Sulle colline che circondano Trevi (Pg), piccolo borgo umbro arroccato su un pendio di ulivi, c’è un luogo che non si incontra per caso: va cercato, raggiunto con intenzione, trovato come una perla nascosta. È Alma Errante, ristorante che anima con originalità la frazione di Bovara, lontano dalle rotte più battute e dai riflettori che illuminano le cucine più note della Regione.

Alma Errante, ristorantino tra le colline di Trevi
Alma Errante, un ristorante sui generis
Alma Errante non è il classico ristorante di cucina tipica, tantomeno una sua reinterpretazione contemporanea. È piuttosto un’esperienza sui generis, che poco ha di umbro nella forma ma che porta in sé l’essenza stessa del viaggio. Perché il suo chef, Marco Mariano Zucchi, originario di Spoleto, ha fatto della cucina la sintesi di oltre dieci anni trascorsi in giro per il mondo: Germania, Canarie, Messico, Brasile, Egitto, oltre all'Asia ma più come viaggio personale che professionale. Un’anima davvero “errante”, come suggerisce il nome del locale, che nel logo richiama il Grande Carro, simbolo di una rotta che lo ha condotto lontano ma lo ha poi riportato a casa, nella sua Umbria.

La sala interna di Alma Errante
In questo progetto Marco non è solo: al suo fianco c’è Adelaide, la compagna di origini campane, che ha lasciato un percorso professionale completamente diverso per condividere con lui questa avventura. Insieme hanno scelto una formula intima e coraggiosa: cinque o sei tavoli al massimo, una ventina di coperti, loro due soli a occuparsi di cucina e sala. Una scelta dettata dal desiderio di offrire un’accoglienza autentica, quasi domestica, capace di far sentire ogni ospite parte di qualcosa di unico e mai uguale a sé stesso.

Marco Mariani Zucchi, chef di Alma Errante
Alma Errante, un menu fatto di contaminazioni
La cucina di Alma Errante è un intreccio di contaminazioni, dove ingredienti umbri incontrano spezie sudamericane, tecniche orientali e suggestioni mediterranee. Non un collage casuale, ma un equilibrio che sorprende per armonia e coerenza. Così, tra gli antipasti, può capitare di imbattersi in un taco di per e o muss, street food napoletano che qui dialoga con una cialda sudamericana e una polvere di olive. Oppure in un raviolo ripieno di coniglio con stracciatella e ricci di mare, piatto dalla lunga persistenza marina. Tra i secondi, più rassicurante ma non meno interessante, la pancia di maiale con pelle croccante, tamarindo e indivia.
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Ravioli di coniglio, stracciatella e ricci di mare
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Pancia di maialino, tamarindo, salsa alle arachidi, indivia
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La bruschetta: pane al latte e gelato all'olio extravergine
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Il menù è in continua evoluzione, costruito anche attraverso percorsi degustazione a sorpresa, nati dalle ispirazioni dello chef: un ricordo di viaggio, una conversazione, un ingrediente incontrato per caso. Ogni nuova idea viene provata, assaggiata, discussa con Adelaide – giudice severo e prezioso – fino a trovare la giusta armonia. Tra i piatti che più raccontano la filosofia del ristorante c’è il bottoncino ripieno alla norcina, con funghi e salsiccia, servito in un dashi di porcini: un incontro tra tradizione umbra e tecniche orientali.

Il dehor esterno del ristorante
Anche la cantina, in costante crescita, riflette lo spirito del locale: vini italiani dal nord al sud, con qualche incursione francese, scelti per accompagnare con coerenza un menu che non è mai uguale a se stesso.
Alma Errante non è un indirizzo per chi cerca rassicurazioni o fedeltà cieca alla tradizione. È piuttosto un invito a lasciarsi guidare in un viaggio di sapori e suggestioni, un’esperienza che sorprende per la sua semplicità raffinata. Un ambiente curato ma caldo, dove rustico e contemporaneo dialogano con naturalezza, e dove ogni dettaglio parla di passione, ricerca e ospitalità.
Località Castellina 1, Frazione Bovara 06039 Trevi (Perugia)
20-22, chiuso lunedì e martedì