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La Corte dell’Oca a Subbiano il piacere dell’ospitalità toscana

di Claudio Zeni
 
12 settembre 2018 | 19:33

La Corte dell’Oca a Subbiano il piacere dell’ospitalità toscana

di Claudio Zeni
12 settembre 2018 | 19:33
 

All’interno del vecchio Borgo Maestro del centro casentinese di Subbiano (Ar) vi è “La Corte dell’Oca”, ristorante - albergo, frutto di un restauro seguito direttamente dal titolare Franco Donati.

Quest'ultimo propone un’ospitalità di vecchio stampo, nel nome di tradizioni e cibi che sembravano perduti. Suggestivo è entrare nella Corte dall’ingresso di Via Roma, dove, dopo aver percorso uno stretto andito ricavato al pianoterra del sovrastante palazzo ottocentesco, fa mostra di sé, ambiziosa quanto immutata nel tempo, la cantina di Quintilio, che custodisce gelosamente tutti i segreti della pigiatura dell’uva, della fermentazione e del travaso del mosto nelle botti.

(La Corte dell’Oca a Subbiano il piacere dell’ospitalità toscana)

Entrati nella Corte si scopre subito, con non lieve sorpresa, che il tempo qui sembra essersi fermato agli anni ’50, a quell’Italia ingenua e sentimentale, che sapeva godere di cose semplici, familiari, non ancora abituata a quel superfluo che offre il terzo Millennio e che non emoziona più nessuno.

La cucina è rigorosamente toscana e tradizionale, senza alcuna rivisitazione modaiola, a base di crostini di milza bagnati nel vinsanto, zuppa di fagioli, crema di cipolle, tortelli di patate accompagnati dal classico sugo d’anatra, cinghiale in salmì, trippa fumante, coniglio fritto, fagioli cotti nel fiasco, zuppa inglese e crostate, golosità servite in tavola da sorridenti cameriere guidate da Olga, la figlia di Franco.

(La Corte dell’Oca a Subbiano il piacere dell’ospitalità toscana)

La sala esterna, dove fanno bella mostra di sé il camino ed il forno a legna, è il luogo ideale per chi desidera trascorrere una serata in santa pace, in un locale che evoca la piacevole tradizione familiare.

Nel segno della tradizione anche gli appuntamenti culinari a cadenza periodica, dove si alternano bolliti misti, fritti, pietanze in umido e arrosti, mentre la domenica è d’obbligo prenotare per il pranzo della festa. Sia il pranzo della domenica che gli altri appuntamenti vengono proposti ad un prezzo eccezionale di 28 euro.

(La Corte dell’Oca a Subbiano il piacere dell’ospitalità toscana)

Una sosta alla Corte dell’Oca è quindi un’esperienza unica da raccontare agli amici nel segno della buona cucina e della cordiale ospitalità toscana.

Per informazioni: www.cortedelloca.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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