In una città dove la tradizione culinaria è sacra, c'è un ristorante che osa riscriverla con eleganza e coraggio. Si chiama Soul Kitchen, si trova nel cuore di Vanchiglia e, sotto la guida dello chef Luca Andrè, ha trasformato la cucina vegetale in un'esperienza sensoriale e tecnologica.

La sala interna del ristorante Soul Kitchen (foto: Facebook)
Vale la pena ricordare che già nel 2003 proprio a Torino si svolse il primo festival vegano d'Italia: un evento che aprì il dibattito non solo sul benessere animale, ma anche sulla tutela dell'ecosistema e sui benefici per la salute.
Oltre la rinuncia: il vegano che emoziona
Entrare da Soul Kitchen significa abbandonare ogni cliché sul cibo vegano. Qui non si parla di rinuncia, ma di reinvenzione. I piatti sono curati nei minimi dettagli, con influenze globali e presentazioni da haute cuisine.

Lo chef Luca Andrè
Tre i menu degustazione:
- Experience (95 €, nove portate), viaggio che racchiude la filosofia dello chef
- Tradizione e Innovazione (70 €, sei portate), che reinterpreta in chiave vegetale la cucina piemontese
- Su Misura (75 €, quattro portate), creato per chi desidera un'esperienza personalizzata
A questi si aggiunge la proposta à la carte, con piatti esclusi dai percorsi degustazione.
Creatività e tecnica: i piatti di stagione
Ogni portata è pensata per stupire, emozionare e far riflettere. Il menu cambia ogni due mesi e segue rigorosamente la stagionalità, adattandosi all'offerta di mercato, ai fornitori e alla natura. Le creazioni nascono sia dall'ispirazione dello chef sia dal contributo della brigata, coinvolta in tutte le fasi creative.

L'entrèe
Tra gli antipasti estivi spicca Coco Tonnè, reinterpretazione della battuta di fassone, qui realizzata con anguria lavorata per 72 ore, disidratata e congelata, servita a fettine con salsa tonnata vegetale, capperi, aceto, cetrioli agrodolci, salsa di tamari, tartufo fresco e germogli di melissa e acetosella.
Plin, Bbq vegetale e sapori globali
Tra i primi, In-contro: bottoni di melanzane arrostite e menta con fonduta di formaggio vegetale stagionato, melone confit acidulo, foglie carnose di portulaca, olio alla menta e polvere di melanzane. Immancabili anche i plin, richiedibili anche fuori stagione, preparati con acqua, farina, semola e curcuma, ripieni di sedano, cipolla, carota, verza e proteina vegetale, serviti con fondo bruno di verdure in salsa demi-glace e scaglie di tartufo nero.
Coco Tonnè, reinterpretazione della battuta di fassone
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In-contro: bottoni di melanzane arrostite e menta con fonduta di formaggio vegetale stagionato, melone confit acidulo
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Bbq, carne vegetale a base di soia fermentat
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Madeiterraneo, con Redefine flank marinata e glassata al pomodoro, pane alle erbe, pavé di melanzane e patate, insalata di agretti, basilico greco e fiori di carota
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Per l'estate lo chef propone Bbq, carne vegetale a base di soia fermentata dell'azienda svizzera Planted, marinata, cotta alla griglia e spennellata con olio alle spezie magrebine. È servita con salsa allo yogurt vegetale, ketchup di pomodorini confit e una carota cotta al barbecue, frullata e glassata con il suo succo. Un piatto che ricorda un brasato piemontese. C'è poi Madeiterraneo, con Redefine flank marinata e glassata al pomodoro, pane alle erbe, pavé di melanzane e patate, insalata di agretti, basilico greco e fiori di carota.
Dessert vegetali e pairing di vini
Tra i dessert di stagione, L'Albicoccola, che esplora le albicocche in diverse consistenze.

L’Albicoccola
La carta dei vini, curata da Gianluca Rattalino, propone tre percorsi:
- Armonia (8 calici, 55 €)
- Accordo (5 calici, 40 €)
- Sinfonia Piemonte (4 calici regionali più 1 amaro, 45 €) con Alta Langa, Barolo e Barbaresco
Non mancano vini al calice, etichette naturali e cocktail creativi. Soul Kitchen non è solo un ristorante vegano, ma un laboratorio di gusto e idee, capace di dimostrare che la cucina vegetale può emozionare come - e talvolta più - di quella tradizionale.
Via Santa Giulia 2 10124 Torino