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giovedì 11 dicembre 2025  | aggiornato alle 20:29 | 116269 articoli pubblicati

L’obbligo che bar, ristoranti e hotel devono rispettare entro fine 2025

Una nuova norma impone a praticamente tutte le imprese Horeca di dotarsi di una polizza assicurativa contro terremoti, alluvioni e frane. La copertura va attivata entro, e non oltre, il 31 dicembre 2025

 
11 dicembre 2025 | 11:28

L’obbligo che bar, ristoranti e hotel devono rispettare entro fine 2025

Una nuova norma impone a praticamente tutte le imprese Horeca di dotarsi di una polizza assicurativa contro terremoti, alluvioni e frane. La copertura va attivata entro, e non oltre, il 31 dicembre 2025

11 dicembre 2025 | 11:28
 

Nel mondo di bar, ristoranti e hotel le scadenze non mancano mai, e spesso arrivano quando si è già immersi nella gestione quotidiana. Questa volta, però, la data da segnare in agenda è il 31 dicembre 2025, quando scatterà l’obbligo - introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e definito dal D.M. 30 gennaio 2025 - di dotarsi di una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali. Un passaggio che riguarda praticamente tutte le attività dell’Horeca, dalle piccole imprese familiari agli hotel strutturati, perché il legislatore ha voluto estendere la copertura a tutte le aziende con sede o stabile organizzazione in Italia, con poche eccezioni.

L’obbligo che bar, ristoranti e hotel devono rispettare entro fine 2025

Il 31 dicembre scatterà l’obbligo di dotarsi di una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali

Chi deve stipulare la polizza?

Guardando più da vicino cosa comporta, l’obbligo riguarda tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, quindi anche società di persone, capitali, cooperative e imprese artigiane. Restano fuori solo le imprese agricole, già coperte da un fondo dedicato, e chi è iscritto unicamente al Rea (Repertorio economico amministrativo).

Quali beni devono essere assicurati?

Il punto successivo riguarda quali beni vadano assicurati. La norma parla di immobilizzazioni materiali utilizzate dall’azienda. In pratica, per un ristorante la copertura riguarda di norma fabbricati, impianti, cucine professionali, attrezzature e tutti gli elementi strutturali che sostengono l’attività. Per un bar si parla di banconi, celle, impianti di spillatura e attrezzature tecniche; mentre per un hotel rientrano camere, impiantistica, cucine e lavanderie. La normativa include anche beni non di proprietà, come quelli in leasing o in comodato, se utilizzati nell’attività, salvo che non siano già assicurati dal proprietario. Restano invece fuori le scorte e i beni già coperti da altre polizze equivalenti, oltre agli immobili con irregolarità urbanistiche.

La polizza deve coprire tre categorie di eventi naturali: terremoti, alluvioni (incluse inondazioni ed esondazioni) e frane. Per un settore che vive anche di localizzazione - un ristorante fronte mare, un hotel in collina, un bar nel centro storico soggetto a bombe d’acqua - si tratta di rischi tutt’altro che teorici. La normativa mira a creare una base minima obbligatoria per evitare che intere filiere economiche restino senza rete di protezione quando avviene un evento estremo.

Le conseguenze per chi non si adegua

Il passaggio più delicato, però, riguarda le conseguenze per chi non si allinea. La norma prevede che la mancata sottoscrizione della polizza entro la scadenza comporti penalizzazioni nell’accesso a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche quando non sono legate ad eventi calamitosi. In altre parole, un hotel o un ristorante non assicurato potrebbe vedersi escluso da bandi regionali o nazionali, oppure ricevere importi ridotti. Una condizione che pesa, soprattutto per quelle realtà che investono in rinnovi, attrezzature, adeguamenti energetici, digitalizzazione o formazione. Il legislatore ha previsto anche sanzioni verso il mondo assicurativo: le compagnie che rifiutassero o aggirassero l’obbligo di contrarre queste polizze rischiano multe da 100mila a 500mila euro. Un segnale chiaro per evitare che il mercato renda difficile o oneroso l’accesso allo strumento.

Per ulteriori dettagli o approfondimenti rivolgersi a:

Studio Perrucchini Ronzoni & Partners
Passaggio Canonici Lateranensi 1 Bergamo 24121
Tel +39 035 216100

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