Diplomata alla scuola alberghiera di Busto Arsizio (Va), per sostenersi agli studi fa degli extra in una gastronomia vicino casa. A seguito di uno stage scolastico rimane al Grand Hotel Carezza in Alto Adige, dove conosce il suo compagno di vita, padre dei suoi tre gioielli, Teseo, Glauco e Danae. In inverno lavora in montagna e in estate in un villaggio al mare dove impara anche a fare la pizza. Per lunghi periodi sta in grandi alberghi tra cui il Grand Hotel Carezza a Nova Levante (Bz), l’Hotel Paradiso a Forio d’Ischia (Na). Esperienze che hanno costruito il suo “stile di cucina” accoppiando sapori diversi tra mare e montagna.
Con il primo figlio, cuoco a 18 anni, apre un piccolo ristorante trattoria nel centro di Frascati tra le fraschette. Ma in famiglia sono tutti un po’ girovaghi, così ritorna in Alto Adige, punto di partenza della sua carriera. Con gli altri due bambini Barbara si stabilizza nel ristorante pizzeria Carezza Snack nel cuore delle Dolomiti. Ama la cucina tradizionale e le piace sperimentare le ricette tipiche regionali dei suoi vari spostamenti, senza stravolgerle. Il suo progetto futuro è quello di riuscire a trasmettere la passione ai figli, per poi affiancarli nelle loro nuove avventure. Il suo sogno segreto è gestire un posticino insieme a loro.

Barbara De Nigris
Da bambina cosa sognavi di diventare? Camionista o cuoca
Il primo sapore che ti ricordi. Una merenda che mi faceva mia nonna quando insaccava i salamini nostrani, erano avanzi di trito di carne cotti con le uova sbattute in padella
Qual è il senso più importante? Il gusto
Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato. L’anatra, anche perché non è uno dei miei sapori preferiti
Come hai speso il primo stipendio?Aiutavo mio papà a pagare le rate del camion, ma con la prima mancia ho comprato una bellissima tuta da sci
Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare? Baccalà fritto, lasagna, carne alla brace molto al sangue
Cosa non manca mai nel frigo di casa tua? Verdure di ogni genere
Qual è il tuo cibo consolatorio? Pane, pomodoro e basilico
Che rapporto hai con le tecnologie? Mi piacciono, mi incuriosiscono
All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale? Un dolce pieno di panna
Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni? Mio padre Riccardo
Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina? “Restaurant de la Sirène à Asnières” di Vincent van Gogh: racchiude il mare, un vecchio ristorante e la tradizione, cose di cui non potrei fare a meno
Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe? “Rewind” di Vasco Rossi
Per informazioni:
www.facebook.com/snackcarezza