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Un po’ cibo e un po’ arte Canzian rinnova la carta del Moma

Sta per “Menu opera movimenti artistici” ed è l’idea del cuoco del ristorante Daniel che richiama al museo d’arte modera di New York, come emblema del suo avvicinamento alla cultura.

 
29 ottobre 2019 | 11:47

Un po’ cibo e un po’ arte Canzian rinnova la carta del Moma

Sta per “Menu opera movimenti artistici” ed è l’idea del cuoco del ristorante Daniel che richiama al museo d’arte modera di New York, come emblema del suo avvicinamento alla cultura.

29 ottobre 2019 | 11:47
 

Dopo il recente lancio del Manifesto della Cucina Italiana, Daniel Canzian rinnova la carta del suo ristorante milanese inserendo un nuovo percorso di sette portate, arricchito da un’ouverture di chicche e bon-bon e dalla classica piccola pasticceria per chiudere con un tocco di dolcezza.

Colosseo 2020 (Un po’ cibo e un po’ arte Moma rinnova la carta di Canzian)

Colosseo 2020

Il nome richiama ad uno dei musei d’arte moderna più famosi del mondo: un’analogia che porta con sé una nuova valenza tutta italiana. Moma è infatti l’acronimo di Menu opere movimenti artistici, un percorso degustazione che mette in relazione il cibo e l’arte, creato insieme a Libero Gozzini, artista e amico di lunga data già co-autore di piatti come i dessert monumentali e le chicche e bon-bon che accompagnano l’Aperitivo Milanese.

Daniel Canzian (Un po’ cibo e un po’ arte Moma rinnova la carta di Canzian)
Daniel Canzian

Libero Gozzini è stato un grande amico di Gualtiero Marchesi e inventore del nome Minextra. Anche per Canzian è una figura fondamentale, con cui ama confrontarsi per il piacere di sentirsi vivo. «Da anni - spiega Daniel Canzian - diamo vita a piatti in cui cibo e arte si contaminano, come i dessert monumentali: siamo partiti dalla Sfera di cioccolato omaggio ad Arnaldo Pomodoro, passando al Colosseo 2020 e alla Torre di Pisa, per poi creare il concetto dell’uovo fauvista».

Moma è un’ulteriore evoluzione di questo progetto e rappresenta la cucina come una forma d’arte, distaccandosi dal concetto più classico di percorso degustazione. Si tratta di un vero e proprio menu artistico visto con gli occhi di Canzian il quale prende ispirazione dal bello e si lascia trasportare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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