Ristorante Molto a Roma Paolo Castrignano cura il menu
Stile italiano, cucina del territorio e gradevoli incursioni nell’universo del fusion. Il Ristorante Molto (Rm) dal 2006 ha ottenuto fama come luogo d’incontro e di convivialità all’insegna del buon cibo e del buon bere
19 luglio 2018 | 09:33
di Mariella Morosi
Le sue originali proposte sono maturate in anni di collaborazione con i protagonisti della grande cucina come Heinz Beck, Angelo Troiani e Anthony Genovese. La tradizione del grande girarrosto su cui arrostiscono lentamente polli, anatre, maialini da latte e cacciagione, resta un richiamo irresistibile.
Ma prima di affrontare il piatto forte degli arrosti, profumati e croccanti, come il Pollo intero "Nero di Borgogna" servito su tagliere oppure la Selezione di carni, conviene provare la lunga serie degli antipasti e dei primi. Un rustico benvenuto prevede pane, salame e olive, Culatta della Bassa, finocchiona e prosciutto toscano 24 mesi, Culatello di Zibello Gran Riserva.
Paolo Castrignano
Ma, se ci si vuole affidare alla creatività di Paolo Castrignano, irresistibili sono i gamberi croccanti in pasta kataifi, con la maionese agrumata, il cous cous di verdure e l’insalatina mista all’arancia o il Polpo rosticciato, favette e pecorino. Difficile scegliere tra l’assortimento dei primi piatti: Linguine “Verrigni”, alici del Cantabrico, datterini infornati, Risotto “Riso Buono” allo zafferano aquilano e tartare di tonno rosso, Stracci di pasta con asparagi, uovo e tartufo nero, Rigatoni "Cavalier Cocco" all’amatriciana con guanciale croccante di cinta senese, Acqua e farina di kamut, tris di pepi e cacio, Tagliolini freschi, astice, zucchine e pomodoro datterino.
Altrettanto allettanti i secondi: Carpaccio di vitella tiepido, capperi, pomodorini e salsa tonnata, Lombetto di agnello cotto nella cenere, Ossobuco di pescatrice alla milanese con crema di riso allo zafferano, Costata di Angus, asparagi, funghi e cardoncelli, Anatra con contorno di funghi porcini e composta di frutti rossi.
Rigatoni "Cavalier Cocco" all’amatriciana con guanciale croccante di cinta senese
I dolci sono fatti in casa ogni giorno, così come il pane in diverse tipologie e grissini. Speciali il Tiramisù con caffè tiepido e un cremosissimo zabaione. Ma se invece, per chiudere, è il formaggio che attira, è bene provarne un piccolo tagliere, e di rigore devono esserci burrata di Andria e Parmigiano di vacche rosse.
Anche la cantina è ben fornita con circa 300 etichette, molte laziali, e bollicine. Alla mescita ne sono disponibili una trentina. Di domenica è servito un brunch con una grande varietà di portate e il sabato dalle 13 è la giornata del Burger day, con una infinità di declinazioni. Per un menu completo si spendono 50-60 euro, bevande escluse, ma per il brunch ne bastano 40.
Per informazioni: www.moltoitaliano.it
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Alberto Lupini