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Novità 2021

Disegna la tua vacanza sulle Dolomiti: le novità del Bonfanti di Chienes

Il look dell’hotel è completamente nuovo, sperimentato per la prima volta da tanti ospiti estivi e in grado di affascinare quelli invernali, a partire dalla riapertura prevista per il 17 dicembre. Molte le novità nella spa

di Guido Gabaldi
 
27 ottobre 2021 | 09:30

Disegna la tua vacanza sulle Dolomiti: le novità del Bonfanti di Chienes

Il look dell’hotel è completamente nuovo, sperimentato per la prima volta da tanti ospiti estivi e in grado di affascinare quelli invernali, a partire dalla riapertura prevista per il 17 dicembre. Molte le novità nella spa

di Guido Gabaldi
27 ottobre 2021 | 09:30
 

Dopo questo periodo di tensione pandemica, cosa c’è di meglio di una vacanza tutto relax? Sulle Alpi la scelta è ampia, ma se non si vuole lasciare nulla al caso è meglio puntare su una struttura rinnovata e attrezzata, come il Bonfanti Design Hotel di Chienes (Bz). Il paesino è piccolo, ma i dintorni offrono una varietà di attrattive adatta ai turisti più esigenti: siamo vicinissimi al Plan de Corones, con i suoi 2275 m di altitudine, 116 km di piste e 31 impianti di risalita, all’apice di un’ampia fascia boscosa lungo il versante sud della Val Pusteria.

Bonfanti Design Hotel di Chienes Disegna la tua vacanza sulle Dolomiti: le novità del Bonfanti di Chienes

Bonfanti Design Hotel di Chienes


Vacanze a tutto sport…

Dal Plan de Corones si scende con sci, snowboard o slittino, ma si può pure camminare con le racchette da neve o lanciarsi in sport estremi. Grazie all’ottimo impianto di innevamento artificiale, la copertura nevosa è assicurata fino a primavera inoltrata.


E per coloro che rifuggono dagli sport invernali abbiamo le cavalcate, il trekking e l’e-bike: le Ciclabili Val Pusteria, Valle Isarco e Valli di Tures offrono chilometri e chilometri di respirazione purissima e panorami indimenticabili. Ma anche i bambini e gli avventurosi troveranno brividi e filo da torcere nel Parco Avventura Kronaction (100 stazioni, il più grande dell’Alto Adige), nei pressi del laghetto d’Issengo, con le sue installazioni, corde e reti in grado di trasformare un visitatore in una specie di lemure al termine della catena evolutiva o in una fionda umana.


… ma anche di dolce far nulla

Ma nonostante i grandi panorami a disposizione, le piste innevate, i sentieri avventurosi, le escursioni a cavallo, arriva sempre il momento in cui il vacanziero sentenzia: «Ho voglia di non fare nulla», ed è lì che subentra l’organizzazione del Bonfanti Design Hotel, a riempire di tempo prezioso quel nulla. Il look dell’hotel, anzitutto, è completamente nuovo, sperimentato per la prima volta da tanti ospiti estivi ed in grado di affascinare quelli invernali, a partire dalla riapertura prevista per il 17 dicembre.


Le novità dell’area benessere

L’area benessere interna offre tre nuove sale e cabine beauty e un’accogliente zona relax con tanto di caminetto. Rinnovati le piscine (piscina esterna di 25x8 mt riscaldata tutto l’anno e piscina interna a 30° C), le saune (biosauna, sauna al fieno e sauna a infrarossi), il bagno turco, le vasche whirlpool (interna ed esterna riscaldata a 34° C), il percorso Kneipp, e la sala fitness di 100 mq con attrezzi Technogym di ultima generazione e un’ampia vista panoramica sulle montagne.


Da provare anche l’esclusiva snow room, un luogo speciale dove lasciarsi avvolgere dalla magia dei paesi nordici ricreata grazie alla neve (vera), che ricopre pareti e pavimento e scende a fiocchi leggeri, e alla temperatura che può raggiungere anche i -10°. Ideale dopo la sauna, è l’alternativa soft al bagno di reazione freddo, imprescindibile per ristabilire la condizione ottimale dell’organismo dopo la fase di riscaldamento, per riattivare la circolazione sanguigna e rassodare i tessuti.


All’esterno, poi, troviamo il bellissimo ed esclusivo laghetto balneabile, un’oasi di benessere di 300 mq con una vista privilegiata sulle cime e il cielo azzurro. Accanto, la sauna esterna, dal design elegante e in completa sintonia con ciò che la circonda: è una baita de luxe in mezzo alla natura dove il benessere è totale. Ad una temperatura che giunge fino a 90° è possibile ricevere gettate di vapore dai molteplici benefici, respirare fragranze alle erbe, contemplare la bellezza del bosco e delle cime verdeggianti o imbiancate, in relazione alle stagioni.


Perché design hotel?

Ora che abbiamo esplorato le principali risorse a disposizione del cacciatore di relax, che scelga di soggiornare a Chienes, al Bonfanti Design Hotel, possiamo dedicarci alle sfumature: ad esempio, che vuol dire Design Hotel? «Si riferisce alla struttura, prima di tutto - ci spiega Jaro Rataj, un poliglotta che trova persino il tempo di fare il direttore marketing del Bonfanti - con superfici e forme che diventano protagoniste dello spazio e si fondono con la modernità di soluzioni funzionali. Il legno, la pietra, i velluti, i toni neutri ma decisi danno personalità a tutti gli ambienti: dagli spazi comuni accoglienti, eleganti e allo stesso tempo informali, alle 60 camere, tutte spaziose e dal design contemporaneo. Ma design è anche il valore estetico che il nostro chef, Maurizio Lauriola, dà ai suoi piatti; design è il cuore del nostro progetto di accoglienza, e difatti lo slogan adottato è “Design (progetta) your holiday in the Dolomites”. Come dire che sei tu, il nostro ospite, al centro dell’attenzione e le risorse naturali, alberghiere e gastronomiche del Bonfanti e dell’Alto Adige sono a tua disposizione, a patto di usarle con intelligenza. La tua».

