Dopo il successo delle scorse edizioni di Ciak&Cheese, quest’anno è andato in scena “Cooperando c’è più gusto”, naturale prosecuzione del precedente progetto di promozione dei prodotti Dop e Igp del territorio, che nel biennio precedente ha premiato la miglior ricetta a base di Casciotta d'Urbino Dop e di Formaggio di Fossa di Sogliano Dop. L’iniziativa, promossa dal Consorzio di tutela Casciotta d’Urbino Dop e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, era rivolta agli Istituti alberghieri emiliano-romagnoli. Il percorso 2025 è terminato con una gara finale che si è svolta, nei giorni scorsi, all’Ipssar “Vergani Navarra” di Ferrara.

I partecipanti di “Cooperando c’è più gusto”
L’obiettivo: creare rete e formare i futuri professionisti
«Immaginiamo di entrare nella cucina di un “futuro Bottura” - ha detto Paolo Cesaretti, presidente del Consorzio di tutela Casciotta d’Urbino Dop - e scoprire che la sua passione per la cucina e per i prodotti Ig della tradizione emiliano-romagnola è nata partecipando al progetto “Cooperando c’è più gusto”. Sarebbe una cosa veramente fantastica». Alla base del progetto c’è la duplice volontà di creare, da un lato, una rete tra i Consorzi di tutela dell’Emilia-Romagna per valorizzare insieme le eccellenze agroalimentari locali, e dall’altro entrare negli Istituti alberghieri, che stanno preparando i professionisti della ristorazione del futuro, per educarli ad avvicinarsi ai territori e alle relative eccellenze agroalimentari.
Collaborazione e cooperazione sono le idee alla base di tale iniziativa, nata con la convinzione che la collaborazione nella tradizione sia la vera forza del sistema Dop italiano, capace di trasformare le produzioni certificate in leve di crescita culturale, economica e turistica. In particolare, in una regione come l’Emilia-Romagna, dove si contano ben 77 eccellenze Dop e Igp.
Le attività formative e i prodotti protagonisti
L’edizione di quest’anno ha previsto lezioni formative, laboratori pratici e degustazioni, che hanno coinvolto gli studenti di alcuni istituti alberghieri dell’Emilia-Romagna in un percorso di scoperta dei prodotti Dop e Igp regionali. A guidarli un divulgatore agroalimentare e i testimonial dei quattro Consorzi di tutela che hanno concorso alla piena riuscita delle attività progettuali, e cioè quelli per la tutela della Casciotta d’Urbino Dop, dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, dell’Agnello del Centro Italia Igp e del Provolone Valpadana Dop. Durante i laboratori, i ragazzi hanno creato ricette molto interessanti, in grado di unire la Casciotta d’Urbino Dop con altri prodotti certificati, per dare vita ad abbinamenti originali in una sinergia tra territori e tradizioni.
La gara finale e i criteri di valutazione
Il percorso è terminato con una gara finale che si è tenuta nei giorni scorsi all’Ipssar “Vergani Navarra” di Ferrara. Tre gli Istituti alberghieri presenti: l’Ipsseoa “Sigismondo Pandolfo Malatesta” di Rimini, l’Ipssar “Tonino Guerra” di Novafeltria (Rn) e il “Vergani Navarra”. I piatti preparati dagli studenti sono stati valutati da una giuria tecnica, composta da giornalisti, chef ed esperti del settore, in base a cinque criteri: (1) creatività e originalità, (2) tecnica di esecuzione, (3) valorizzazione dei prodotti Dop e Igp, (4) aspetto gustativo, (5) presentazione del piatto.

La giuria di “Cooperando c’è più gusto”
Ad affiancare i giurati anche Giuseppe Boccuzzi, presidente Unione Cuochi Emilia-Romagna; Otello Renzi, gastronomo e sommelier; Massimiliano Urbinati, dirigente del Vergani Navarra di Ferrara; Raffaele Dell’Aversana, docente di cucina del Tonino Guerra di Novafeltria; e Luca Zannoni, docente di enogastronomia del Sigismondo Pandolfo Malatesta di Rimini.
I vincitori e i piatti in gara
Al termine ha prevalso il team composto da Elena Zavoli, Emily Canducci e Sara Muccioli, della classe IV C dell’Istituto professionale di stato per i servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera “Sigismondo Pandolfo Malatesta” di Rimini, con il dessert “L’Inganno” a base di gelato alla Casciotta d’Urbino Dop, ganache all’Aceto Balsamico e noci caramellate, in abbinamento a un passito della cantina “I Muretti” di Rimini, ottenuto da uve di Grechetto Gentile da vendemmia tardiva.

I vincitori di “Cooperando c’è più gusto”
Applausi anche per le realizzazioni degli altri due team, composti da Andree Connola, Sofia Pirrello e Alessandro Rani del Vergani Navarra, e Matteo Viganò, Viola Lazzarin e Luca Silvestri del “Tonino Guerra”. Questi ultimi hanno preparato un’ottima “Sinfonia di Agnello del Centro Italia Igp e Casciotta d’Urbino Dop”. I primi hanno realizzato il delizioso “Cremoso Incanto”, un antipasto a base di Casciotta d’Urbino Dop, Formaggio di Fossa di Sogliano Dop e zucca violina.
Il valore del progetto e lo sguardo al 2026
«Cooperando c’è più gusto - ha concluso il presidente Cesaretti - è nato per dimostrare che la forza del sistema Dop non risiede solo nella qualità dei prodotti, ma nella capacità di fare rete, di amplificare la voce di ciascun prodotto e di diffonderla in modo capillare nel territorio, creando valore per tutti. Inoltre, i Consorzi di tutela devono essere in grado di dare vita a esperienze che legano il turista alla cultura locale e che educhino gli studenti e i consumatori sulla provenienza, qualità e sostenibilità dei prodotti». I risultati di questa prima edizione sono stati molto soddisfacenti e rappresentano un buon biglietto da visita per la seconda edizione, già programmata per il 2026.