La Ciclovia dell'acquedotto in Puglia: tra mare, campagna, pinete e trulli

Il tragitto è lungo 170 km e parte dalle coste per inoltrarsi nell'entroterra pugliese e di nuovo sul mare, fino a Santa Maria di Leuca. Un viaggio unico nella macchia mediterranea. Alcuni consigli su dove sostare e mangiare

07 maggio 2023 | 12:30
di Martino Lorenzini

In Puglia, dall'Adriatico allo Ionio passando per la Valle d'Itria, tra i trulli e le meraviglie della natura, c'è una ciclabile unica nel suo genere in Italia. Si snoda infatti lungo un percorso atipico che porta alla scoperta dello storico “fiume nascosto” della Puglia.

La Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese è un'alternanza di paesaggi rurali e luoghi suggestivi, in cui si rivela la forza evocativa della macchia mediterranea e dei trulli pugliesi.

La ciclovia è un progetto, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato da Acquedotto Pugliese e come obiettivo si propone quello di promuovere un turismo diverso, eco-sostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati. Il progetto è il secondo percorso ciclabile europeo su acquedotto, è parte dell'Itinerario Ciclabile Nazionale n. 11 (Ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia e nel 2014 ha ricevuto la menzione speciale nell'ambito del Premio Nazionale Go Slow.

L'acquedotto è nato oltre cento anni fa per trasportare l'acqua alla Puglia carsica dalle sorgenti del Sele nel parco Regionale dei Monti Piacentini, in provincia di Avellino, fino a Villa Castelli, nel Brindisino fu realizzata una galleria sotterranea di oltre due metri di apertura e lunga 250 chilometri.

Quando percorrere la Ciclovia dell'Acquedotto in Puglia

Per quei tempi fu una sorta di meraviglia della tecnica con gallerie, ponti canale per mantenere una pendenza costante che permettesse all'acqua di scorrere liberamente. La trasformazione della strada di servizio che correva lungo il canale principale dell'acquedotto in pista ciclabile fu decisa nel 2008. I periodi sicuramente migliori per affrontare questo viaggio sono la primavera e l'autunno o perché no anche in inverno (l'estate rischia di essere troppo calda!), non ci sono pendenze rilevanti e il tracciato è principalmente asfaltato con lunghi tratti sterrati, consigliata pertanto una mountain bike o una gravel. Non dimenticate di portare acqua e protezione solare, il sole della Puglia si fa sentire anche in primavera!

Il tragitto della Ciclovia dell'Acquedotto, alla scoperta della Puglia in bici

Il tragitto, lungo oltre 170 km parte dai suggestivi scavi di Egnazia nel comune di Fasano, si dipana verso l'interno costeggiando Locorotondo e a Figazzano si immette nella Ciclovia dell'Acquedotto Pugliese vera e propria. Lungo il tracciato, immerso tra muretti a secco, staccionate in legno e fiori di campo ci si imbatte in cinque ponti canale (fra questi segnaliamo quelli di Figazzano e della Contrada Galante), utilizzati dagli ingegneri dell'acquedotto per appianare gli avvallamenti. Da segnalare, sempre lungo il percorso c'è anche il tempio dell'Ashram Bole Baba, dove si trova una comunità, fondata nel 1979 e ispirata alle divinità indù, che pratica la meditazione e la ricerca spirituale.

La ciclabile continua poi lungo il Ponte Galante fino alla Pineta Ulmo, prima di Ceglie Messapica. Si prosegue verso Francavilla Fontana e poi Oria, immersi nel pieno della campagna tra ulivi e vigneti fino a raggiungere finalmente lo Ionio a Punta Prosciutto e poi Porto Cesareo, Gallipoli con la sua splendida costa. E poi ancora lungo il mare attraversando Torre Suda, Torre Mozza e giù fino alla punta del tacco, Santa Maria di Leuca. Tanti sono gli spunti per un simile itinerario che dalla costa adriatica taglia per la campagna salentina fino alle splendide coste ioniche, un percorso fatto di tanta natura e macchia mediterranea.

Dove mangiare sulla Ciclovia dell'Acquedotto: Il Rosone a Locorotondo

Il locale Rosone si trova a Locorotondo, bellissimo borgo della Valle d'Itria, ed è gestito, da poco più di due anni, da due storici ristoratori Peppino Ferrara e Margherita Curri. Tra i piatti da segnalare, “U pezzetìdde”, focaccia ripiena di sponsali, il “Benedetto” e il Timballo di ziti spezzati e polpettine.Tra i secondi: Marretto al forno con patate, Agnello con piselli e lampascioni, Polpettone ripieno di uova sode.

