Una beffa alla quale occorre porre rimedio al più presto. Non usa mezzi termini il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, in merito all’accordo raggiunto in Europa sui dazi preferenziali sul riso per i Paesi in via di sviluppo.

Una mazzata per i risicoltori: l’Unione europea alza la soglia d’importazione
«Rappresenta - ha dichiarato - il colpo di grazia per i risicoltori italiani. I nostri mercati saranno invasi da riso proveniente da Stati come Myanmar e Cambogia, che non offrono alcuna garanzia in materia di qualità e sicurezza, per non parlare della tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, compresi i bambini. Così un settore già in difficoltà dovrà subire una concorrenza sleale, incredibilmente favorita da un accordo commerciale suicida imposto da Bruxelles» ha concluso Centinaio.

Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio
La soglia fissata per far scattare la clausola di salvaguardia che blocca le importazioni è infatti molto alta: «E così - ha rimarcato il vicepresidente del Senato - finisce per essere praticamente inutile per i nostri risicoltori». Va ricordato che le associazioni di categoria chiedevano un limite di 200mila tonnellate, l’intesa lo fissa quasi al triplo: 562mila tonnellate. Tutto ciò rischia di mettere ulteriormente in ginocchio il mondo produttivo legato al riso di qualità italiano. Il provvedimento - è la richiesta e l’auspicio - dovrà essere rivisto e modificato quando il testo dell’accordo arriverà in aula per l’esame definitivo da parte del Parlamento europeo.
Di Renato Andreolassi