Il lavoro, la passione, la dedizione e il talento pagano sempre. Federico Anzellotti, già presidente della Confederazione Pasticceri Italiani e collaboratore di Italia a Tavola e oggi presidente di Pastry & Culture Italian Style, ne è oggi un esempio concreto. C’è anche lui, infatti, nel ristretto novero dei destinatari dei prestigiosi Premi dell’Académie Internationale de la Gastronomie. Ad Anzellotti va l’ambito Prix au Chef Pâtissier.
«Dopo 10 anni risalgo sul gradino più alto del podio mondiale – ha commentato Anzellotti - Questo riconoscimento mi vede tra i primi cinque migliori pasticceri al mondo. Una sola parola: Grazie. Un premio che è per me motivo di orgoglio perché arriva nel decennale della mia vittoria al Mondiale di pasticceria del 2011. Ma il riconoscimento rappresenta anche una responsabilità in più in un momento così difficile per il settore e in cui doppiamo mettere in campo nuove strategie per ripartire».

Federico AnzellottiFiglio d’arte con un passione per il cioccolatoFiglio d’arte,
pasticcere e
cioccolatiere, sin da bambino Anzellotti è attratto dal mondo del dolce nel quale entra giovanissimo grazie agli studi alberghieri. Da subito il percorso formativo si articola tra le più prestigiose
scuole di pasticceria dove segue corsi di perfezionamento con i migliori maestri a livello nazionale e internazionale.
Nel 1998 rileva l’azienda dei genitori,
Dolci & Sensazioni di Miglianico (Ch), dandole una nuova veste e allargando la produzione a tutti i prodotti dolciari, cioccolateria compresa.
Proprio quest’ultima assume un aspetto trainante sia nella produzione della pasticceria che negli eventi esterni e collaterali di cui è organizzatore.
Titolare dell’
enoteca “Sensi di… Vini” e dell’azienda di catering “
Wedding Village”, Anzellotti entra a pieno titolo nella grande famiglia
Conpait – Confederazione Pasticceri Italiani – nel 2000 con la nomina di delegato regionale; diviene vice presidente nel 2004 e, nel 2006 diventa presidente nazionale fino all'inizio del 2020 quando ha passato il testimone ad
Angelo Musolino. Una carica importante, che lo avea coinvolto pienamente e che lo ha visto in prima linea per far crescere non solo l’associazione ma tutto il
comparto.