"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono", scriveva José Saramago, e mai citazione appare più calzante quando si parla di cicloturismo, quella forma di nomadismo dolce che trasforma ogni pedalata in una scoperta, ogni chilometro in un racconto da custodire nel cuore.
Ogni 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per valorizzare i molteplici benefici sociali, ambientali e salutistici derivanti dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile e strumento di tempo libero. In un’epoca in cui la mobilità verde rappresenta una delle sfide più importanti per il futuro, questa giornata assume un significato speciale, unendo salute personale, rispetto per l’ambiente e turismo lento.

Ogni 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Bicicletta
Proprio a ridosso di questa celebrazione, si è svolta la decima edizione dei Green Road Award 2025, un evento che premia le migliori realtà italiane impegnate nel promuovere il turismo ciclistico sostenibile e innovativo. La Liguria, con la sua Cycling Riviera, ha conquistato il primo posto, dimostrando come un territorio possa trasformare la propria identità attraverso la bicicletta, sposando natura, cultura e accessibilità.
Questo connubio tra la Giornata Mondiale della Bicicletta e i Green Road Award mette in luce un percorso di crescita e consapevolezza nel nostro Paese, dove la bicicletta diventa simbolo di un viaggio che non è solo spostamento, ma esperienza, scoperta e rispetto del territorio. Un invito a tutti noi a pedalare verso un futuro più verde e sostenibile.
Green Road Award 2025: la Liguria sul podio
Il Green Road Award - l'ambito riconoscimento che celebra l'eccellenza del turismo su due ruote - raggiunge quest'anno il traguardo della decima edizione. Due lustri di storie, percorsi e territori che hanno saputo reinventarsi attraverso la magia del pedale, dimostrando come la sostenibilità possa coniugarsi perfettamente con la magia dell'esperienza turistica.

Il Green Travel Award raggiunge quest'anno il traguardo della decima edizione
La corona dell'edizione 2025 spetta alla Regione Liguria, che con la sua Cycling Riviera ha saputo incantare la giuria e conquistare il primo gradino del podio. Un risultato che celebra non solo la bellezza della costa ligure, ma anche la capacità visionaria di un territorio che ha trasformato le proprie peculiarità geografiche in un'opportunità straordinaria per il turismo lento.
Basilicata e Puglia tra i vincitori
Al secondo posto si posiziona la Regione Basilicata, con la Ciclovia Meridiana, un percorso che attraversa il cuore del Sud con l’eleganza dei luoghi sospesi nel tempo. Il terzo gradino del podio va alla Regione Puglia, premiata per La Ciclonica, una dorsale ciclabile che fonde cultura, natura e sapori del Mediterraneo in un’armoniosa sinfonia.

Basilicata e Puglia tra i vincitori dei Green Travel Awards
Menzioni speciali alle regioni italiane
Non mancano le menzioni speciali, a testimonianza di un fermento diffuso:
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La Regione Lazio riceve la Menzione Alis per il Gran Tour del Lazio (GTL), un invito a riscoprire l’entroterra con occhi nuovi.
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La Menzione Speciale della Stampa va invece alla Regione Piemonte, per la suggestiva Ciclovia Bar to Bar, che unisce con grazia le colline del Barolo a quelle del Barbaresco, due eccellenze enologiche sotto il segno del cicloturismo.
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La Regione Lombardia conquista la Menzione Legambiente con la Ciclovia del Sole, un tracciato che celebra la luce e la biodiversità lungo un itinerario da vivere con lentezza.
Riconoscimenti internazionali
Lo sguardo si allarga poi oltre confine: il riconoscimento alla “Destinazione straniera più bike friendly” è andato alla Slovenia, patria di boschi rigogliosi e percorsi ben segnalati, sempre più meta prediletta di cicloturisti europei.
Premio Speciale Cammini all’Umbria
Infine, il Premio Speciale Cammini - Oscar del Cicloturismo Decima Edizione è stato assegnato alla Regione Umbria per “La Via di Francesco”, un percorso carico di spiritualità e bellezza, che intreccia paesaggi e meditazione, memoria e natura.
La cerimonia a Trieste e i numeri del cicloturismo
La cerimonia di premiazione si è svolta il 30 maggio a Trieste, nel cuore della Regione Friuli Venezia Giulia, vincitrice lo scorso anno con la Ciclovia Pedemontana. Un evento fortemente simbolico, che ha anticipato di qualche giorno la Giornata Mondiale della Bicicletta, celebrata ogni 3 giugno.

