Dopo il recente lancio del Manifesto della Cucina Italiana, Daniel Canzian rinnova la carta del suo ristorante milanese inserendo un nuovo percorso di sette portate, arricchito da un’ouverture di chicche e bon-bon e dalla classica piccola pasticceria per chiudere con un tocco di dolcezza.
Colosseo 2020
Il nome richiama ad uno dei musei d’arte moderna più famosi del mondo: un’analogia che porta con sé una nuova valenza tutta italiana. Moma è infatti l’acronimo di Menu opere movimenti artistici, un percorso degustazione che mette in relazione il cibo e l’arte, creato insieme a Libero Gozzini, artista e amico di lunga data già co-autore di piatti come i dessert monumentali e le chicche e bon-bon che accompagnano l’Aperitivo Milanese.
Daniel Canzian
Libero Gozzini è stato un grande amico di Gualtiero Marchesi e inventore del nome Minextra. Anche per Canzian è una figura fondamentale, con cui ama confrontarsi per il piacere di sentirsi vivo. «Da anni - spiega Daniel Canzian - diamo vita a piatti in cui cibo e arte si contaminano, come i dessert monumentali: siamo partiti dalla Sfera di cioccolato omaggio ad Arnaldo Pomodoro, passando al Colosseo 2020 e alla Torre di Pisa, per poi creare il concetto dell’uovo fauvista».
Moma è un’ulteriore evoluzione di questo progetto e rappresenta la cucina come una forma d’arte, distaccandosi dal concetto più classico di percorso degustazione. Si tratta di un vero e proprio menu artistico visto con gli occhi di Canzian il quale prende ispirazione dal bello e si lascia trasportare.