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Coronavirus virale sul web Milioni di click e lotta a fake news

È ormai una delle parole più cercate su internet. Nell'ultimo mese secondo Semrush, azienda che si occupa di reputazione online, sono 9 milioni e mezzo le ricerche di informazioni sui motori di ricerca solo in Italia.

 
02 marzo 2020 | 11:31

Coronavirus virale sul web Milioni di click e lotta a fake news

È ormai una delle parole più cercate su internet. Nell'ultimo mese secondo Semrush, azienda che si occupa di reputazione online, sono 9 milioni e mezzo le ricerche di informazioni sui motori di ricerca solo in Italia.

02 marzo 2020 | 11:31
 

Il coronavirus continua a creare apprensione, soprattutto nel popolo della rete. Del resto i numeri dei contagiati stanno aumentando non solo in Italia, ma nel mondo intero. Stando agli ultimi dati (in continuo aggiornamento) diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo sono oltre 80mila contagi confermati (dei quali 78.190 in Cina), e ormai 3mila decessi.

Milioni di persone cercano coronavirus sul web - Coronavirus virale sui social Nove milioni di click in un mese

Milioni di persone cercano coronavirus sul web

Una situazione seria, che richiede un continuo monitoraggio, oltre all’attuazione di politiche per il contenimento del fenomeno, la cui gravità viene percepita dalla popolazione spesso in modo ancora più amplificato.

Decine di migliaia di utenti ogni giorno affidano al web dubbi e paure. La rete, però, talvolta può rivelarsi cattiva consigliera, tra fake news e informazioni parziali o inesatte. Immancabili le teorie cospirazioniste, secondo le quali il rilascio del virus stato pianificato per controllare la popolazione, secondo altri, invece, si tratterebbe di un attacco con armi biologiche non ancora rivendicato. Notizie di ogni sorta, spesso assurde, che non citano la fonte, che vengono rilanciate sui social senza essere prima verificate, diventando virali.

«I social e la rete sono uno strumento formidabile, democratici nell’accesso e nell’utilizzo, ma hanno anche la colpa di contribuire a diffondere la disinformazione - spiega di Fernando Angulo, capo della Comunicazione di Semrush, azienda che si occupa quotidianamente di analizzare la rete e la reputazione online - In situazioni come questa più che mai, è indispensabile la verifica dell’attendibilità della fonte che dà la notizia. Fate riferimento solo alle comunicazioni ufficiali di organi competenti, come l’Oms o il Ministero della Salute. La popolazione è preoccupata per la propria salute e quella dei propri cari, e la mancanza di notizie ufficiali certe provenienti dalla Cina, così come dichiarazioni di alcuni Governatori locali, che invocano la chiusura di scuole nella propria Regione, sta aumentando la paura».

Per mettere a riparo il popolo della rete proprio dalle fake news, Google, il motore di ricerca più utilizzato dagli italiani e nel mondo ha stretto un accordo con il ministero della Salute per portare gli utenti verso informazioni affidabili. Google ha così trovato un modo semplice ed efficace per ottenere il risultato di rendere “invisibili” i siti peggiori: far balzare in cima ai risultati delle ricerche le informazioni più attendibili, in modo che la maggior parte degli utenti sia invogliata a cliccarle senza fare ricerche ulteriori. In sostanza, le fonti meno sicure e certificate vengono “filtrate” e posizionate più in basso, riducendo i rischi che gli utenti frettolosi le raggiungano e si basino su di esse per compiere le proprie scelte e assumere le opinioni su una materia così delicata e controversa.

I cittadini, dunque, si rivolgono al web per cercare risposte quanto più chiare ed esaustive riguardo al virus, per questo SEMrush ha deciso di analizzare le ricerche online fatte negli ultimi mesi, constatando che, nel periodo che va da dicembre 2019 a febbraio 2020, le ricerche per la parola chiave “coronavirus” sono state in media 9 milioni e mezzo circa ogni mese.
 
Per quanto riguarda le ricerche correlate al coronavirus (i dati sono aggiornati a febbraio e non tengono conto della ricerca della parola singola "coronavirus"), le più frequenti sono:
  • sintomi coronavirus - 2.382.000
  • oms coronavirus - 148.500
  • coronavirus contagio - 88.800
  • test coronavirus - 177.600
  • incubazione coronavirus - 54.000
 
Numerose anche le ricerche correlate alle mascherine, che in moltissime città sono andate letteralmente a ruba:
  • mascherina - media di ricerche mensili: 16.767, tasso di crescita da nov 19 a gen 20: +820,45%
  • mascherina antismog - media di ricerche mensili: 9.067, tasso di crescita da nov 19 a gen 20: +1.546,25%
  • mascherine chirurgiche - media di ricerche mensili: 8.127, tasso di crescita da nov 19 a gen 20: +3.543,06%
  • mascherina ffp2 - media di ricerche mensili: 4.470, tasso di crescita da nov 19 a gen 20: +1.950,85%

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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