Nel 2024 si sono registrate 89 milioni di presenze al Bike Forum
In parallelo, sempre a Trieste, si è tenuto anche un Bike Forum dedicato agli operatori del settore, per illustrare le ricadute positive di un turismo che non conosce crisi. I numeri parlano chiaro: secondo il rapporto Viaggiare con la bici 2025 di Isnart-Unioncamere, nel 2024 si sono registrate 89 milioni di presenze, con un balzo in avanti del 54 per cento rispetto al 2023, e un impatto economico di quasi 9,8 miliardi di euro.
Un’intuizione che ha fatto scuola
Dieci anni fa, da un’intuizione visionaria di Ludovica Casellati, pioniera e attenta conoscitrice del cicloturismo, nasceva un’iniziativa destinata a lasciare un segno indelebile nel panorama del turismo sostenibile italiano. Quello che inizialmente era il sogno appassionato di una singola persona si è progressivamente trasformato in un patrimonio collettivo, capace di generare una cascata di effetti duraturi.
Un volano di crescita per l’Italia
Come un sasso lanciato in uno stagno calmo, l’idea di Casellati ha prodotto cerchi concentrici sempre più ampi, raggiungendo ogni angolo della Penisola. Da una parte, questo riconoscimento ha rappresentato un potente catalizzatore per le amministrazioni regionali, spingendole a investire con lungimiranza in infrastrutture e servizi pensati per chi sceglie la bicicletta come stile di viaggio e filosofia di vita.

Il cicloturismo è un volano di crescita per l’Italia
Dall’altra, la risonanza mediatica dell’iniziativa ha acceso i riflettori su territori spesso poco esplorati, contribuendo a restituire loro centralità e visibilità. Ne è nato un circolo virtuoso che ha stimolato sempre più persone a salire in sella, riscoprendo l’Italia da una prospettiva più autentica, lenta e consapevole.
I numeri del successo
In dieci anni sono state presentate dalle regioni italiane oltre 200 candidature e l’ambito premio di questa manifestazione, nelle sue varie categorie, è andato a quasi 50 "green road" per complessivi 12.500 chilometri di strade ciclabili in Italia, pari a percorrere in bicicletta il viaggio di Marco Polo da Venezia alla Cina.

