Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 05 dicembre 2025  | aggiornato alle 11:59 | 116145 articoli pubblicati

La Guida Michelin entra anche nel vino: nel 2026 debuttano i Grappoli

La Rossa introduce una valutazione dedicata ai produttori, basata su criteri agronomici e tecnici e su verifiche pluriennali: un sistema, a detta loro, pensato per leggere il lavoro delle cantine oltre le singole etichette

 
05 dicembre 2025 | 10:46

La Guida Michelin entra anche nel vino: nel 2026 debuttano i Grappoli

La Rossa introduce una valutazione dedicata ai produttori, basata su criteri agronomici e tecnici e su verifiche pluriennali: un sistema, a detta loro, pensato per leggere il lavoro delle cantine oltre le singole etichette

05 dicembre 2025 | 10:46
 

La Guida Michelin aggiunge un nuovo tassello al proprio sistema di classificazioni e apre ufficialmente al mondo del vino. Dal 2026 debutterà infatti il Grappolo Michelin, una distinzione dedicata ai produttori e basata su un modello di valutazione che la guida definisce rigoroso e uniforme. Dopo stelle e chiavi, e dopo anni di riferimenti indiretti al vino attraverso riconoscimenti ai sommelier e segnalazioni sulle carte, arriva un sistema pensato per le cantine.

La Guida Michelin entra anche nel vino: nel 2026 debuttano i Grappoli

La Guida Michelin apre ufficialmente al mondo del vino

Il funzionamento è lo stesso: 1, 2 o 3 Grappoli, con in aggiunta una categoria di produttoriSelezionati”. Non si giudicano singole etichette, ma l’attività complessiva della cantina. Tre Grappoli indicheranno realtà valutate come costanti e affidabili a prescindere dall’annata; Due Grappoli segnaleranno produttori ben riconoscibili nel proprio contesto; Un Grappolo identificherà cantine capaci di esprimere vini di carattere nelle annate favorevoli; la categoria “Selezionato” includerà infine chi mantiene una qualità regolare.

Per arrivare a queste classificazioni, Michelin ha definito cinque criteri: agronomia, tecnica di vinificazione, identità territoriale, equilibrio dei vini e costanza nel tempo. L’analisi partirà dalla gestione dei suoli e del vigneto, passerà attraverso le pratiche di cantina e verificherà l’espressione del luogo, l’armonia degli elementi gustativi e la tenuta qualitativa su più vendemmie. Il lavoro sarà affidato a un gruppo di ispettori dedicati al vino, assunti da Michelin e provenienti da diversi ambiti del settore: ex sommelier, tecnici di produzione e critici. Le valutazioni saranno collegiali, come già avviene per la ristorazione.

Il debutto, come detto, avverrà nel 2026 in due aree francesi storicamente centrali per l’enologia: Borgogna e Bordeaux. Da una parte un tessuto di produttori a conduzione familiare, parcelle piccole e un forte radicamento locale; dall’altra un sistema più strutturato, fatto di proprietà di dimensioni importanti e di un modello produttivo che nel tempo ha avuto ampia risonanza internazionale. L’ordine di espansione verso altre regioni non è stato ancora comunicato.

La direzione della Guida ha presentato questa novità come un ampliamento naturale del proprio lavoro. «Dopo aver guidato i buongustai di tutto il mondo verso le migliori tavole in oltre 70 destinazioni e verso gli hotel più eleganti del mondo, la Guida Michelin è lieta di aprire un nuovo capitolo con il mondo del vino. Questa nuovo punto di riferimento si rivolge sia al neofita curioso, sia all'esperto più appassionato e mette in risalto uomini e donne che, in tutto il mondo, modellano con talento ed esigenza le cantine vinicole di oggi e di domani» ha dichiarato il direttore internazionale Gwendal Poullennec.

La Guida Michelin entra anche nel vino: nel 2026 debuttano i Grappoli

Il direttore internazionale della Guida Michelin, Gwendal Poullennec

Resta da capire come questo nuovo sistema verrà accolto da un settore già ampiamente presidiato da guide, punteggi e modelli di valutazione diversi. Per ora, l’unica certezza è che nel 2026 Borgogna e Bordeaux saranno il primo banco di prova.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Robo
Consorzio Asti DOCG
Foddlab

Robo
Consorzio Asti DOCG

Foddlab
Lucart