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Un itinerario sostenibile tra Bolzano e l'Altopiano del Renon

Lasciate a casa la macchina e godetevi un viaggio ecologico in luoghi ideali per passare giornate in tranquillità, con la famiglia e i bambini, adatti agli sportivi e agli amanti della natura

di Emanuela T. Cavalca
 
01 luglio 2023 | 09:30

Un itinerario sostenibile tra Bolzano e l'Altopiano del Renon

Lasciate a casa la macchina e godetevi un viaggio ecologico in luoghi ideali per passare giornate in tranquillità, con la famiglia e i bambini, adatti agli sportivi e agli amanti della natura

di Emanuela T. Cavalca
01 luglio 2023 | 09:30
 

Non c’è una stagione ideale per visitare Bolzano: in qualsiasi periodo ti accoglie con passeggiate, colori, locali ed eventi. In questi giorni si può andare alla scoperta dei castelli, fare un’escursione in bicicletta o a piedi, d’estate è un susseguirsi di eventi musicali, d’autunno è la stagione del vino nuovo e l’inverno ti accoglie con il magico profumo di cannella dei mercatini di Natale. Troviamo una vasta rete di piste ciclabili (oltre cinquanta chilometri): otto ciclabili principali con diversi percorsi sparsi nel comune. È una cittadina vivace con molti giovani e tanti locali allegri, dove fare l’aperitivo o trascorrere con gli amici la serata. Ideale per vivere o studiare, perché la Libera Università di Bolzano è posizionata in un punto strategico, tra il mondo economico e culturale tedesco e italiano. Il trilinguismo nella didattica e nella ricerca, l'alto grado di internazionalizzazione e l'eccellente dotazione delle strutture sono le caratteristiche che contribuiscono al suo buon posizionamento nel ranking delle università. Non per nulla Bolzano secondo le statistiche occupa il secondo posto delle province dove si vive meglio in Italia. Infatti, registra la prima posizione nella voce sul tasso di natalità e un livello di disoccupazione più basso, specie in ambito giovanile. D’altra parte è così palese: basta girare per le strade per osservare tante coppie con bambini, mentre in altre regioni italiane la situazione è all’opposto. Infatti la provincia di Bolzano offre microstrutture per l‘infanzia che si occupano dei bambini tra i tre mesi e i tre anni compiuti.  Con questi appoggi una famiglia è serena e può affrontare senza disagio la nascita dei figli, lo dimostra il fatto che l’Alto Adige ha un alto indice di nascite.

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Bolzano vista dall'alto

Una vacanza all’insegna del rispetto ambientale

La fortuna di Bolzano è che in soli dodici minuti di funivia si può arrivare all’Altopiano del Renon. La politica sostenibile dell’Alto Adige spinge il turista ad abbandonare l’auto, usare i mezzi pubblici, contrastando in questo modo l’inquinamento. La RittenCard è inclusa nel prezzo della camera, non comporta alcun costo aggiuntivo e permette di andare alla scoperta del Renon e dell’Alto Adige in assoluta libertà. La RittenCard viene consegnata all’inizio del soggiorno, nelle aziende partner sul Renon al check-in ed e valida fino al check-out. Grazie alla Card si possono usare tutti i mezzi di trasporto pubblici, entrare gratuitamente in circa 80 musei, castelli ed esposizioni di collezioni in Alto Adige, quali il museo di Ötzi, il museo Messner Mountain Museum, il Museo d'apicoltura Plattnerhof, Castel Roncolo e molti e molti altri vantaggi.

