L’Aies, acronimo che identifica l’Accademia Internazionale Enogastronomi Sommelier, ha compiuto 20 anni e li ha festeggiati lì dove è nata, a Bologna, con una cena di gala ospitata a Fico all’interno degli accoglienti spazi della Osteria Bolognese, spazio gestito da Alberto Bettini, storica stella Michelin del territorio metropolitano bolognese in quell’Amerigo 1934 ristorante di Savigno - Valsamoggia, sulle colline bolognesi famose per il pregiato tartufo.
Alla presenza della presidente Patrizia Poli (che ha raccolto il testimone da un grande motivatore come Umberto Faedi) di tutto il consiglio direttivo, dei rappresentanti delle istituzioni locali e di settore, delle delegazioni provinciali, di produttori e di un folto numero di soci la cena è stata l’occasione di ripercorrere questi primi due decenni di vita dell’associazione.

La torta per festeggiare
Un traguardo significativo preceduto, nel 2019, dal riconoscimento della personalità giuridica, che inserisce Aies nel novero delle principali associazioni di settore. Inoltre da diversi anni l’associazione collabora con l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna dove svolge servizi di mescita di vini, banco d’assaggio e degustazione guidata dei prodotti emiliano-romagnoli all’interno della Rocca di Dozza Imolese (Bo).
Formazione innovativa al centro dell'offerta
Lo scopo principale di Aies è la promozione e la conoscenza della cultura enologica e gastronomica, attraverso corsi per aspiranti sommelier, visite in cantina, visite in aziende agricole, degustazioni, cene degustazione, incontri con produttori, etc.
Occasioni formative che puntano a formare, dopo un percorso che mediamente dura 3 anni (proprio come l’organismo madre da cui deriva l’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier), la figura del Mes - Maestro Enogastronomo Sommelier.
I corsi sono rivolti principalmente agli addetti del pubblico esercizio, della ristorazione e dell’ospitalità, ma anche a tutti coloro che intendono ampliare la propria cultura sul vino e sulla gastronomia a livello puramente amatoriale.
A fianco della parte enologica e di abbinamento cibo-vino, il percorso di studi prevede anche lezioni monotematiche su argomenti gastronomici, focus che caratterizza il taglio didattico di Aies. Argomenti come birra, cioccolato, aceto balsamico, olio d’oliva, miele, formaggi sono affrontati grazie alla collaborazione di docenti esterni (mastri birrai, maestri cioccolatieri, produttori di aceto balsamico e di olio, apicoltori ecc.), per fornire una consulenza specialista e approfondita.

Formazione al centro
Al raggiungimento del titolo di Maestro Enogastronomo Sommelier si può comunque proseguire nel percorso di approfondimento con i Master di Specializzazione per nuove sfide in ambito enogastronomico.
Di Stefania Bartolini il menu della serata
Venendo alla cronaca della serata, il menu allestito dalle valenti mani di Stefania Bartolini, chef e socia di Alberto Bettini, si è configurato come uno spaccato di specialità emiliane, partendo dall’antipasto del “Tris di tigelle,” abbinato all’intrigante Fortuna declinata in rosé bollicine charmat “Rosa per Emy” di Mattarelli per proseguire con i “Tortelli di Parmigiano” associatia alla rinfrescante Passerina docg Tullum 2020 di Feudo Antico, omaggio alla delegazione adriatica dell’associazione.
Non potevano certo mancare le tradizionali “Lasagne alla Bolognese” accompagnate da un sontuoso Trentasei 2014 di Cantina della Volta, bollicine metodo classico di Lambrusco di Sorbara che Christian Bellei trasforma, come suo solito, in spumanti da competizione.

Il menu di Stefania Bartolini
Una succulente “Guancia di vitello brasata” abbinata alla possente Barbera Riserva 2016 dell’azienda bolognese Il Monticino e la “Zuppa inglese” associata all’Albana Passito 2017 dell’imolese Fattoria Monticino Rosso hanno fatto calare il sipario sull’ottima cena, non prima di aver radunato tutti per il taglio della torta del ventennale.

Il consiglio direttivo dell'Aies
Un momento conviviale che, come ha sottolineato nel discorso di commiato la presidente Aies Patrizia Poli, «ha rappresentato per l’associazione una maniera di festeggiare finalmente in presenza questo importante traguardo raggiunto ma ancora più di poter riprendere il cammino interrotto dalla pandemia di soggetto attivo nella comunicazione e divulgazione della straordinaria cultura enogastronomica del nostro paese».
(foto: Elisa Catozzi)