Il Rosone via Eroi di Dogali, 6, 70010 Locorotondo BA | Tel. 080 431 1433

Dove mangiare sulla Ciclovia dell'Acquedotto: Ristorante Petrosino a Sannicola

Tenuta Mosè a Sannicola è una splendida struttura a pochi passi da Gallipoli, un’oasi di relax immersa nei toni e nei profumi della campagna salentina. Al suo interno il Ristorante Petrosino, ambiente raffinato e bucolico, una cucina locale rivisitata con influenze internazionali. Le materie prime vengono scelte con cura tra le eccellenze del territorio e i presidi Slow Food e accostate a frutta e ortaggi biologici coltivati nell'orto-giardino.

Ristorante Petrosino, Tenuta Mosè | SP53, snc, 73017 Sannicola LE | Tel. 388 897 2159

Dove mangiare sulla Ciclovia dell'Acquedotto: Meraviglia a Torre Suda

Poco distante dalla Farmacia dei Sani di Ruffano (Le), tra il mare e la macchia mediterranea ha aperto l'anno scorso a Torre Suda questo accogliente secondo locale della famiglia Rizzo, Meraviglia. L'ottima cucina di Valentina si fonde con il relax che solo il Salento sa donare.

Meraviglia | Corso Vittoria, 108, 73055 Torre Suda LE | Tel. 347 135 1498

Borgo Egnazia, un angolo di relax in Puglia

A Savelletri di Fasano (Br), là dove la Valle d’Itria inizia a scendere dolcemente verso l’Adriatico, si trova Borgo Egnazia: un luogo meraviglioso, liberamente ispirato nelle forme, nei materiali e nei colori a un tipico paese pugliese.

Qui unicità e autenticità si fondono per creare qualcosa di inedito e speciale, introvabile altrove. Benessere, lusso e relax sono il leitmotif: la Vair Spa, Il San Domenico Golf (meraviglioso 18 buche a ridosso del mare), 7 campi sportivi, palestra outdoor e soprattutto la cucina. Il Due Camini è il ristorante gourmet di Borgo Egnazia premiato con una stella Michelin dal 2019 e guidato dallo chef Domingo Schingaro che con sapienza crea dei menu che sono un omaggio alla cultura mediterranea e alla Puglia.

Borgo Egnazia | Strada Comunale Egnazia 72015, Savelletri BR | Tel. 080 225 5000

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Ecoresort Le sirenè, dormire lungo la Ciclovia dell'Acquedotto

Dal 1987 nella pineta della riserva naturale Torre del Pizzo a pochi passi da Gallipoli l’Ecoresort Le Sirenè, è un’accogliente dimora direttamente sul mare, con 123 comode camere e un servizio attento all’ambiente in ogni suo aspetto. La ristorazione, affidata allo chef Onofrio Terrafino (socio di Euro-Toques Italia), è naturalmente a chilometro zero: a cena si servono buffet per antipasti, contorni, frutta e dolci, mentre primo e secondo si scelgono dalla lista del giorno e sono portati a tavola con un servizio veloce e preciso.

Ecoresort Le Sirenè | SP239, 73014 Gallipoli LE | Tel. 0833 202536

Vivosa Apulia Resort, un'oasi di relax in Puglia

Alla scoperta delle dune del Parco Litorale di Ugento, un’oasi incontaminata di dune di sabbia, tra uliveti secolari, specchi d’acqua e macchia mediterranea rigogliosa, è questo il Parco Naturale Litorale di Ugento, dove è incastonato il Vivosa Apulia Resort. Un suggestivo racconto tra i profumati cespugli di rosmarino, ginepro, coccolone e le variopinte orchidee mediterranee, da vivere nella natura con le escursioni in bicicletta organizzate con guide specializzate.

L’avventura prevede anche una sosta per tuffarsi nello splendido mare ricco di tartarughe carettacaretta, che proprio sulla Spiaggia di Fontanelle vengono a deporre le uova.L’escursione è parte dell’offertaexperiencies del VivosaApuliaResort, al costo di 55€ per persona, bici e guida incluse.

Vivosa Apulia Resort | Loc. Fontanelle, 73059 Ugento LE | Tel. 0833 931002

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