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La Funivia del Renon

Cosa fare a Bolzano

È una cittadina a misura d’uomo, piacevole da visitare: appena arrivati non si può fare a meno di passeggiare nella splendida Piazza Walther, visitare la cattedrale, guardare le vetrine dei negozi, magari acquistare un cappotto in loden, la lana tipica tirolese, oppure una giacca in lana cotta. Inoltre ogni sabato si possono acquistare specialità locali, facendo una puntata nel mercatino settimanale di Piazza Vittoria. Basta passeggiare in centro per imbattersi in case risalenti al rinascimento o splendidi portoni in legno intagliato. Merita una sosta la panetteria Franziskaner, fondata nel 1974, in via della Roggia si può ammirare il nuovo “Pan-Atelier”, un laboratorio in vetrina dove scoprire dal vivo i segreti del pane, ma soprattutto non si può resistere di fronte agli oltre 85 tipi differenti di pane e dolci. Chi visita Bolzano deve per forza passare dalla birreria-trattoria Hopfen &Co. Tra le pareti della cantina medievale viene custodita la fresca birra “Bozner Bier”, che viene servita ai tavoli sui tre piani del locale. Speck, salumi, formaggi altoatesini, canederli… accompagnano la gustosa bevanda. Un aperitivo in pieno centro? Presso il Bistro Corte, in piazza Walther, che ha una splendida vista sul famoso ginkgo biloba regalato da Elisabetta di Baviera, nota a tutti come Sissi, allo zio Heinrich. È diventato il cuore di un progetto di riqualificazione del Palais Campofranco che si affaccia su piazza Walther, il salotto buono di Bolzano. L’albero è un monumento naturale, con una sua storia. Sissi aveva fatto arrivare questa pianta esotica a Bolzano. È sopravvissuto a due guerre ed è stato sfiorato da una bomba. Conservarlo è stata una vera sfida, ma per fortuna lo troviamo ancora più bello di prima. 

Un itinerario sostenibile tra Bolzano e l'Altopiano del Renon

Per le vie del centro di Bolzano (foto Ast Guadagnini)

Da non perdere le settimane gastronomiche e gli eventi come "Calici di stelle" che si terrà il 10 agosto. Per l’occasione la via dei Portici di Bolzano si trasforma in un'importante vetrina di esposizione per i vini e le cantine della zona, dalle 18.00 fino a mezzanotte ci sarà la possibilità di degustare i migliori vini della zona, aspettando in compagnia la notte di San Lorenzo.  Oltre 50 i vini presenti si alterneranno a stand di prodotti tipici e di gastronomia locale. D’altra parte Bolzano è adagiata in una conca con boschi e vigneti, tanto che l’hanno soprannominata “città dei vini”, si va dal Santa Maddalena al Lagrein, vino autoctono di fondovalle.

Messner Mountain Museum

Non si può fare a meno di visitare qualche castello, per andare alla scoperta di quelli più interessanti, è nato "Castelronda-il Sentiero dei Castelli": il percorso collega Bolzano con Terlano, Roncolo, Rafestein, Greifestein, Helfenberg e Neuhaus. La strada è lunga circa 20 km, una splendida gita, immersa nella natura e nella storia, ideale per le famiglie. Il Messner Mountain Museum sorge su un'altura di roccia alla confluenza dei fiumi Adige e Isarco, data la sua posizione strategica, ha svolto nel passato funzioni di difesa. Per i sudtirolesi ha un valore simbolico: nel 1957 Silvius Magnago ha organizzato una manifestazione per denunciare il mancato rispetto del Trattato di Parigi e reclamare il diritto all'autonomia. Nel 1996 le rovine sono state acquistate dalla Provincia Autonoma di Bolzano e grazie a Messner dal 2006 si è trasformato in una mostra permanente. Oltre a questo ne esistono altri cinque: «Ho dedicato alla montagna e alla sua cultura un progetto museale - sottolinea Messner - composto da sei strutture che sorgono in sei località straordinarie del Sudtirolo e del Bellunese. I sei musei del circuito Messner Mountain Museum sono luoghi in cui incontrare la montagna, la gente di montagna e anche noi stessi».

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Messner Mountain Museum

Questo, in particolare, che noi abbiamo visitato, è dedicato alla sacralità della montagna. L'architetto Werner Tscholl ha realizzare il restauro della rocca e l'allestimento degli spazi espositivi. A Castel Firmiano i nuovi elementi architettonici non sovrastano le parti antiche, anzi sono perfettamente inserite. Ad esempio, le coperture in vetro delle torri non sono visibili dall'esterno, così come le tubature e i cavi elettrici. È stato usato esclusivamente acciaio, vetro e ferro, materiali moderni, ma senza tempo, che si integrano perfettamente nella struttura passata. Consigliamo a tutti una visita: non ci si stanca mai di camminare attraverso sentieri, salire scale e rimanere sorpresi. Il percorso espositivo si snoda tra torri, sale e cortili della rocca: si cammina e si incontrano opere, quadri, cimeli e reperti naturali. Raccontano lo stretto rapporto che unisce l'uomo alla montagna, alla religione e alla maestosità delle vette più famose. In una grotta puoi incontrare stalattiti, in una nicchia una statua di Budda o un altro essere. Non importa: è un racconto infinito con la spiritualità. 