Ci sono 12.500 chilometri di strade ciclabili in Italia
I premi vengono assegnati alle ciclovie verdi che dimostrano di possedere criteri di eccellenza e il più alto punteggio secondo i vari parametri in esame, inclusi progettazione, costruzione, promozione, attrezzature, segnaletica, servizi green e altro.
Un futuro da pedalare insieme
La decima edizione - celebrata a Trieste - ha raccolto quasi 30 proposte da tutto il territorio nazionale, confermando l’interesse crescente delle amministrazioni regionali. Ogni Regione aveva la possibilità di presentare due candidature, e molte hanno colto l’occasione per proporre itinerari che uniscono natura, cultura e vivibilità.
Il Green Road Award si consolida così come appuntamento imprescindibile nel calendario della programmazione turistica, stimolo concreto per migliorare, confrontarsi, crescere insieme nel segno della mobilità dolce. Oggi possiamo dire che, grazie alla visione e alla determinazione di Casellati, l’iniziativa è diventata un volano di sviluppo e un’occasione concreta per vivere l’Italia con occhi nuovi e ritmo più umano.
Insomma, una pedalata alla volta verso un domani più verde…
Pedalando tra paesaggi d’Italia: proposte per la Giornata Mondiale della Bicicletta
E sempre a proposito della Giornata Mondiale della Bicicletta, il nostro Paese risponde con un ventaglio di proposte che trasformano la pedalata in un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato. Dal mare cristallino dell’Elba alle vette alpine del Piemonte, fino alle lagune friulane, l’Italia ciclabile offre esperienze per tutti i livelli, dai principianti agli scalatori più esperti.
Cycling Riviera (o Ciclovia Parco Costiero Riviera dei Fiori), Liguria
33 km di Via Verde percorribili a piedi o in bicicletta, da Ospedaletti a Imperia, realizzati riqualificando una parte del tracciato costiero della vecchia ferrovia dismessa Genova-Ventimiglia, portata verso monte.
L’inaugurazione della Cycling Riviera (prima classificata ai Green Road Award 2025) - nota anche come Ciclovia Parco Costiero Riviera dei Fiori - con il tratto Sanremo-San Lorenzo risale alla primavera del 2009. A più riprese, la ciclovia è stata completata nelle due direzioni (verso Ospedaletti e verso Imperia), fino all’ultimo tratto di 9 km, inaugurato lo scorso aprile, che va da San Lorenzo al Mare alla ex stazione di Imperia Porto Maurizio, attraversando anche l’intero territorio della città di Imperia.

Una tratto della Cycling Riviera ligure
Totalmente pianeggiante, con un fondo compatto e un’ampia larghezza media che la rende accessibile a utenti di tutti i tipi - famiglie, turisti di ogni età, ciclisti, pedoni, carrozzine - la Cycling Riviera tocca le località turistiche di Sanremo, Arma di Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera, San Lorenzo al Mare e rappresenta un’ottima infrastruttura a favore del trasporto sostenibile, molto apprezzata anche dai residenti per gli spostamenti quotidiani.

La Cycling Riviera ligure si inserisce nel tratto più ampio della Ciclovia Tirrenica (foto: Comune Imperia)
Lungo tutto il tracciato: punti ristoro, noleggio bici, servizi igienici automatizzati, oltre a una precisa segnaletica. La Cycling Riviera si inserisce nel più ampio progetto della Ciclovia Tirrenica (uno dei dieci itinerari inseriti da MIT e MIBACT nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche).
Ciclovia Meridiana, Basilicata
Parte da Potenza il percorso ad anello di 295 km attraverso il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese della Ciclovia Meridiana (seconda classificata ai Green Road Award 2025), così nominata perché intende condurre il viaggiatore nei profumi, nei paesaggi iconici, nelle ricchezze storiche e culturali e nei sapori della terra del “buon incontro”, per un’esperienza autenticamente mediterranea di turismo lento.

La Ciclovia Meridiana
Segnata a occidente dal tracciato della via Herculia (antica strada romana utilizzata per il trasporto di prodotti agroalimentari verso la capitale dell’Impero e via di collegamento tra l’Appia e la Popilia), la Ciclovia Meridiana attraversa 22 centri abitati e borghi, oltre ad aree di alto interesse naturalistico, oasi protette, siti archeologici, luoghi di rilevanza storica all’interno del Parco dell’Appennino Lucano. Un territorio ricco di esempi di biodiversità e naturale via di comunicazione a valle del fiume Agri, crocevia fin dai tempi antichi di popolazioni, culture e tradizioni tra oriente e occidente.
Per una migliore fruizione, la Ciclovia Meridiana è stata progettata per essere suddivisa in due anelli più piccoli: uno a nord di 152 km e uno a sud di 146 km. All’itinerario principale si aggiungono anche 97 km di percorsi di intersezione e due percorsi tematici: l’Anello Parco Fluviale Val d’Agri di 18,4 km e la Via dell’Acqua per MTB di 28,8 km.

