L'emergenza colpisce il mondo agricolo, ma non solo. Fatti di cronaca - la morte in incidenti stradali di automobilisti, causati da questi animali - confermano l'attualità del problema.
Lo dimostrano i dati diffusi dalla Regione Lombardia. Nei primi sei mesi del 2019 sono stati abbattuti su tutto il territorio 1.334 cinghiali, 528 con i piani di controllo - dicono all'assessorato all'Agricoltura - attuati dalle polizie provinciali e 806 grazie alla caccia di selezione introdotta dal Pirellone.
Negli ultimi 5 anni in Lombardia i cinghiali hanno causato danni per 1,7 milioni di euro
Scopo prioritario è difendere le produzioni agricole da una specie invasiva che sta generando danni ingenti e che rappresenta un pericolo per la sicurezza. Basta del resto vedere i campi e i vigneti "arati" dagli ungulati fin nei pressi delle abitazioni civili. Nonostante la mancanza di direttive a livello nazionale - accusa la Regione - si sta facendo il possibile per arginare il fenomeno.
Sono state effettuate delle zonizzazioni del territorio, individuate aree vocate e non alla presenza dei cinghiali e data l'autorizzazione agli agricoltori, che subiscono danni nelle aree a rischio, di abbatterli. I piani di contenimento hanno dato buoni risultati nelle province con più problematiche - Como, Varese e Lecco - grazie alla possibilità di usare la tecnica del foraggiamento.
«L'attività venatoria controllata - rimarcano in Assessorato - è fondamentale per l'equilibrio del sistema». In questo senso è intenzione degli amministratori promuovere un'allenza sempre più stretta fra cacciatori e agricoltori. E vale la pena ricordare che negli ultimi 5 anni in Lombardia i cinghiali hanno causato danni all'agricoltura per un ammontare di 1,7 milioni di euro di rimborsi e 384 incidenti stradali.