Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 05 dicembre 2025  | aggiornato alle 06:36 | 116137 articoli pubblicati

Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni

Lo spreco alimentare resta un tema centrale dopo la Legge Gadda del 2016 e il reddito alimentare introdotto nel 2023, in Italia si discute una proposta di legge che renderebbe obbligatoria la doggy bag nei ristoranti. Il provvedimento prevede contenitori biodegradabili, riciclabili o riutilizzabili per portare a casa gli avanzi, con sanzioni per i locali inadempienti e possibili costi aggiuntivi per esercenti e clienti

18 settembre 2025 | 12:55
Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni
Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni

Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni

Lo spreco alimentare resta un tema centrale dopo la Legge Gadda del 2016 e il reddito alimentare introdotto nel 2023, in Italia si discute una proposta di legge che renderebbe obbligatoria la doggy bag nei ristoranti. Il provvedimento prevede contenitori biodegradabili, riciclabili o riutilizzabili per portare a casa gli avanzi, con sanzioni per i locali inadempienti e possibili costi aggiuntivi per esercenti e clienti

18 settembre 2025 | 12:55
 

Il fenomeno dello spreco alimentare è in continua crescita al punto da raggiungere anche in Europa livelli molto alti al punto che, considerati anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Unione Europea nell’Agenda 2030, un numero sempre più ampio di Paesi sta adottando misure anti-spreco, come la Francia che, a partire dal 2021, obbliga i ristoratori a offrire ai propri clienti la possibilità di prelevare e consumare tra le mura domestiche i cibi avanzati o la Spagna, dove a partire dal 2022, i ristoratori devono fornire la doggy bag ai clienti che la chiedono, informarli di questa possibilità prima dell’inizio del servizio.

La Cassazione italiana e il primo riconoscimento del diritto alla doggy bag

In Italia, un primo significativo riconoscimento di tale pratica si è realizzato grazie all’intervento della Corte di Cassazione che ha riconosciuto il diritto del cliente di chiedere e ottenere dal ristoratore di farsi impacchettare gli avanzi di pranzo o cena per consumarli in un secondo momento, trattandosi di regola comunemente accettata dalla civile convivenza. (Cass. Pen, V Sez., sentenza 08 luglio 2014, n. 29942). 

Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni

Con il provvedimento si punta a ridurre lo spreco alimentare

La Legge Gadda del 2016 e gli incentivi per ridurre gli sprechi

Il 14 settembre 2016 è entrata in vigore la c.d. Legge Gadda che prevede la creazione e l’incentivo all’utilizzo, anche tramite campagne di informazione e sensibilizzazione, della doggy o family bag, per consentire a clienti e associazioni di beneficenza di portare a casa gli avanzi dai ristoranti, favorendo le donazioni degli avanzi di cibo ad associazioni o onlus che assistono gli indigenti.

Il provvedimento riconosce un incentivo fiscale, sotto forma di riduzione della tassa sui rifiuti, per coloro che donano le eccedenze di cibo in base alla quantità certificata di prodotti ceduti. La previsione di un incentivo fiscale sulla tassa dei rifiuti a favore di quelle attività che donano gli avanzi di cibo e la la possibilità per gli Enti Locali di definire accordi aventi ad oggetto la consegna in favore di bar e ristoranti di appositi contenitori per l’asporto dei cibi residui, realizzati con materiali biodegradabili o riciclabili.

Il reddito alimentare del 2023: distribuzione gratuita dell’invenduto

La legge di Bilancio 2023 , al fine di limitare gli sprechi e aiutare le persone con minori possibilità ha introdotto, in via sperimentale per tre anni, nei comuni capoluogo delle città metropolitane, il reddito alimentare che consiste, come indicato nel provvedimento, nella” distribuzione gratuita, anche tramite gli enti del terzo settore presenti sui territori, di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali che aderiscono volontariamente alla sperimentazione” attraverso la creazione di un apposito Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare.

La Legge... a Tavola                                                                                                                                   

La proposta di legge 2024: doggy bag obbligatoria nei ristoranti

In data 10 gennaio 2024 è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della Doggy Bag” che introduce per gli esercizi di ristorazione e altre attività di somministrazione di alimenti e bevande l’obbligo di rendere disponibili ai clienti che lo richiedono, contenitori biodegradabili, riutilizzabili o riciclabili per portare via cibi o bevande non consumati sul posto, purché rispettosi delle norme igienico-sanitarie (con applicazione, nel caso di inosservanza, di una sanzione tra i 25 e 125 euro) e di comunicare adeguatamente ai clienti la disponibilità a loro favore dei contenitori riutilizzabili o riciclabili, incentivandone l’utilizzo.

Verso l’obbligo di doggy bag: cosa cambia per i ristoranti, dal reddito alimentare alle sanzioni

Dal 2024 è la doggy bag è obbligatoria

Il ruolo dei clienti: possibilità di usare contenitori propri

Lato cliente non è previsto alcun obbligo di chiedere e portare con sé gli avanzi, ferma la possibilità per il cliente stesso di portare direttamente il contenitore riutilizzabile o riciclabile, a condizione che, sotto la sua responsabilità, sia conforme alle norme igienico-sanitarie per la pulizia e idoneità dei recipienti indicate in un cartello dedicato interno al locale. Dal canto suo il ristoratore, se ritiene il contenitore del consumatore inidoneo, può rifiutarsi di lasciare il cibo residuo mettendone lui a disposizione uno adeguato. 

I costi per i ristoratori e i possibili effetti sui prezzi

Resta il fatto che l’applicazione di tale proposta potrebbe comportare maggiori oneri sia per il ristoratore - in termini di acquisto e di conservazione, in appositi spazi, dei contenitori riciclabili e di maggiori oneri di servizio legati alla preparazione del contenitori da asporto - sia, di conseguenza, per il cliente sul quale tali oneri potrebbero ricadere in termini di aumento di prezzo delle pietanze. Tutto questo in attesa della eventuale definitiva approvazione del provvedimento. 

Tutti i temi legali legati al mondo della ristorazione sono approfonditi nel libro di Alessandro Klun "A Cena con Diritto"

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Molino Pasini
Foddlab
Beer and Food
Sana

Molino Pasini
Foddlab
Beer and Food

Sana
Hospitality
Julius Meiln