Un sito archeologico della Ciclovia Meridiana
Fontane d’acqua sono presenti lungo tutto il percorso, mentre, attraverso una “carta dei servizi” in via di definizione, i cicloturisti avranno modo di individuare bike service, punti di assistenza, postazioni di ricarica per le e-bike, alloggi e luoghi di ristoro dove scoprire i migliori piatti della ricca offerta enogastronomica della regione.
Ciclonica, Puglia
Con un percorso ad anello di 350 km attraverso un territorio che coinvolge dieci comuni salentini, la Ciclonica (terza classificata ai Green Road Award 2025) parte e arriva a Lecce ma, grazie alla sua suddivisione in cinque sub-anelli più piccoli, offre la possibilità di vivere un’esperienza cicloturistica unica, tra mare, parchi, riserve naturali e borghi interni, anche lungo tragitti più brevi.

La Torre Saeba lungo la Ciclonica (foto: Roberto Guido)
Nata e messa a punto nel 2024 dal progetto Green Community - che coinvolge i comuni di Alliste, Avetrana, Galatone, Gallipoli, Manduria, Nardò, Porto Cesareo, Racale, Taviano e Ugento - e finanziata con i fondi del Pnrr, la Ciclonica, o Ciclovia del Salento Ionico, collega la rete di sentieri, strade secondarie e rurali, punti di interesse e strutture bike-friendly presenti sul territorio.
La sua percorrenza è resa facile e intuitiva dalle indicazioni precise fornite dall’app - inclusi fontane pubbliche e punti di assistenza dedicata - e dalla nuova segnaletica in corso di installazione. La Ciclonica si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo di un turismo slow che punta su un fattore esperienziale e identitario, al quale collaborano altre realtà come la Provincia di Lecce, Legambiente, Salento Bike Travel e altre associazioni territoriali.

La spiaggia di Porto Selvaggio nel percorso della Ciclonica (Foto: Roberto Guido)
Il tracciato, quasi interamente pianeggiante e per il 75% su strade asfaltate a basso traffico, rende la Ciclonica perfetta per ogni tipo di pedalatore, incluse le famiglie con bambini.
Gtl - Grand Tour del Lazio, Lazio
Il Gtl - Grand Tour del Lazio (menzione Alis ai Green Road Award 2025) è una ciclovia ad anello di oltre 1000 km che parte da Roma, attraversa le cinque province della Regione e torna nella Capitale, unificando le principali ciclovie e cammini storici già esistenti nel Lazio (Via Francigena del nord e del sud, Eurovelo 5, Eurovelo 7, Cammino di San Benedetto, Cammino di San Filippo Neri, Via di Francesco, Ciclovia dei Laghi e Ciclovia dei Boschi, percorso della futura Ciclovia Tirrenica).

Una tratta del Grand Tour del Lazio
Il tour è diviso in 18 tappe o itinerari tematici, collegati all’inizio e alla fine da una stazione ferroviaria. I segmenti sono progettati in modo tale che quasi ogni punto del percorso sia raggiungibile da Roma in massimo due ore tramite i treni regionali con trasporto bici. Sono percorribili a seconda del tempo disponibile e degli interessi personali: il GTL è infatti la prima ciclovia ad anello al mondo completamente servita dalla ferrovia.
Ogni tappa è l’occasione per un’avventura su due ruote alla scoperta della varietà paesaggistica del Lazio, dei borghi dimenticati, della ricca offerta storica, culturale, naturalistica ed enogastronomica del territorio. Il tutto su strade a bassa percorrenza, cammini di pellegrinaggio, ippovie e strade secondarie a bassa intensità di traffico.

