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Pizza Doc Awards 2025: I Masanielli di Francesco Martucci pizzeria dell’anno

Per il pizzaiolo casertano è arrivato anche il premio per la Pizza dell’anno, in un’edizione che ha visto Franco Pepe riconosciuto come miglior pizzaiolo e Roberta Esposito premiata nella categoria femminile

 
11 dicembre 2025 | 13:03

Pizza Doc Awards 2025: I Masanielli di Francesco Martucci pizzeria dell’anno

Per il pizzaiolo casertano è arrivato anche il premio per la Pizza dell’anno, in un’edizione che ha visto Franco Pepe riconosciuto come miglior pizzaiolo e Roberta Esposito premiata nella categoria femminile

11 dicembre 2025 | 13:03
 

I Masanielli di Francesco Martucci è stata eletta come pizzeria dell’anno ai Pizza Doc Awards 2025, portando a Caserta il premio più atteso della manifestazione. E non si tratta dell’unico riconoscimento arrivato sul palco del Teatro Mediterraneo di Napoli, perché Martucci ha conquistato anche il titolo di Pizza dell’Anno con la sua 7 Consistenze di Cipolla: «Essere qui, con questa platea di colleghi e professionisti, e ricevere ben due premi mi onora tantissimo. Uno stimolo in più per continuare a migliorarsi quotidianamente. Un lavoro enorme possibile solo ed unicamente grazie ad un gruppo di lavoro che ogni giorno mi supporta» ha commentato Martucci dopo la premiazione.

Pizza Doc Awards 2025: I Masanielli di Francesco Martucci pizzeria dell’anno

Francesco Martucci con i due premi conquistati ai Pizza Doc Awards 2025

I premi a Franco Pepe e Roberta Esposito

Dopo l’incoronazione di Martucci, i Pizza Doc Awards hanno messo in fila gli altri verdetti attesi dell’edizione. Il titolo di Pizzaiolo dell’anno è andato a Franco Pepe, mentre quello di Pizzaiola a Roberta Esposito. Due percorsi diversi, due stili distinti, ma entrambi riconosciuti per l’impatto che continuano ad avere sul modo in cui oggi si interpreta la pizza.

Pizza Doc Awards 2025: I Masanielli di Francesco Martucci pizzeria dell’anno

Roberta Esposito premiata come Pizzaiola dell'anno

Pepe, collegato da Roma nel giorno dell’iscrizione ufficiale della cucina italiana nel Patrimonio immateriale dell’umanità, ha sottolineato il valore simbolico del premio: «È importante ricevere questo premio in una giornata come questa, dove la cucina italiana è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Un riconoscimento che vale per tutti noi». Esposito ha invece richiamato la dimensione collettiva del suo lavoro: «Sono onorata di ricevere questo riconoscimento. È il frutto di un grande lavoro che ogni giorno condivido con tutta la squadra di collaboratori ad Aversa, Roma e Gioia del Colle».

Apertura dell’anno e Catena dell’anno

Tra gli altri premi assegnati, quello per l’Apertura dell’anno, finito nelle mani di Raffaele Bonetta, che ha inaugurato da poco la sua pizzeria al Vomero e, nonostante i tempi stretti, è già riuscito a farsi notare. Lui stesso ha accolto il riconoscimento con sorpresa: «Questo premio è veramente inaspettato visto che abbiamo aperto la nostra pizzeria a Napoli, al centro del Vomero, da pochissimi mesi. È un riconoscimento che paga tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti da una vita e che oggi mi hanno portato ad essere qui. Grazie a chi mi ha votato e grazie anche ai miei collaboratori».

Pizza Doc Awards 2025: I Masanielli di Francesco Martucci pizzeria dell’anno

A Errico Porzio il premio per la Catena dell’anno

Il premio per la Catena dell’anno è andato invece al gruppo di Errico Porzio, che continua ad allargare la propria presenza sul territorio e a muoversi con un ritmo sostenuto. Porzio, dal palco, ha scelto di dedicare il risultato alla sua squadra: «Con questo premio non si celebra solo Errico Porzio ma si riconosce il lavoro di oltre 500 collaboratori. Senza di loro non saremmo quello che oggi ci viene riconosciuto quotidianamente in giro per l’Italia. Grazie».

Trend, innovazione, giovani e comunicazione

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati anche i premi che raccontano il lato più dinamico del comparto: innovazione, tendenze, performance e comunicazione. Sono categorie che spesso anticipano ciò che vedremo nei prossimi anni e che fotografano le direzioni in cui si stanno muovendo pizzerie, pizzaioli e progetti editoriali. Il Best Innovation è andato a Simone De Gregorio (La Bolla, Caserta), a Carlo Fiamma (Amalfi) e a Davide Rutolo (Palazzo Petrucci, Napoli), mentre il Best Trend ha premiato figure che stanno influenzando lo stile e il gusto contemporaneo, da Daniele Ferrare e Valerio Iessi (I Borboni, Pontecagnano) a Lorenzo Sirabella (Dry Milano), fino a Francesco Calò (Avenida Calò, Roma), Ciccio Vitiello (Cambia-Menti, Caserta), Salvatore Lioniello (Succivo) e Daniele Campana (Corigliano Scalo).

A loro si sono affiancati i vincitori del Best Performance, assegnato a Roberto D’Avanzo (Bob Alchimia a Spicchi, Montepaone) e a Sasà Martucci (I Masanielli, Caserta), e quelli del Best Food Communication: Carlo Fumo, creatore del programma Rai Pizza Girls, Vincenzo Esposito (Carmnella, Napoli), il creator Lorenzo Prattico - “Pratt Quello” - e il francese Gabriel Reboul. Spazio anche ai talenti emergenti, con il Best Emerging Pizza Talent che ha premiato Diego Ciraudo (Diè Gustibus, Baronissi) e Alessandro Bruner (Bottega Bruner, Cardito), a conferma di un ricambio generazionale ormai ben avviato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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