano: radici, identità e nuova visione
Casa Romano non è solo un ristorante: è il luogo dove tutto ha avuto inizio. Un nome che sa di radici e di continuità (il locale per anni è stato Da Romano, gestito prima dai nonni e poi dai genitori di Luca), ma anche di ambizione. Adobati non è tornato per ripetere il passato, ma per riscriverlo con nuovi strumenti, un’altra sensibilità, un’esperienza internazionale sedimentata nel tempo e nelle mani. La sua cucina racconta proprio questo: piatti che parlano una lingua precisa, pulita, spesso sorprendente, ma mai ostentata. Un equilibrio tra raffinatezza e accessibilità, tra tecnica e memoria. Così, nei casoncelli di mare con gamberi rossi, arancia sanguigna e bisque, si avverte la spinta creativa maturata altrove; mentre nel piccione in due cotture con parmigiana 2.0 e salsa al midollo si sente la voglia di portare le emozioni del comfort food in una nuova dimensione.
Casa Romani: Tonno, bagna cauda di lago, nasturzio
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Casa Romano: Risotto con aglio orsino, lardo e crudo di seppie
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Casa Romano: Casancelli di mare
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Casa Romano: Piccione con parmigiana 2.0 e una salsa al midollo
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Tra le proposte spicca anche il crudo di tonno con bagna cauda di lago e nasturzio, una creazione - tanto bella da vedere quanto buona da degustare - che rappresenta un omaggio dello chef Adobati ai suoi maestri e alle esperienze vissute nei templi della cucina internazionale come Da Vittorio e Mirazur. Ad accompagnarlo in questa avventura c’è la sorella Valentina, con i cugini Sara e Marco. Una squadra di famiglia, come a dire che l’ospitalità qui non è un mestiere, ma una cultura condivisa. Il servizio è premuroso ma mai invadente, l’ambiente è sobrio, caldo, costruito attorno al desiderio di far sentire ogni ospite esattamente dove dovrebbe essere: a casa, appunto.

Casa Romano, lo chef Luca Adobati
Casa Romano, una cucina che guarda avanti
Casa Romano si propone con una doppia anima: menu degustazione a 75 euro per chi cerca un percorso completo, e un pranzo di lavoro a 20 euro per chi vuole prendersi una pausa, anche breve, dal rumore del quotidiano. È un modo intelligente di stare nel presente, di costruire un’offerta capace di dialogare con il territorio senza escludere nessuno.

Casa Romano: mise en place
Ma ciò che rende davvero speciale questo progetto non è soltanto la qualità della cucina. È la visione. Adobati non ha riportato solo tecniche e sapori, ma anche una nuova idea di gestione, di relazione con il personale, di sostenibilità interna. Una formazione che passa anche per corsi di management, per l’idea che oggi uno chef non può più permettersi di pensare solo ai fornelli.
Casa Romano: una casa viva, non un monumento
Così Casa Romano non vuole essere un monumento alla nostalgia, ma una casa viva. Una cucina che guarda avanti, senza dimenticare chi sei. Un progetto che dimostra come il ritorno alle origini possa essere, se ben fatto, l’atto più radicale e coraggioso di tutti.
Via Belvedere 55 24022 Alzano Lombardo (Bg)