Non è estate per gli amanti della mixology senza Alto cocktail Festival, la manifestazione ideata e diretta dal giovanissimo bar manager Niccolò Amadori che mette al centro l’esperienza del pairing in un’atmosfera rilassante e piacevole. Niccolò gestisce insieme alla sua famiglia la struttura Villa del Mare a Cervia (Ra) che ha all’interno Alto Rooftop, la meravigliosa terrazza che unisce il panorama tra cielo e mare e ospita un cocktail bar e un ristorante. Proprio qui è nato Alto cocktail Festival, un progetto giunto alla quarta edizione che in questi anni ha saputo crescere oltrepassando i confini romagnoli con un programma sempre più attrattivo.

Alto cocktail festival è uno dei pochi organizzato direttamente da un locale
Alto cocktail Festival, un format unico
Alto cocktail Festival è uno dei pochi, se non l’unico, festival indipendente organizzato direttamente da un locale che vuole proporre una visione della miscelazione che coinvolge tutti i sensi in perfetto stile italiano. Cinque sono state le serate dal 23 al 27 giugno che hanno visto come protagonisti alcuni tra i migliori mixologist e chef italiani, inaugurate con un opening party a firma Coqtail - for fine drinkers il 22 giugno. L’idea del Festival sin dal principio, è stata quella di coinvolgere non solo chef stellati e barman pluripremiati, ma in generale professionisti capaci di esprimere attraverso un drink, un piatto o una pizza, un’identità originale in grado di esaltare l’esperienza di pairing.

Alto cocktail Festival ha visto come protagonisti alcuni tra i migliori mixologist e chef italiani
Amadori è cresciuto nel locale di famiglia; nel tempo ha trovato una sua miscelazione identitaria dando attenzione a gusto e qualità. Si è formato prima da Ceresio 7 a Milano, poi in Australia a Sydney da Bar Conte (bar di forte matrice italiana, sempre più in vista oltreoceano) e infine a New York da Mace con Nico De Soto e Martiny’s con Takuma Watanabe. Grazie a tutte queste esperienze il suo locale è entrato nei “Top 500 Bars” e continua ad attrarre gli ospiti per la qualità dei drink e per la sua vista mozzafiato. «Alto cocktail Festival è partito quattro anni fa - ha raccontato Niccolò Amadori - con una singola serata, poi negli anni ho coinvolto tanti colleghi e amici e si è affermato sempre più come un’occasione di confronto e arricchimento sulla miscelazione e sulla cucina italiana e internazionale».
Alto cocktail Festival, cinque serate d'autore
Per ogni serata di questa edizione erano previsti due format distinti con attori differenti provenienti da tutta Italia suddivisi tra ristorante e cocktail bar che hanno presentato le proposte ispirate al loro territorio. Lo chef resident di Alto Andrea Vailati ha ospitato 5 chef guest e 5 barman guest proponendo un menù degustazione di 5 piatti, a cui sono stati abbinati per affinità o contrasto 4 drink. Nato a Lodi ma romagnolo di adozione, lo chef Vailati è di estrazione marchesiana, cresciuto prima da Cazzamali e poi da Andrea Berton, per poi approdare per 6 anni allo stellato Magnolia e diventare il responsabile di cucina.

Per ogni serata di questa edizione erano previsti due format distinti
Dopo la serata inaugurale, ecco i protagonisti del Festival in ordine cronologico
- Romagna & dintorni Abocar due cucine accompagnato da Aguardiente Nècessaire accompagnato da O’ Fiore Mio.
- Roma & dintorni Carter Oblio accompagnato da Depero Club Stravinskij Bar accompagnato da Crunch.
- Sud & dintorni Qafiz accompagnato da Aspro cocktail bar Cinquanta Spirito Italiano accompagnato da Cinquanta Spirito Italiano.
- Toscana & dintorni Podere Belvedere accompagnato da Locale Firenze Elementi accompagnato da Elementi Cocktail & Pizza.
- Milano & dintorni Ceresio 7 Pools & Restaurant accompagnato da Ceresio 7 Pools & Restaurant Cà-ri-co accompagnato da Cascina dei Sapori.
L’evento conclusivo di sabato ha visto un pool party pomeridiano con i ragazzi di Maybe Sammy direttamente dall’Australia.
Alto cocktail Festival, una storia di famiglia
Accanto a Niccolò il papà Claudio, patron di Villa del Mare alla terza generazione che lo affianca in questa avventura. «Il Festival è partito come un raduno goliardico tra amici - ha detto Claudio Amadori - e poi nel tempo ha avuto la sua evoluzione fino ad arrivare alla quarta edizione con un programma che cresce ogni anno in termini di qualità e professionalità. Quello che proponiamo noi è un festival differente dagli altri intanto perché si svolge tutto internamente alla nostra struttura, anche il costo è volutamente non popolare perché vogliamo realizzare un evento sartoriale con un pubblico selezionato di veri appassionati. L’anno prossimo vogliamo ancora migliorarci, siamo già all’opera con nomi attrattivi, grandi professionisti e amici».

Il bar manager Niccolò Amadori
«È stata una settimana molto intensa, - ha concluso Niccolò - stancante ma ricca di emozioni. Ci tengo a ringraziare tutti gli ospiti che hanno partecipato al Festival e la mia famiglia per il sostegno. Il vero valore aggiunto della manifestazione è lo stare insieme con colleghi provenienti da tutta Italia e non solo, confrontarsi, condividere con loro visioni, idee e tanti sorrisi. Quello che resta aldilà di tutto sono i rapporti umani». L’appuntamento è per la quinta edizione, aspettando le novità che ci riservirà Alto cocktail Festival.