Le “sbarre” del Gattabuia, ristorante gourmet nel cuore di Tolentino (Mc), si sono chiuse una domenica dello scorso novembre quando l’ultima scossa di terremoto ha reso inagibile la struttura. «Le prime scosse non avevano risparmiato Tolentino- ricorda Andrea Giuseppucci, giovane promessa della cucina marchigiana e chef patron insieme Marco e Leonardo Maccari del Gattabuia - ma il ristorante già adeguato alle normative antisismiche era rimasto illeso, tuttavia con la scossa di quella domenica mattina il quadro è completamente cambiato. Il ristorante inagibile, con una previsione di riaprire solamente nell’arco di due anni, ci ha fatto prendere una nuova decisione: accettare la proposta di Eataly di promuovere la mia cucina fuori dalle Marche».
Andrea Giuseppucci
Il Gattabuia, ubicato nel centro storico di Tolentino nei locali delle ex carceri, era il Sancta Sanctorum di Andrea Giuseppucci, luogo dove la giovane berretta bianca aveva ben chiaro in mente il suo obiettivo imprenditoriale: studiare, sperimentare e provocare per far conoscere al grande pubblico la meraviglia del cibo in una versione diversa da quella fino ad allora conosciuta nei suggestivi territori marchigiani.
Non a caso il punto di partenza del suo progetto era la tradizione marchigiana, la scoperta di produttori di nicchia nascosti nei Monti Sibillini o lungo l’Adriatico. A fine 2014 Andrea incontra Marco e Leonardo Maccari, che uniscono le loro forze e pensieri investendo in un progetto di sperimentazione e ricerca ancora più avanzato proponendo un’offerta gastronomica che da subito cattura l’attenzione sia del pubblico gourmet che della critica nazionale. Ma il 30 ottobre 2016 il terribile terremoto, che cambierà per sempre la vita dei maceratesi, colpì in modo terribile anche il ristorante per portarlo nel mese di novembre alla chiusura per inagibilità dei locali.
Andrea e il suo staff non si disperano e dopo una serie di pranzi e cene di beneficenza in tutta Italia, nel 2017 raccolgono onorati ed emozionati l’invito di Eataly di portare le Marche in giro negli Eataly nazionali: Firenze, Torino, Milano, Roma ma anche Monaco di Baviera e Copenhagen.
«Il nostro obiettivo è far conoscere le Marche a quanti più clienti stranieri e italiani in giro per lo stivale - sottolinea Andrea - contribuire a riportare la bellezza e la bontà delle Marche al centro dell’attenzione nazionale poiché non sarà un terremoto a fermare questa regione tanto attiva, dinamica, curiosa e decisamente ostinata nel superare con slancio ed energia ogni difficoltà». Ad
Eataly Firenze presso l'Osteria di Sopra, Andrea propone fino al 28 febbraio “Le mie Marche”, piatti e sapori di produttori le cui storie hanno reso famosa la regione, promuovendone le bellezze a 360 gradi.
«Il nostro scopo è quello di regalare emozioni, riscoprendo una tradizione a volte dimenticata - evidenzia lo chef - mettere al centro la genuinità e la semplicità unica dell’ingrediente».Il progetto non termina in Toscana ma sarà poi il turno di Eataly Lingotto a Torino dal 1 al 31 marzo e di Eataly Smeraldo a Milano, dal 1 al 30 aprile, mentre per quanto riguarda il ristorante Gattabuia, Andrea conclude: «Sicuramente riapriremo, purtroppo, non a Tolentino».
Per informazioni:
www.lagattabuiatolentino.it
www.eataly.net/it_it/negozi/firenze/