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Sotto la Toque di Roberto Dormicchi: territorio, passione e “Triglia di Bosco”

Roberto Dormicchi, alias “Triglia di Bosco”, è chef, docente e promotore della cucina marchigiana. Gestisce un home restaurant a Piobbico (Pu), in cui offre una cucina con ricette ereditate dalla nonna

 
05 febbraio 2025 | 14:30

Sotto la Toque di Roberto Dormicchi: territorio, passione e “Triglia di Bosco”

Roberto Dormicchi, alias “Triglia di Bosco”, è chef, docente e promotore della cucina marchigiana. Gestisce un home restaurant a Piobbico (Pu), in cui offre una cucina con ricette ereditate dalla nonna

05 febbraio 2025 | 14:30
 

Roberto Dormicchi è nato il 30 Agosto 1973 a Cagli (Pu), vive e lavora a Piobbico (Pu). Nelle Marche è conosciuto con il suo nome d’arte “Triglia di Bosco”. È da 10 anni ideatore e gestore dell'omonimo blog “Triglia di Bosco”, ora diventato un home restaurant e laboratorio con corsi di cucina ed eventi. Racconta il territorio dell'Appennino marchigiano attraverso la cucina e i suoi prodotti, senza dimenticare i prodotti degli artigiani che da Dormicchi trovano un “alloggio” sicuro.

Sotto la Toque di Roberto Dormicchi: territorio, passione e “Triglia di Bosco”

Roberto Dormicchi

Perché “Triglia di Bosco”? Da buon “pesarese” ama pensare, come il Maestro Rossini, quanto sono vicini mare e montagna. Quanto un formaggio stagionato possa sposare una alice o abbinare un tartufo alla  triglia. Dormicchi è attivissimo sui social con post divertenti, dissacranti e mirati all’obbiettivo: raccontare il territorio ma, soprattutto, venderlo.

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Nel suo home restaurant, previa prenotazione, potrete vivere esperienze culinarie sui fornelli, potrete impastare, stendere, grigliare, saltare e decorare. E poi mangiare le Marche del Nord: dai monti al mare. Il tutto a Piobbico dove Dormicchi, ora, insegna anche all’alberghiero che lo ha visto diplomato dopo un percorso triennale, per poi specializzarsi al Santa Marta di Pesaro.

Roberto Dormicchi: dall'esperienza in cucina al percorso personale

Comincia la sua carriera da giovane cuoco già a 14 anni presso l’Hotel Admiral di Gabicce Mare (Pu). Seguono il Grande Hotel Tre Ville e l’Hotel Bristol di Pesaro. Poi fa il servizio militare e 5 anni presso la Mensa Benelli Armi. Da 23 anni è insegnante all’Alberghiero di Piobbico. Un emozionante ritorno a casa. Nel frattempo è stato taggista e collaboratore per il ristoranti di Mauro Uliassi e Gianfranco Vissani. Ha partecipato agli eventi de Il Giardino di San Lorenzo con Massimo Biagiali.

Sotto la Toque di Roberto Dormicchi: territorio, passione e “Triglia di Bosco”

Roberto Dormicchi (foto: Facebook)

Ha collaborato e collabora con MSC Crociere, ed è impegnato nella promozione marchigiana a Hong Kong e a Dubai con l’azienda Collesi. Gestisce Casa Italia durante europei e mondiali, è consulente per Sirman e altre importanti marchi dedicati all’Horeca. Gestisce l’hospitality per il VL Pesaro Basket e collabora con le cooperative La Sorgente, Centro Francesca e Flaminia.

Grazie alle sue molteplici attività è ospite in programmi come Uno Mattina e Linea Bianca, Rai1 e Sky Caccia e Pesca. Qualche anno fa pubblica “Percorsi di gusto” che racconta così: «Il libro nasce dalla mia esigenza di mettere per iscritto le ricette che mi sono state trasmesse oralmente da nonna Bomba, che mi hanno appassionato e fatto percorrere questo mondo magico. Le ho raccolte dalla voce di chi me le ha date e le ho trascritte in questo libro. Ho sentito il bisogno di pubblicarle per renderle patrimonio comune a tutti i concittadini affinché non vadano perdute». 

Chi volesse vivere tutte le emozioni che Dormicchi regala deve andare a Piobbico in provincia di Pesaro Urbino e magari capita anche che il fratello Gianluca stia organizzando un’escursione sul Monte Nerone con annesso pic nic. Ovviamente firmato “Triglia di Bosco”.

Botta e risposta con Roberto Dormicchi

Da bambino cosa sognavi di diventare?
Sognavo di diventare un calciatore, terzino sinistro. Immaginatevi, io nella Roma, a dribblare come un fenomeno e a fare gol... beh, forse più a difendere, ma il sogno era quello!

Il primo sapore che ti ricordi?
Il primo sapore che ricordo è il pane abbruscato nel latte con il miele, preparato da mamma. Era come un abbraccio mattutino: dolce e croccante, il modo migliore per affrontare la giornata!

Qual è il senso più importante?
L'olfatto! È il mio superpotere. Da lì nasce tutto: idee, ricordi e, ovviamente, l'acquolina in bocca quando si sente il profumo del cibo!

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
Una torta a baldacchino! Immaginate un letto fatto di pasta di pane e una torta all'interno. Ho messo tanto amore e un pizzico di ansia, ma alla fine, è stato un colpo da maestro per il compleanno di mia moglie!

Come hai speso il primo stipendio?
Il mio primo stipendio ha fatto una breve tappa da Filippo Vicini a Mamma Anna Lucerna a Gabicce Mare. Ma non potevo resistere a comprare una tuta viola oscena! Era come un sogno che si avverava, anche se i miei amici mi prendevano in giro! Ancora oggi quando ho bisogno di capire con il sacrificio cosa si può ottenere la metto.

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Qui gioco in casa, quindi preparatevi: Polentone alla carbonara DeCo, una vera coccola. Coradella d'agnello, per un tuffo nei sapori della tradizione. Cappelletti in brodo, il calore che ti abbraccia.

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
I formaggi freschi! Se non ci sono, ci manca qualcosa di fondamentale. Sono come i migliori amici: sempre pronti a rendere tutto migliore.

Qual è il cibo consolatorio?
Ricotta, alchermes e zucchero. È il mio dolce rifugio! Come un abbraccio dolce e cremoso dopo una lunga giornata.

Che rapporto hai con le tecnologie?
Ho un rapporto di rispetto e attenzione. Le tecnologie sono come un ottimo chef: ti aiutano a migliorare, ma non dimentichiamo mai le ricette della nonna!

All'inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto quale?
Il gelato! Anche se sono più un amante dei dolci secchi, non posso dire di no a un po' di dolcezza, nemmeno all'inferno!

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Senza dubbio mia moglie Barbara. Con lei, anche il cibo più semplice diventa un banchetto da re!

Quale quadro o opera d'arte rappresenta meglio la tua cucina?
La Notte Stellata di Vincent Van Gogh. Ogni piatto che preparo è come un'opera d'arte, piena di colori ed emozioni!

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Filosofia agricola” di Nicolò Fabi. È come un inno alla bellezza della natura e alla semplicità della vita!

Via Giuseppe di Vittorio, 15 61046 Piobbico (Pu)
Tel +39 339 4962685

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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