Euro-Toques Italia è stata tra i partner di un’iniziativa di alto valore in Calabria: “Alimentiamo la solidarietà”. Si tratta di un progetto voluto dalla società Us Vibonese Calcio 1928, ha preso vita grazie alla collaborazione di 50 cuochi calabresi e di alcune aziende food & beverage del territorio. Per due settimane, nell’ambito dell’azione congiunta denominata “La solidarietà è servita”, le brigate hanno preparato 15mila pasti distribuiti alle famiglie calabresi in difficoltà, attraverso il Banco Alimentare Calabria e le associazioni di volontariato di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Crotone.

Euro-Toques in prima linea all'iniziativa solidale calabrese
Un’importante occasione per
fare rete con l’obiettivo concreto di associare alle mani generose di grandi
cuochi la possibilità di innescare un meccanismo di solidarietà. La
condivisione, valore che noi chef di Euro-Toques abbiamo impresso nel Dna, è un principio assoluto. Per questo abbiamo voluto essere in prima fila a sostegno delle
migliaia di famiglie calabresi in un momento di grave crisi economica. Secondo una stima di
Coldiretti è aumentato di oltre un milione il numero delle persone che non hanno di che sfamarsi, mentre
Caritas e
Banco Alimentare hanno registrato
un aumento del 40% delle richieste con picchi anche superiori in alcune zone del Paese.
Il progetto si è allargato e si è tradotto anche in un’iniziativa editoriale. Un volume dal titolo “Alimentiamo la solidarietà” per sostenere il Banco Alimentare e che ha voluto raccontare gli chef calabresi, veri protagonisti dell’iniziativa La solidarietà è servita. In occasione del lockdown non si sono voltati dall’altra parte e hanno aperto le loro cucine. Un impegno sociale che ha messo in primo piano il loro cuore, ma anche l’attenzione alle
materie prime e l’impegno costante per contrastare lo
spreco in cucina. In questo senso la ristorazione rappresenta una sorgente di nuove opportunità. Aprendosi al mondo con un linguaggio universale, è un laboratorio di crescita comune e culturale.