Come si fanno i biscotti? Cosa succede nell'impastatrice? A che punto vengono aggiunte le mandorle e i pinoli? Dove si cuociono il Filone Candito e le Fette di Pan Brioche tostate? Il Biscottificio Antonio Mattei 1858, che fa parte dell'Unione imprese centenarie ed è uno dei simboli della tradizione dolciaria toscana, apre il suo laboratorio storico di Prato al pubblico.

Biscottificio Mattei 1858: aperte le prenotazioni per le visite nel laboratorio storico
I visitatori potranno godere di un'esperienza esclusiva che permette di scoprire da vicino la storia e l'arte della produzione dei suoi prelibati biscotti. Fino a giugno i fratelli Francesco, Marcella, Elisabetta e Letizia Pandolfini, custodi di una tradizione familiare che affonda le radici nel 1858, accolgono, solo su prenotazione, gruppi ristretti di visitatori (massimo 12 persone) ogni sabato mattina. Durante le visite guidate della durata di circa 40 minuti, i partecipanti - cui verrà fornito un kit di protezione igienico monouso - avranno l'opportunità unica di esplorare il laboratorio storico e assistere in prima persona a tutte le fasi della produzione, dall'impasto alla fase finale di confezionamento.

Questo “viaggio” nella dolcezza sarà arricchito dalle storie e gli aneddoti del forno “mattonella” raccontati da uno dei membri della famiglia Pandolfini, in un'esperienza che intreccia passione, tradizione e innovazione e offre un'esperienza sensoriale che risveglia i ricordi e l'autenticità del saper fare artigianale. Grandi e piccini possono entrare letteralmente nel mondo profumato dei biscotti dall'iconico pacchetto blu e l'esperienza rappresenta un'opportunità ideale non solo per gli appassionati di dolci, ma anche come regalo speciale, per attività di team building aziendale, gite in famiglia o per sorprendere i propri ospiti provenienti da fuori città. Le prenotazioni per le visite, aperte a chiunque desideri conoscere da vicino il mondo del Biscottificio Mattei, sono disponibili direttamente dal sito www.antoniomattei.it nella sezione “visite”.
Di Paola Scarsi
© Riproduzione riservata STAMPA