 


La cucina di Maurizio Lauriola

Qualche altro dettaglio su “Design your food”, se possibile. Qual è la vostra strategia per valorizzare la ristorazione alberghiera?
«Per dare un servizio di qualità ai nostri ospiti, è indispensabile partire dalla selezione del personale in grado di gestire la qualità. Mi spiego: non basta aver in cantina vini rinomati, di livello internazionale, che è poi quello che la nostra clientela ci richiede.  Dovrebbe essere ovvio che serve anche un vero sommelier, in grado di promuovere e spiegare, altrimenti ti ritrovi un materiale senz’anima. Allo stesso modo, non basta procurarsi i formaggi più esclusivi e le carni più ricercate, se non hai uno chef che sa come trasformare una materia prima di altissimo livello. Il nostro Maurizio Lauriola, da questo punto di vista, ci dà grandi soddisfazioni: anche estetiche, come dicevo prima e come avrà modo di provare lei stesso».


In salsa pugliese ci sono arrivate, queste divagazioni estetiche, visto che lo chef Lauriola è originario di quelle contrade. Tra i piatti in carta abbiamo provato il risotto all’aglio nero fermentato, prezzemolo e speck d’anatra, ma pure un classico come il filetto alla Rossini; e che dire di fronteall’inaspettato Tiramisù alle melanzane, piccolo azzardo da artista dei fornelli in cerca di gloria?


«L’ambiente alberghiero/ristorativo è casa mia da quando ero ragazzo - ci rivela Lauriola - perché c’era l’esigenza di guadagnarsi la pagnotta. Molto importante l’esperienza alle Isole Tremiti, dove sei a tu per tu il mare e con i prodotti ittici e devi imparare come lavorarli; e poi su un’isoletta incide molto il contatto con la gente, i piccoli fornitori, i pescatori che ti fanno capire il valore del loro lavoro, delle materie prime di pregio, del vivere in un posto di mare. Sono stato anche a Roma, Parma, Modena, ove assieme ad un socio ho aperto un ristorante di pesce nella patria del maiale, perché amo le sfide».

Maurizio Lauriola Disegna la tua vacanza sulle Dolomiti: le novità del Bonfanti di Chienes

Maurizio Lauriola


Lauriola, lei è stato pure a Selva di Val Gardena prima di venire qui a Chienes: cos’è che l’attrae dell’Alto Adige?
«Anzitutto ci troviamo in montagna, circondati dalla natura e dai boschi: un po’ come a Monte Sant’Angelo, vicino al parco del Gargano, dove sono nato.  Sia l’ambiente sia la mentalità montanara si rassomigliano, in questi due luoghi geograficamente lontani. Quel che trovo tipico degli altoatesini, però, è la predisposizione alla crescita, alla formazione continua, e poi la capacità di affrontare sfide sempre nuove: devo ammettere che altrove questa propensione si vede meno».


Lei ha cominciato a collaborare con Bonfanti, la famiglia proprietaria del Design Hotel, tre anni fa: come avete impostato la cucina?
«Cerchiamo di offrire non il solito prodotto altoatesino, ormai arcinoto, ma una cucina che osa spaziare su pietanze, sapori, accostamenti insoliti. Potrei fare l’esempio della mia cagliata di latte, ben lontana dalle usanze locali, accostata ad un brodetto di mela verde e allo speck croccante, che invece rappresentano il territorio. O ancora gli spaghettoni fatti rimacinando le briciole di Schüttelbrot, pane croccante sudtirolese a base di farina di segale, acqua, lievito, sale e spezie: la pasta viene poi mantecata con acciughe e cime di rapa. La tradizione territoriale è presente, insomma, ma non ci facciamo condizionare».


Sembra un matrimonio perfetto tra Alto-Adige e Puglia…
«Che è perfetto anche per riciclare la materia prima - aggiunge Lauriola - secondo una politica antispreco che qui al Bonfanti Design Hotel seguiamo con convinzione e che dovrebbe animare tutto il settore alberghiero, ove assistiamo a una rotazione di beni alimentari inimmaginabile e le occasioni di buttare il cibo sono tante, troppe. Se dal primo all’ultimo, ospitanti e ospitati tutti assieme, ci ponessimo il problema di consumare meglio puntando a un utilizzo razionale delle risorse alimentari, potremmo fare la differenza in termini prima ecologici, e poi anche culturali».


Fa piacere sentire che una simile consapevolezza promana da un professionista che si avvia alla maturità, dato che lo chef Lauriola ha trentacinque anni. Evidentemente il relax in stile Bonfanti Design Hotel, dopo la tensione pandemica, stimola la materia grigia e la mette in grado di immaginare ampi orizzonti, una volta ritrovato l’equilibrio con la natura e con sé stessi.

Bonfanti Design Hotel
Via Pusteria, 12, 39030 San Sigismondo (Bz)
Tel. 0474 569 563
www.bonfanti-hotel.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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