Salita al Renon

Con la funivia in pochi minuti si arriva all’Altopiano del Renon, immerso nella natura, da qui si può godere un panorama mozzafiato, dove si possono scorgere numerose piramidi di terra. Sono fenomeni geologici, frutto di erosione di rocce moreniche (epoca glaciale) raggiungibili attraverso sentieri panoramici. Va sottolineato che il Renon è stato certificato come destinazione sostenibile: il riconoscimento internazionale GSTC (Global Sustainable Tourism Council) è un passo importante per garantire una meta turistica desiderabile. Compie 116 anni il trenino del Renon, ovviamente con i vagoni nuovi: la tratta percorre l’altopiano ed è lunga quasi sette chilometri, che attraversa un paesaggio fatto di boschi. La ferrovia locale è il mezzo di trasporto semplice ed ecologico: a cadenza oraria passa il trenino nel mattino, mentre nel pomeriggio e sera ogni mezz’ora parte da Collalbo. Durante l’estate il 21 giugno, 5 e 12 luglio alla sera sono organizzate tre corse gastronomiche. Durante la corsa serale con le carrozze storiche del trenino del Renon si degusta un menu da buongustaio. A ciascuna delle 5 fermate, sarà servita una portata diversa, abbinata al vino, succhi di mela e acqua. Inoltre, per tutta la durata del viaggio e della cena, si è accompagnati da un complesso musicale.

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Il trenino del Renon

Le api sentinella dell’inquinamento: al Maso Plattner il museo

Le api contribuiscono al mantenimento della biodiversità, infatti sono la sentinella dell’inquinamento. Bisognerebbe non solo conoscerle, ma imparare l’organizzazione piramidale e la loro gerarchia. Basta andare al Maso Plattner per andare alla scoperta del museo dedicato alle api. Il Trenino del Renon si ferma a Costalovara, c’è anche un parcheggio a disposizione. Da lì, un sentiero in salita porta in pochi minuti al Maso Plattner. Una costruzione particolare che vanta 600 anni, abitata fino a qualche anni fa da due sorelle. La famiglia di commercianti Gramm di Bolzano l’ha ristrutturata con passione, trasformandolo in un interessante museo.  È stata mantenuta la vecchia cucina, ancora affumicata dalla legna della “stube” e la stanza da letto, dove dormiva la vecchia proprietaria. Turisti e scolaresche affollano sempre questo interessante museo sul miele, sulla sua storia e sul suo sviluppo. Sono esposti antichi strumenti per la produzione del miele, arnie, centrifughe e presse. Nell'area all'aperto con l’orto, il percorso didattico conduce lungo antichi alveari e pannelli informativi sulla vita delle api alla Collina di Sant'Ambrogio. L’esperienza viene completata con il punto vendita dove si può acquistare un buon miele o dei prodotti di bellezza a base di miele.

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Il Maso Plattner (foto Achim Meurer)

Hotel Rinner e una cura naturale con le api

Chi ama il rispetto della natura e crede nelle cure naturali, questo è il posto ideale. L’hotel ApiPura Rinner ha ottenuto il certificato di sostenibilità “GREENSIGN” e che l’apicoltura è un’azienda certificata “Bioland”. Il ristorante è “partner di Bioland e. V.” ed è stato insignito dello “status argento”. Bio, regionalità e freschezza sono i principi a cui s’ispira. Nelle stanze troviamo il legno di cirmolo, che dà benessere agli ospiti. I prodotti provengono perlopiù dall’orto di proprietà o da contadini locali: Manfred li cucina, trasformandoli in deliziose creazioni culinarie. Non solo è un’azienda sostenibile con un occhio di riguardo per la natura, ma applica questa filosofia in ogni singolo gesto quotidiano. Qui per chi lo desidera può curarsi con l’apiterapia: una terapia che utilizza gli alveari. Inalare l’aria armonica delle api ha un effetto estremamente benefico sul nostro stato psicofisico. Inalando un’ora al giorno l’aria prodotta dalle famiglie di api, la carica energetica positiva aiuta a rinforzare le difese immunitarie. Ovviamente le arnie sono state adattate a questo scopo, separate dalla casetta di legno dove si fa l’aerosol. Basta acquistare un kit personale e si può iniziare la cura. La durata consigliata? Un’ora circa al giorno per una settimana.

