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Abbiamo sollevato la toque a Tano Simonato: tenace, determinato, libero

Tano Simonato, rivoluziona la cucina con l’olio extra vergine d'oliva, valorizzando leggerezza e gusto. Passione, ricerca e dedizione guidano la sua filosofia, anche senza bisogno della stella Michelin

 
16 aprile 2025 | 19:30

Abbiamo sollevato la toque a Tano Simonato: tenace, determinato, libero

Tano Simonato, rivoluziona la cucina con l’olio extra vergine d'oliva, valorizzando leggerezza e gusto. Passione, ricerca e dedizione guidano la sua filosofia, anche senza bisogno della stella Michelin

16 aprile 2025 | 19:30
 

Tano Simonato si avvicina alla cucina per necessità, quando, all’età di 15 anni, rimasto orfano del padre, deve occuparsi dei suoi fratelli minori, mentre la madre lavora nel ristorante di famiglia. Scopre così una grande passione.

Abbiamo sollevato la toque a Tano Simonato: tenace, determinato, libero

Tano Simonato, chef patron del ristorante "Tano Passami L'Olio"

Tuttavia, esigenze familiari e un’idea di cucina innovativa, forse un po’ in anticipo sui tempi e comunque in contrasto con quella tradizionale della madre, lo portano a dedicarsi per ben 17 anni all’attività di barman. La sua vera vocazione, però, non viene mai dimenticata né messa da parte. Approfitta di ogni occasione per imparare e fare esperimenti, spesso con grande successo, anche se principalmente per un pubblico di amici.

La scoperta dell'olio extravergine d'oliva: una rivoluzione in cucina

Il punto di svolta arriva nel 1991 con la scoperta dell’olio extra vergine d’oliva e delle sue straordinarie qualità. Si delinea nella sua mente una filosofia di cucina precisa: dare leggerezza, eleganza e digeribilità alle preparazioni. Decide che è indispensabile abbandonare burro, cipolle, aglio, soffritti e, in generale, tutto ciò che porta solo pesantezza ai piatti.

Abbiamo sollevato la toque a Tano Simonato: tenace, determinato, libero

Tano Simonato rivoluziona la cucina con l’olio extra vergine d‘oliva

Lo strumento che permette di fare tutto questo, senza rinunciare al gusto ma esaltandolo, è proprio l’olio Evo. Unito a cotture volte a preservare le proprietà nutrizionali degli alimenti, valorizzandone le potenzialità, diventa il protagonista della sua cucina. Inizia così un periodo di ricerche e studi, principalmente da autodidatta, sulle materie prime e sulle tecniche per creare abbinamenti in perfetto equilibrio e armonia.

Tano Passami l’Olio: la nascita del ristorante e il successo

Nel 1995 apre il suo ristorante "Tano Passami L'Olio", in un piccolo locale in via Vigevano e, dal 2006, si trasferisce nell’attuale sede di via Villoresi 16. Nel 2008 arriva la stella Michelin e seguono molti altri premi e riconoscimenti, tra cui quello di Miglior Tavola dell’Anno per la Guida Critica&Golosa 2015 di Paolo Massobrio e Marco Gatti. La stessa guida gli riconosce la Corona Radiosa dal 2008 ad oggi.

Nel 2016 il ristorante viene nominato Miglior Ristorante al Mondo dall’Airo (Associazione Internazionale Ristoratori dell’Olio). Numerose anche le partecipazioni ad eventi internazionali con ITCHEF GVCI, in città come Mosca, Hong Kong, Dubai, Doha, Bahrain, Rotterdam, Amsterdam, con riconoscimenti per il supporto dato alla cucina italiana.

Il verbo dell'Olio Evo nel mondo: docenze ed eventi

Tano Simonato ha costruito molti eventi su misura per associazioni legate all’olio extra vergine d’oliva. Ha tenuto numerose docenze in scuole italiane ed estere, diffondendo la cultura dell’olio Evo e il suo utilizzo in cottura e a freddo con abbinamenti cibo-olio. Ha collaborato anche con ospedali per promuovere una corretta nutrizione.

La filosofia di Tano Simonato: passione, ricerca e professionalità

Lo chef si descrive così: «Gli ingredienti principali della mia cucina sono creatività, ricerca e professionalità. Ma devono essere sempre conditi da passione e duro lavoro, altrimenti si fa poca strada. Oggi, dopo 47 anni che mi occupo di cucina, posso dire senza incertezze che in questo ambito non sei mai arrivato, perché domani c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare». Nel 2023 perde la stella Michelin per motivi ancora poco chiari, ma commenta: «Andiamo avanti». A quasi 70 anni non molla nulla, rimanendo sempre sul pezzo con passione e dedizione.

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Botta e risposta con Tano Simonato

Da bambino cosa sognavi di diventare?
Il calciatore

Il primo sapore che ti ricordi?
Riso e latte

Qual è il senso più importante?
Il gusto

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
Ce ne fosse uno solo…

Come hai speso il primo stipendio?
L'ho dato in casa

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Risotto giallo di Gualtiero Marchesi, Mortadella e pistacchio di Massimo Bottura e il mio Formaggino

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Il vino

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Il cioccolato

Che rapporto hai con le tecnologie?
Ottimo, ne ho inventate di tutti i colori 

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Pasta al pomodoro

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
La persona che amerei di più in quel momento

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
La Cena di Emmaus di Michelangelo Merrisi, ne ho fatta fare una fedele riproduzione dalla mia prima moglie

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
Emozioni di Lucio battisti, una cucina da mangiare a fari spenti nella notte, per vedere se è così facile da godere…

Via Francesco Petrarca 4 20123 Milano
Tel +39 02 8394139

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17/04/2025 13:01:58
1) Grazie
Grazie Carla e Italia a tavola..!
Tano Simonato



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