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Palazzo Petrucci piace per gli azzardi di Scarallo

Riallocatosi da qualche anno nel lembo di Napoli che congiunge Mergellina alla collina di Posillipo, il ristorante continua ad essere un punto di riferimento della ristorazione di altissimo livello.

di Vincenzo D’Antonio
 
03 novembre 2019 | 15:19

Palazzo Petrucci piace per gli azzardi di Scarallo

Riallocatosi da qualche anno nel lembo di Napoli che congiunge Mergellina alla collina di Posillipo, il ristorante continua ad essere un punto di riferimento della ristorazione di altissimo livello.

di Vincenzo D’Antonio
03 novembre 2019 | 15:19
 

Merito corale per il successo di Palazzo Petrucci, con encomio specifico al bravissimo chef Lino Scarallo: il cuoco gentiluomo. Sale che affacciano sulla sottostante spiaggia, brusio di risacca, la vista del Golfo.

Minestra di pasta (Palazzo Petrucci piace per gli azzardi di Scarallo)

Minestra di pasta

In tavola un primo antipasto di grandissima piacevolezza: Lasagnetta di Mozzarella di Bufala Campana Dop e crudo di gamberi su salsa di fiori di zucca. Nei calici, professionale il servizio, l’elegante Ars Magna Chardonnay 2016 by Omina Romana. Tutti i vini degustati provengono da by Omina Romana, azienda vitivinicola di Velletri che fa vini di assoluta eccellenza.

Si prosegue con il secondo antipasto di suggestiva concezione per quanto azzarda, felicissimo l’esito, gusti e texture differenti: Manzo, stracciata di bufala, limone salato, guazzetto di pomodoro verde e maionese alle acciughe. Nei calici il Cesanese 2015.

Lino Scarallo (Palazzo Petrucci piace per gli azzardi di Scarallo)
Lino Scarallo

Altra creazione di Lino Scarallo il brioso primo: Minestra di pasta e patate con tentacoli di seppie, ricci di mare crudi e polvere di caffè. Sorprendente il risultato multisensoriale con degustazione che giunge al palato dopo avvio visivo e step olfattivo. In abbinamento il carezzevole Ars Magna Merlot 2015. E nel calice si sussegue il robusto Cabernet Franc 2015 by Omina Romana, ad accompagnare il sontuoso secondo: Agnello con indivia arrostita e lampone.

Lino ci propone il Pecorino di Carmasciano al quale abbiniamo Anesidora I Ceres 2015. Semplicemente squisiti i dolci con i quali giunge a compimento il dovizioso pranzo.

Per informazioni: www.palazzopetrucci.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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