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ApiPura Rinner

Una sosta golosa: un gelato assolutamente da gustare

Chi volesse pranzare può fermarsi all’Hotel Lichtenstern, questo è il posto ideale, ma se non si ha tempo per una sosta lunga, consigliamo a tutti, grandi e piccoli, di gustare un gelato artigianale, prodotto con latte di qualità. Da 35 anni, Sepp Hohenegger, “il padre dell’hotel”, è un gelataio per passione: sta all’opera giorno dopo giorno. Il suo gelato cremoso è privo di conservanti, glutine, aromi artificiali, coloranti e latte in polvere; il latte proviene dagli agricoltori altoatesini e la frutta fresca è prevalentemente di origine regionale.

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Sepp Hohenegger e il suo gelato

Sentiero del vino e di Freud

È una passeggiata pianeggiante, semplice, facile anche per un bambino, che si percorre in mezzo al bosco. È proprio la stessa che il fondatore della psicoanalisi in un’estate di tanti anni fa ha ammirato insieme alla famiglia. Il sentiero Freud inserisce il Renon in una serie famosa di sentieri culturali nazionali e internazionali, come il cammino di Compostela…  Basta lasciarsi coinvolgere  dall’anima e sarà possibile incontrare il suo genio mentre camminiamo.

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Il Sentiero di Freud

Hotel Weihrerhof: la natura come una porta di accesso per l’anima

L'Hotel Weihrerhof è un hotel a misura d’uomo, con solo 23 camere, molto curate, dove ci si sente coccolati, come se si fosse a casa propria. Affacciato sul lago di Costalovara, è attorniato da boschi e da un paesaggio magico. Un rifugio per l’anima. Klaus Pichler, attuale proprietario, l’ha ereditato dai genitori, tuttora attivi e presenti. Klaus insieme a sua moglie Manuela amano e vivono l’hotel, cercando di fare stare bene gli ospiti. «Durante la pandemia ho avuto tempo di pensare molto e così abbiamo trovato soluzioni per implementare la sostenibilità - racconta Klaus -. Tutto naturale, questa la parola d'ordine e allo stesso tempo il filo rosso seguito dal Weihrerhof: dal giardino fino alla cucina. Qui si trova il profumo di fieno e cembro persino nelle camere. Perché le persone amano i dettagli. Così sono arrivati i libri di favole sul comodino e quello sui luoghi per l’anima posato sul letto. L’acqua pura e morbida del lago è la base per i prodotti cosmetici BergSea, certificati bio, che facciamo produrre a Brunico: la nostra clientela li trova nella spa e in parte nel kit di cortesia. Ai cosmetici sono aggiunti fiori di fieno, menta o rosmarino. Nella ricerca dei materiali e nei dettagli mi ha aiutato mia cognata architetta. Ad esempio, con la lana cotta della Val di Funes abbiamo realizzato i porta-chiave, porta-tovagliolo e il porta-cellulare con questo tessuto. Desideriamo che la clientela da noi trovi un piccolo angolo di pace, lontano dalla frenesia e così li spingiamo a staccarsi dal cellulare, fornendo loro una scatola dove riporlo e una custodia in lana cotta da consegnare. È una forma di gioco divertente, ma a volte capita che alcuni clienti non riescano a resistere per lungo tempo. Nelle pulizie non usiamo detersivi inquinanti, non solo i nostri collaboratori li consideriamo sullo stesso piano, perché il rispetto umano fa parte della nostra filosofia di vita».

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Hotel Weihrerhof

Gli indirizzi

Panificio Franziskaner
Via dei Francescani 3 - 39100 Bolzano
Tel 0471976443

Hopfen & Co
Piazza delle Erbe, 17, 39100 Bolzano
Tel 0471300788

Bistro Corte
Piazza Walther 13 - 39100 Bolzano
Tel 0471058808

Messner Mountain Museum
Via Castel Firmiano 53 - 39100 Bolzano
Tel 0471631264

Maso Plattner
Wolfsgruben 15 - 39054 Costalovara BZ
Tel 0471345350

ApiPura Rinner
Via Costalovara 7 - 39055 Renon BZ
Tel 0471345156

Hotel Lichtenstern
Stella 8 - 39054 Soprabolzano BZ
Tel 0471345147

Hotel Weihrerhof
Via Costalovara 22 - 39054 Soprabolzano BZ
Tel 0471345102

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