Lo Chef toscano Riccardo Bacciottini, alla guida dei due ristoranti (Osteria Zita e Oreade) nella splendida Val d’Orcia, propone una cucina in continua evoluzione a base di eccellenti materie prime del territorio.

Il borgo Monteverdi Tuscany
Monteverdi Tuscany: il borgo che rinascere con un boutique albergo diffuso
Castiglioncello del Trinoro, suggestivo borgo nel comune di Sarteano (Si), rischiava di cadere nell’oblio fino a quando, alcuni anni fa, durante una vacanza l’avvocato americano Michael L. Cioffi, rimasto affascinato dal luogo, iniziò ad acquistarne diverse proprietà, affidando poi all’architetta romana Ilaria Miani il compito di trasformare un gruppo di antiche dimore in un raffinato boutique albergo diffuso.

Riccardo Bacciottini con la brigata
Monteverdi Tuscany: natura, architettura e ospitalità di charme
Nacque così Monteverdi Tuscany - chiamato Monteverdi da Michael L. Cioffi, amante della musica, per descrivere la collina che occupa e per onorare il grande umanista e compositore italiano Claudio Monteverdi (1567-1643) - oggi parte integrante del borgo, con le sue stradine acciottolate che si snodano tra camere e suite, una piscina incastonata tra le mura di pietra, rigogliosi giardini, un centro benessere, una biblioteca, una galleria d’arte contemporanea, un’accademia di cucina, una suggestiva chiesa del XIV secolo adibita a sala da concerto e due ristoranti (Osteria Zita e il Fine Dining Oreade). Un luogo di quiete, dove la natura, l’architettura e l’uomo si incontrano in uno scenario di bellezza su più livelli.

Gli interni della lobby lounge errace bar di Monteverdi Tuscany
Design sostenibile e atmosfere uniche nei ristoranti di Monteverdi Tuscany
L’Osteria Zita e il ristorante gourmet Oreade, il cui nome si ispira alle ninfe delle montagne e aperto la sera con soli 14 posti, portano l’inconfondibile firma dei rinomati architetti internazionali Foster+Partners. Zita reinterpreta in chiave contemporanea il fascino della campagna toscana, caratterizzata da una raffinata selezione di materiali, una palette cromatica dai toni naturali ispirata al paesaggio circostante ed elementi su misura realizzati da artigiani locali, che impreziosiscono ogni angolo, mentre Oreade si caratterizza da un design che si fonde armoniosamente con il paesaggio, irradiando il calore e l’anima della natura della Val d’Orcia, integrando un approccio sostenibile grazie all’impiego del 90% di materiali recuperati: pietra toscana, legno lavorato a mano e tessuti artigianali, tutti provenienti da un raggio di 100 km.

L'esterno della lobby di Monteverdi Tuscany
Riccardo Bacciottini: tra radici toscane e cucina internazionale d’eccellenza
Alla guida dei due ristoranti di Monteverdi Tuscany l’executive chef Riccardo Bacciottini. Nato e cresciuto a Poggibonsi (Si), Riccardo ha alle spalle una carriera professionale di alto livello, iniziata a Parigi sotto la guida di Edoardo D’Alto, allievo di Gualtiero Marchesi, e proseguita a Londra presso il Maze di Gordon Ramsay. Ma l’esperienza più importante per Riccardo è stata senza dubbio quella al Noma di René Redzepi, uno dei ristoranti più influenti e innovativi al mondo.

Sambuco
«Nonostante ho avuto il privilegio di formarmi accanto a grandi maestri della cucina internazionale il mio cuore è sempre stato legato alla Toscana - sottolinea Riccardo - una terra generosa dalla quale trovo ispirazione e un profondo senso di appartenenza. Essere tornato alle mie radici, in terra di Siena a Monteverdi Tuscany, per poter esprimere la mia arte culinaria proprio dove tutto ha avuto inizio è un dono prezioso»
Menu innovativi e radicati nel territorio nei ristoranti di Monteverdi Tuscany
Un dono prezioso che Riccardo trasporta soprattutto all’Oreade dove crea nei due menu degustazione, “Storia e Territorio” e “Scoperta Vegetale”’, piatti innovativi e al contempo profondamente radicati nella tradizione, in un viaggio attraverso sapori in continua evoluzione.

Mora e Carota
Un viaggio goloso che si apre nel menu “Storia e Territorio” con “Uova e Uova” (Uova di trota grigliate, maionese all’anguilla e scalogno) e si chiude con Sambuco (Mouse di fiori di sambuco, limone, meringa e sorbetto al dragoncello), mentre nella “Scoperta Vegetale” il menu si apre con la Mela (Mela selvatica, geranio, ribes nero e timo limonato) e si chiude con Mora e Carota (Mousse di carota, mora e sorbetto di gelso fermentato). Il tutto può essere accompagnato da una valida carta di vini, selezionati da Giuseppe Pio Iannicelli, Maître e Sommelier.
Castiglioncello del Trinoro: un luogo di pace, bellezza e rigenerazione
«Castiglioncello del Trinoro ti porta in una condizione di pace, contemplazione e piacere - conclude Michael L.Cioffi proprietario anche della Tenuta Valdipiatta che produce Vino Nobile a Montepulciano - capita a me che lo frequento ormai da anni, ai nostri collaboratori così come agli ospiti in arrivo a Monteverdi per la prima volta: esci dal tempo ordinario ed entri in un tempo rigenerante e rivitalizzante, fatto di bellezza, silenzio, piacere e gioia».
Via di Mezzo, Castiglioncello del Trinoro 53047 Sarteano (Si)