Si è concluso il concorso gastronomico “Da leccarsi i baffi”, promosso da ADiSU Umbria in collaborazione con Vivenda S.p.A., con la vittoria di Vitaly Didyk e del suo piatto ucraino Deruny. L’iniziativa ha coinvolto studenti provenienti da diversi background culturali, celebrando la diversità gastronomica e l’incontro tra tradizioni culinarie. La cerimonia finale si è svolta presso la Mensa Pascoli di Perugia, luogo simbolo della convivialità e dell’inclusione.

Il presidente di Adisu Umbria Giacomo Leonelli durante la premiazione
I protagonisti e le istituzioni presenti
Alla premiazione hanno partecipato rappresentanti istituzionali e del mondo accademico, tra cui l’amministratore unico di ADiSU Umbria Giacomo Leonelli, il vicepresidente della Regione Umbria Tommaso Bori, l’assessore regionale Fabio Barcaioli, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, la sindaca di Genova Silvia Salis, e altri esponenti delle istituzioni locali e europee. Tra le aziende partner era presente Vivenda S.p.A., rappresentata da Giovanni Malagnino e Vincenzo Bottone, sottolineando l’importanza del coinvolgimento del settore privato nella promozione della cultura alimentare e della formazione.

Alcune delle prove tecniche che i finalisti del concorso hanno dovuto affrontare
Piatti finalisti e cultura gastronomica
Gli studenti finalisti hanno presentato piatti che rappresentano un autentico ponte tra culture: le Polpette di lenticchie rosse alla turca di Zeynep Igde, il Kibbeh con tabouleh e patate piccanti di Sarah Fakhreddine, il Gattò di patate di Margherita Rossi, e il vincitore Deruny di Vitaly Didyk. «Questa iniziativa nasce con l’idea di mettere al centro gli studenti le loro storie e le loro radici. Il cibo è una porta che si apre su culture diverse, e oggi queste culture dialogano nello stesso piatto», ha dichiarato Giacomo Leonelli.

I quattro finalisti del concorso da leccarsi i baffi
La valorizzazione della multiculturalità attraverso il cibo
Secondo Vincenzo Bottone, Direttore di filiale Umbria, Marche e Abruzzo per Vivenda S.p.A., «Un concorso come questo rappresenta un'occasione preziosa per celebrare la multiculturalità attraverso il cibo. I quattro piatti finalisti sono testimonianza di come la cucina possa diventare un autentico ponte tra culture e tradizioni diverse». La manifestazione ha promosso la conoscenza di ingredienti e ricette provenienti da diverse regioni e Paesi, stimolando curiosità e dialogo tra studenti e ospiti.

Un momento della premiazione del concorso da leccarsi i baffi
Il ruolo educativo e sociale del concorso
«Siamo quello che mangiamo - ha dichiarato l’assessore Fabio Barcaioli - e oggi abbiamo dimostrato di essere una comunità aperta, capace di accogliere e valorizzare le differenze. Attraverso il cibo si costruiscono legami, si scoprono nuove prospettive e si riconosce nell’altro una parte di sé». La partecipazione attiva degli studenti, supportata dal team di chef guidato da Andrea Palmieri, ha evidenziato l’importanza della formazione pratica e dell’inclusione sociale nel contesto universitario.
Risultati finali e premiazione
Il voto dei partecipanti e degli ospiti ha decretato la vittoria di Vitaly Didyk con Deruny. Al secondo posto il Kibbeh con tabouleh e patate piccanti di Sarah Fakhreddine, seguito dal Gattò di patate di Margherita Rossi e dalle Polpette di lenticchie rosse alla turca di Zeynep Igde. L’evento ha confermato la capacità del cibo di unire, valorizzare la multiculturalità e offrire agli studenti una piattaforma per esprimere creatività, passione e conoscenze culinarie.