Dopo che il coronavirus ha affossato il turismo e i viaggi, il vaccino potrebbe rianimarli. Nella corsa all'immunizzazione c'è chi parla già di turismo del vaccino, almeno dopo il via libera arrivato del Regno Unito alla distribuzione del medicinale Pfizer, uno dei primi a essere stati messi a punto, con una efficacia annunciata del 90%.
Il problema è che per adesso i viaggi si concentrerebbero appunto sull'Inghilterra, primo Paese al mondo a essere giunto all'ok finale della somministrazione. L'Italia tanto per cambiare è indietro, e il ministro della Salute Roberto Speranza ha fornito numeri poco chiari. Mentre l'Unione europea vuole puntare ad acquistare quattro dosi a cittadino.
Dall'India verso il Regno Unito potrebbe partire il turismo del vaccino
Le agenzie di viaggio fiutano l'affareIntanto, secondo quanto ha riferito l'agenzia
Press Trust of India, nel Paese asiatico - fra i più colpiti dalla
pandemia - alcune
agenzie di viaggio hanno iniziato a ricevere richieste da cittadini indiani desiderosi di volare a Londra proprio per poter sfruttare la disponibilità del vaccino, che inizierà a essere somministrato alle categorie più esposte e quindi via via al resto della popolazione.
Problemi burocratici e quarantenaEppure difficilmente i
cittadini stranieri potrebbero essere inseriti nelle liste di vaccinazione preparate dal sistema sanitario britannico e questi speciali turisti dovrebbero comunque essere soggetti prima alla lunga
quarantena prevista per chi arriva dall'estero. Ne varrebbe lo stesso la pena?
Pacchetto "volo+vaccino"Quel che è certo è che in un anno nero per il settore, comunque, queste richieste hanno già stimolato l'appetito degli
agenti di viaggio qualcuno avrebbe pensato già a un
pacchetto "volo+vaccino" da proporre agli indiani con maggiori disponibilità economiche.
India potenziale miniera d'oroSe il colosso asiatico dovesse rimanere indietro nella distribuzione dei vaccini (e i numeri giganteschi giustificano qualche dubbio), il Regno Unito, che accoglie almeno 1,5 milioni di cittadini nati o con origini indiane, potrebbe diventare una delle
mete privilegiate di questo
trend, aspettando la piena ripresa del
turismo internazionale. E anche qui l'Italia rimarrebbe indietro.