La tratta a Montemerano del Grand Tour del Lazio
Una campagna di crowdfunding, “Adotta un km di Gtl”, è attualmente in corso per finanziare una segnaletica leggera e un’app dedicata per guidare i ciclisti lungo il percorso, indicando i punti di interesse e i servizi già presenti (fontane d’acqua, bike hotel, bike service, centri abitati).
Ciclovia del Sole, Lombardia
Il riconoscimento va al tratto lombardo della Ciclovia del Sole, importante itinerario nazionale, parte dell’omonimo percorso ciclabile europeo - Sun Route, Eurovelo 7 - pensato per collegare Capo Nord a Malta con un tracciato di 7400 km attraverso 9 nazioni e 4 regioni e 7 province italiane.

Un tratta della Ciclovia del Sole
Totalmente pianeggiante e di facile percorrenza, la Ciclovia del Sole (menzione Legambiente ai Green Road Award 2025) in Lombardia attraversa la provincia di Mantova, dal confine con il Veneto a quello con l’Emilia-Romagna, snodandosi principalmente nei territori del Parco del Mincio per circa 100 km.
Il percorso nasce dalla riqualificazione e dal raccordo tra tratti di ciclovie già esistenti, dando vita a un itinerario che, in diversi punti, si affaccia sui fiumi Mincio, Po e Secchia e sui Laghi di Mantova. Un contesto naturale molto apprezzato da escursionisti e cicloturisti, che hanno l’opportunità di scoprire anche gli aspetti storici, artistici e culturali dei dieci comuni lombardi attraversati.

Uno dei castelli del parco del Mincio costeggiato dalla Ciclovia del Sole
La Ciclovia del Sole "lombarda" è finemente realizzata: larghezza media di 3 metri, pavimentazione estremamente agevole, segnaletica puntuale, fontanelle, aree di sosta, colonnine di ricarica per e-bike e punti di ristoro completano i servizi a disposizione dei ciclisti e di tutti i fruitori del tracciato.
Ideale per passeggiate in famiglia, è anche utilizzata per gli spostamenti quotidiani nelle zone che attraversano i centri abitati, in particolare nel comune di Mantova.
Ciclovia Bar to Bar, Piemonte
La Ciclovia Bar to Bar (menzione speciale stampa e comunicazione ai Green Road Award 2025), “dal Barbaresco al Barolo”, è un percorso ad anello di 124 km in 7 tappe con partenza e arrivo ad Alba. Si snoda tra strade a bassa percorrenza, strade bianche, boschi e percorsi campestri, toccando i luoghi iconici dei paesaggi vitivinicoli delle colline Langhe-Roero e Monferrato, Patrimonio Unesco.

Una tratta della Ciclovia Bar to Bar
Tra borghi e vigneti, storia e natura, paesaggi unici e scorci insoliti, la Bar to Bar permette di scegliere tra un percorso breve e uno più ampio, pensati per il trekking e l’off-road in MTB, anche e-bike naturalmente, percorribili nelle due direzioni.
L’anello breve da Barbaresco passa per Alba, quindi costeggia il Tanaro per salire poi nella zona del Barolo da Roddi, Verduno, La Morra e infine Barolo. L’anello lungo da Barbaresco passa a Neive e Treiso, per inoltrarsi poi in Alta Langa tra i luoghi fenogliani e, sceso in Valle Belbo, la risale sino al Passo della Bossola, da cui rientra sulla dorsale principale delle Langhe verso la Valle Tanaro e poi, da Bossolasco, Serravalle e Roddino, raggiunge Serralunga e Monforte, da cui Novello e Barolo. Sono possibili varianti.

Si pedala attraverso le vigne nella Ciclovia Bar to Bar
Ben segnalata e dotata di utili indicazioni per raggiungere le stazioni di ricarica e-bike e i punti di assistenza e manutenzione bici, la Ciclovia Bar to Bar offre un caleidoscopio di esperienze, coniugando attività all’aria aperta e scoperta del territorio, forte del suo nobile patrimonio storico, culturale ed enogastronomico.
Via di Francesco, Umbria
Per celebrare la sua decima edizione, nell’anno del Giubileo, l’Oscar del Cicloturismo ha previsto un premio speciale per un cammino - purché percorribile in bicicletta - assegnandolo alla Regione Umbria per La Via di Francesco (premio speciale cammini oscar del cicloturismo ai Green Road Award 2025).

