Vengono assegnate da 23 anni e sono un riconoscimento per le realtà virtuose che investono con successo su turismo dolce, agricoltura e progetti socio-culturali, utilizzando come volano la sostenibilità ambientale. Sono le 19 Bandiere Verdi di Legambiente che sventolano quest'anno sull'arco alpino. Fra i premiati: si va dalla Cooperativa di comunità "Viso a viso" di Ostana, in provincia di Cuneo, che punta su benessere, salute e welfare comunitario, alla pastora e scrittrice Marzia Verona della Valle d'Aosta, che ha vissuto le montagne spostandosi insieme a un gregge e ha raccontato il valore di un patrimonio che non va perso; e ancora, la sottosezione del Cai della Val di Scalve, nella Bergamasca, che promuove la via Decia, il cammino dei boschi di ferro sulle Alpi lombarde.

Legambiente, 19 Bandiere Verdi sulle Alpi
Altre due significative Bandiere Verdi sono andate all'azienda agricola Raetia Biodiversità Alpine, per la costante ricerca di varietà tradizionali a rischio di estinzione sia nella provincia di Sondrio sia nelle altre aree montane italiane e straniere, e ai promotori del programma Alpha Skills di Morbegno, per la progettazione di strumenti e metodologie che supportino i giovani fra gli 11 e i 15 anni verso scelte formative e professionali ispirate alle competenze green. O ancora, i giovani dell'associazione Val Tramontina, in provincia di Pordenone, che mescolano musica, arte, benessere e natura in un apposito festival; altrettanto significativo il progetto inclusivo della Cooperativa sociale "Cadore", per tutelare contemporaneamente l'ambiente e le persone svantaggiate.
Non solo Bandiere Verdi, ma anche Bandiere Nere per 9 realtà individuate in Friuli (3), e una ciascuna in Piemonte, Trentino, Alto Adige, Veneto, Valle d'Aosta e in Austria. Medaglie poco onorevoli, distribuite equamente fra varie entità per approcci poco sostenibili e spesso invasivi sul territorio. «Dal 2002 - hanno ricordato i responsabili nazionali di Legambiente durante un incontro che si è tenuto a Orta S. Giulio - sono state assegnate 302 Bandiere Verdi per premiare coloro che valorizzano in chiave sostenibile il territorio anche per fronteggiare crisi climatica e spopolamento dei borghi. Importante, però, non lasciare sole le comunità montane e garantire interventi normativi ad hoc. Sulle pratiche montane poco sostenibili continua la nostra denuncia con le Bandiere Nere, che arriva anche Oltralpe».

I 19 vessilli verdi sono stati così ripartiti: Piemonte e Friuli Venezia Giulia sono le regioni che hanno ricevuto, a pari merito, 4 bandiere ciascuna, seguite (3) da Lombardia e Veneto, 2 al Trentino, 1 ciascuna ad Alto Adige, Valle d'Aosta e Liguria. «L'obiettivo - hanno rimarcato i responsabili di Legambiente - non è tanto quello di assegnare riconoscimenti, ma di offrire modelli e incentivare quello che viene definito uno sviluppo vero, non una semplice crescita economica, ma un processo più profondo e complesso, che integra inclusione, partecipazione, rispetto per la natura e appartenenza».
Di Renato Andreolassi
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