Sono cinque anni che Giorgio Clementi fa il cuoco all’Osteria dei Frati a Roncofreddo (Fc). Circondata dagli Appennini più verdi e più belli. La sua cucina ne è influenzata e profuma di bosco e di erbe spontanee. Giorgio inizia giovanissimo in Riviera. Che si sa provoca incontri casuali che lasciano segni indelebili: Giuliana Saragoni, Pier Giorgio Parini, Riccardo Agostini e Omar Casali. Da ognuno trae spunti e ispirazioni. La sua curiosità lo porta dentro le loro cucine e a volte riesce anche a sorprederli.

Giorgio Clementi
Dall’amicizia alla collaborazione il passo è breve e rende ancora più solida la sua passione per l’arte e il mestiere della cucina. Perché Giorgio è convinto che prima di tutto cucinare sia un mestiere. L’ho visto "giocare" tra i fornelli con Omar Casali. Una cena dedicata alla tradizione locale. Quella sera credo di aver mangiato la miglior guancia al Vermut della mia vita.
C’è memoria storica all’Osteria dei Frati conservata da Valentina Grandotti, che cura la sala e coccola i clienti, e non dimentica le ricette di mamma Eleonora. Che Giorgio lascia intatte suscitando le emozioni di chi ricorda bene quei sapori. Oppure adatta ad un gusto più attuale stupendo i tradizionalisti che non disdegnano e facendo star bene quelli che amano farsi stupire. Il tutto con pochi ingredienti, la regola del tre di Riccardo Agostini, e con grandissima semplicità. Vi garantisco che vale il viaggio.
Da bambino cosa sognavi di diventare?Un camionista, poi guardando la mamma che faceva la pasta mi sono innamorato della cucina
Il primo sapore che ti ricordiIl salame matto e le uova in embrione bollite che faceva mia nonna
Qual è il senso più importante?Sono tutti importanti
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzatoIl cappelletto in brodo alla camomilla
Come hai speso il primo stipendio?Degli utensili per la cucina
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?Le tagliatelle con le rigaglie, le lasagne al forno
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?Il formaggio
Qual è il tuo cibo consolatorio?Una buona fetta di formaggio
Che rapporto hai con le tecnologie?Odio e amore
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?Il polmone in umido che ogni tanto faceva mia mamma
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?Mia moglie
Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?Ligabue
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?Romagna mia di Secondo Casadei