Il Cammino si snoda tra spiritualità, storia, arte, santuari e antichi borghi
Le Vie e i Cammini di San Francesco, che attraversano anche Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, costituiscono una rete di centinaia di chilometri che ripercorrono i luoghi della vita del Poverello e significativi e suggestivi luoghi di culto.

Le Vie e i Cammini di San Francesco attraversano Umbria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio
Nella Regione Umbria, che custodisce le spoglie del Santo e dove più forte che mai è la memoria dell’insegnamento francescano, il Cammino si snoda tra spiritualità, storia, arte, santuari, antichi borghi, incantevoli scorci naturalistici e un trionfo di colori e sapori. Si tratta di un percorso con caratteristiche e servizi che lo rendono godibile anche in bicicletta, in ogni stagione dell’anno.
La Slovenia: un paradiso per i ciclisti
La Slovenia ha strade così belle che l’intero Paese può essere considerato una grande pista ciclabile (premio destinazione straniera bike friendly ai Green Road Award 2025). Il ciclista nota subito la cura del fondo stradale, elemento fondamentale sia per la sicurezza sia per godersi in pieno relax la ricchezza e la varietà paesaggistica.

La Slovenia può essere considerato una grande pista ciclabile
Il secondo elemento è l’aria pulita, che porta con sé ora il profumo del Mediterraneo, ora quello della vegetazione alpina e prealpina. Il terzo elemento è la diversità degli scenari e dei percorsi: in poche decine di chilometri si passa da arcigni passi alpini alle colline ventilate del Carso fino alla vasta pianura della Pannonia.
L’ultimo elemento è forse lo stile di vita a misura d’uomo: qui si vive senza la fretta di strafare, lentamente o pocasi come si dice in sloveno, consapevoli di chi si è e del luogo da cui si proviene. È una terra viva, che ribolle di sorgenti termali e dove le acque irrigue nutrono frutti prelibati, ingredienti di una cucina semplice e nutriente.

Il fondo stradale in Slovenia è adatto ai ciclisti
Perché è proprio partendo da questa semplicità, da una profonda conoscenza, che si cresce davvero: così un giovane ciclista diventa campione, così la cucina di campagna slovena diventa gourmet.
Capoliveri Bike Park, Elba
L’isola d’Elba ha saputo reinventarsi oltre le tradizionali 200 spiagge, diventando negli ultimi anni una destinazione di riferimento per il ciclismo internazionale. La "Perla del Mar Tirreno" mette a disposizione circa 400 chilometri di percorsi differenziati, dove ogni pedalata si svolge nel contrasto cromatico tra il verde della macchia mediterranea e l’azzurro del mare.

La ciclovia dell'Elba (foto: Ridi)
Il Capoliveri Bike Park rappresenta il fiore all’occhiello dell’offerta elbana: oltre 100 chilometri di sentieri nello scenario del Monte Calamita, adatti sia ai neofiti che ai professionisti. Per chi cerca sfide più impegnative, l’anello del Monte Capanne - la vetta più alta dell’isola - o il Granfondo Elba Ovest testano la resistenza dei ciclisti più allenati. I più ambiziosi possono cimentarsi nel giro completo dell’isola: 165 chilometri e 4.100 metri di dislivello in un territorio dalle temperature da eterna primavera.

Capoliveri Bike Park rappresenta il fiore all’occhiello dell’offerta elbana (foto: Ridi)
L’isola ha investito anche nell’accessibilità: numerosi centri di noleggio offrono biciclette specializzate, dalle gravel perfette sui sentieri sterrati elbani alle e-bike per chi vuole un supporto extra nell’esplorazione.
Il Distretto dei Laghi, Piemonte
L’alto Piemonte, con i laghi Maggiore, d’Orta, di Mergozzo e le valli dell’Ossola, custodisce alcune delle salite più iconiche del ciclismo italiano. Qui la bicicletta diventa macchina del tempo per rivivere le gesta dei campioni del Giro d’Italia.

