Luciano Solazzo è nato il 22/03/1986 a Melfi (Pz), in Basilicata. Ha vissuto la sua infanzia a Barile, un piccolo borgo ai piedi del Monte Vulture. Fin da piccolo ha imparato a cucinare con la madre: dolci tipici, pasta fatta in casa la domenica e le ricette della tradizione lucana.

Abbiamo sollevato la toque a Luciano Solazzo
Dopo il diploma alla scuola alberghiera di Melfi, decide di lasciare la sua terra per lavorare all'estero. Insieme a un amico affronta una nuova esperienza formativa iniziando nelle cucine della Costa Azul in Francia, per poi trasferirsi in Spagna, lavorando a Madrid, Valencia e infine Barcellona, per un totale di 11 anni.
La scoperta della cucina giapponese
È a Barcellona che frequenta un corso di sushi con una chef giapponese che gli trasmette le basi e la passione per questa cucina. La sua prima esperienza nella cucina giapponese avviene in un ristorante tradizionale nipponico, dove è l'unico italiano e impara le tecniche fondamentali. Successivamente si specializza nello Shunka, un ristorante stellato giapponese/fusion, dove affina la tecnica del taglio sashimi, la creazione di nigiri e la padronanza della cucina orientale.
Le esperienze di alto livello e il ritorno in Italia
Successivamente, lavora all'hotel 5 stelle lusso “1890” sulla Rambla di Barcellona, dove gestisce il ristorante giapponese e fusion. Nel 2021, durante la pandemia da COVID-19, torna in Italia per un periodo di pausa. Riceve però la chiamata dello chef stellato Donato De Leonardis, che lo invita a collaborare per l'apertura del ristorante giapponese Sansei, all'interno del Borgo San Barbato, un resort 5 stelle lusso a Lavello (Pz), in Basilicata. Accetta con entusiasmo e oggi è il Sushi chef della struttura, riportando a casa tutta l'esperienza acquisita all'estero.

Botta e risposta con Luciano Solazzo
Da bambino cosa sognavi di diventare?
Da bambino sognavo essere un grande chef
Il primo sapore che ti ricordi?
I limoni della costiera amalfitana lo "sfusato amalfitano" che mia madre utilizzava per fare il limoncello
Qual è il senso più importante?
Sicuramente il tatto. Da bambino adoravo osservare gli altri chef come maneggiavano il cibo
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?
Il ramen tradizionale, o lavorare cucinare e sfilettare il fugu (pesce palla), per la sua pericolosità per la salute, che richiede grande esperienza e conoscenza della materia prima
Come hai speso il primo stipendio?
Comprai la mia prima valigetta a Barcellona con i primi due coltelli, un pela patate e un microplane
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Un buon piatto di spaghetti al pomodoro, un buon risotto, un ottimo sushi!

Luciano Solazzo è uno chef disciplinato, esigente e creativo
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Adoro la frutta esotica, perciò non manca mai!
Qual è il tuo cibo consolatorio?
Un buon dessert per consolarmi dopo una impegnativa giornata lavorativa
Che rapporto hai con le tecnologie?
Adoro la tecnologia, pertanto cerco di essere informato e di informarmi sulle ultime tendenze
All'Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Senza ombra di dubbio pasta piselli e patate
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
La mia famiglia, la cosa più importante che ho.
Quale quadro o opera d'arte rappresenta meglio la tua cucina?
Le foto di Sebastian Salgado, per le ispirazioni e le contaminazioni. Riesce a raccontare attraverso la fotografia le sue esperienze e così vorrei che fosse per la mia cucina, raccontare il mio vissuto attraverso i piatti!
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
Leggerezza di Max Gazzé
Strada Statale 93 km 56,300 85024 Lavello (Pz)