Caffè della Piazza a Osimo Iosilito Gioacchini si racconta

La prima domanda nasce spontanea: “Come mai questo nome Iosilito? E non Ioselito come avevo capito io?”. Inizia da qui il simpatico colloquio con Iolisito Gioacchini.

Il padre era innamorato di Joselito un cantante attore giovane promessa degli anni ’70. All’anagrafe lo spagnolo Joselito diventa Iosilito.



Impara, fin da piccolo, a portare il peso di questo nome particolare e trasforma lo stesso, intendo il peso, in una grande opportunità. Esile e giovane sempre (tipo Gianni Morandi, che a 70 anni sembra averne 40) inizia la sua carriera nel difficile campo dell’accoglienza intesa come caffè, bar, conviviale, aperitivi e pranzi veloci in piazza del Papa ad Ancona. Amplia i suoi orizzonti commerciali dove il turismo di classe di posa e apre a Sirolo (An), nella piazza principale, e lì rimane per ben 19 anni. Il suo scopo? Portare la gente, la generica gente, in piazza. Permettere incontri, appuntamenti e lunghe soste sorseggiando un moijto o un te.


Dal 25 Aprile Iosilito è nella piazza del Comune di Osimo (An). Si chiama Caffè della Piazza e gode di spazi dentro e fuori. Sono da lui con il suo architetto Manuela Francesca Panini i primi di maggio. Mentre la Piazza alle 18 è gremita.  Dalle prime colazioni veloci a quelle rilassate. Dai momenti di sospensione gaudenti e trasgressivi a metà mattina, tipo bombolini panna e Nutella, torte magnifiche, a quelli rigorosamente vegani si arriva all’ora di pranzo.

Iosilito Gioacchini vuole dedicare il suo Caffè alle donne e alla loro complessa personalità, crescente, discendente, stabile. Nella grande cucina a vista opera Giacomo, lo chef, circondato, ovviamente, da donne. A quest’ora la fanno da padrone cascate di verdure di stagione crude e cotte, flan, piatti bilanciati e unici. Pasta condita in tutti i modi come le chitarrine estive al farro tiepido con rucola pomodorini, cubetti di tonno, zucchine grigliate, lime e olio all’aglio a chi piace. Nei fine settimana la proposta pranzo diventa più tradizionale, quasi casalinga.



Giacomo inventa tagliatelle, vincisgrassi, gnocchi al cinghiale, porchette, costolette di agnello e dolci al cucchiaio. Manuela Francesca Panini mi spiega come ha realizzato la creazione del Caffè del Piazza in stretta sintonia simbiotica con Iosi. Il palazzo risale al 1915 ed è opera dell’architetto Costantino Costantini. Prima c’era un negozio di abbigliamento/sartoria. Ancora prima una profumeria. Da sempre i piani bassi hanno accolto esercizi commerciali. Quelli, appunto che fanno vivere la piazza. Il centro città. Le notizie passate raccolte servono per far tornare moderno il passato. Per far ritornare in vita la memoria storica del palazzo. Così il pavimento, le finestre sul vicolo accanto, i tavoli, le sedie, gli oggetti, i fiori e la natura reale e verde attaccata alle pareti contribuiscono al piacere di fermarsi, sedersi e conversare un po’.

Iosilito, pensando alla sua proposta delle vivande, ha voluto recuperare oggetti e memoria. In questo modo chi entra non può fare a meno di dire “wow”. C’è spazio per tutti. Giovani, famiglie con passeggini e bambini che trotterellano, cani educati di tutte le taglie. Anziani un po’ fanés all’ora del tè. Nello spiegarmi come sono arrivati a ricontestualizzare il locale sia Panini che Gioacchini mi chiedono di menzionare Annalisa, Annapaola e Federico, i tre bracci armati dell’architetto. Ragazze, donne, mamme, zie, nonne Iosilito ha pensato a voi. Dalla cioccolata calda con panna l’inverno alle centrifughe di frutta e ortaggi l’estate.

Per informazioni: www.facebook.com/caffedellapiazzaosimo