La vetta del Mottarone (Foto: Pier Maulini)
L’Alpe Segletta rimane una delle sfide più amate: 8,5 chilometri con pendenza media del 9%, salita alla ribalta nel 1992 durante la 75esima edizione del Giro. L’itinerario ad anello di 43 chilometri premia gli sforzi con panorami mozzafiato sulla Valle Intrasca e sull’Alto Verbano.

Le colline del Vergante (foto: Marco Benedetto Cerini)
La Cascata del Toce in Val Formazza propone un percorso più impegnativo: 46,6 chilometri da Domodossola con quasi 1.500 metri di dislivello positivo. Una salita storica che ha visto protagonisti campioni come Marco Pantani. Il Mottarone completa il trittico delle grandi salite: partendo da Orta San Giulio e attraversando Legro - il “Paese dipinto” famoso per i murales - si raggiunge il monte panoramico in un anello di 43 chilometri.
Lignano, Friuli Venezia Giulia
Lignano Sabbiadoro rappresenta un modello diverso di cicloturismo, più rilassato ma altrettanto suggestivo. La destinazione friulana vanta oltre 30 chilometri di piste ciclabili e, da giugno a settembre, organizza escursioni gratuite con guide professioniste.

Lignano Sabbiadoro vanta oltre 30 chilometri di piste ciclabili
Il percorso di scoperta di Lignano parte dalla ciclabile del lungomare fino al caratteristico Faro Rosso, proseguendo tra i vicoletti della Darsena per raggiungere la ciclabile rialzata che costeggia la Laguna di Marano. La "Pedalata tra i due fiumi" si snoda per 50 chilometri lungo Tagliamento e Stella, con soste gastronomiche nelle aziende agricole locali.

Il Lignano Bike&Hike combina 12 chilometri in bicicletta
Per gli amanti dell’esplorazione lenta, il Lignano Bike&Hike combina 12 chilometri in bicicletta e 3 a piedi tra pinete e dune fossili. L’itinerario Lignano-Marano aggiunge il fascino della navigazione: 40 chilometri in bicicletta fino all’antico borgo lagunare e ritorno in barca per ammirare il paesaggio da una prospettiva inedita.
Arabba, Veneto
Quando la neve si scioglie e le Dolomiti si tingono di verde, Arabba si trasforma in un vero paradiso per i ciclisti di ogni livello. Situata nel cuore delle Dolomiti Unesco, è la base ideale per esplorare in bici alcuni dei passi leggendari della storia del ciclismo: Pordoi, Campolongo, Falzarego, Giau, Fedaia, Gardena e Sella.

Ad Arabba ogni pedalata regala emozioni uniche tra tornanti epici e panorami mozzafiato
Qui ogni pedalata regala emozioni uniche tra tornanti epici e panorami mozzafiato. L’estate ciclistica si apre il 7 giugno con il Sellaronda Bike Day, evento iconico e non competitivo di 53 km che coinvolge anche famiglie e bambini.
A seguire: il passaggio della MTB Hero Dolomites (14 giugno), il Dolomites Bike Day (21 giugno), la mitica Maratona dles Dolomites (6 luglio) e a settembre la cronoscalata Arabba-Passo Pordoi, 9,2 km di pura sfida.

Arabba si trasforma in un vero paradiso per i ciclisti di ogni livello
Gli impianti di risalita aperti in estate permettono di affrontare anche i percorsi Mtb più impegnativi senza fatica, come il panoramico Sellaronda Mtb Tour. Tra single trail adrenalinici, rifugi accoglienti e alpeggi silenziosi, Arabba è il luogo perfetto dove vivere la montagna su due ruote, tra sport, natura e libertà assoluta.