A Napoli, se si è del Vomero si è prima vomeresi e poi napoletani. È da qui che proviene il giovane chef Antonio Siesto, da marzo insediatosi a guida della brigata del Mostobuono.
Ristorante vineria, così recita l’insegna del
Mostobuono, creatura degli appassionati e competenti patron Davide Schiano Lo Moriello e Paolo Del Franco. Pochi tavoli all’interno e grazioso spazio esterno, ampiamente fruibile nelle lunghe estati vomeresi. Lodevole l’apertura sette giorni su sette con servizio serale che inizia con una mirata offerta di aperitivi sin dal tardo pomeriggio. Insomma, un trend coraggioso verso il ristorante Almost Always Open (Quasi Sempre Aperto).
Antonio Siesto omaggia il suo maestro Alfonso Caputo (La Taverna del Capitano a Marina del Cantone) proponendo i famosi Spaghetti alla Nerano (spaghetti del Pastificio dei Campi). Ma il trionfo mediterraneo è ben evidente anche nelle altre proposte di un ben fatto menù a rotazione stagionale. Meditati e saporiti gli assaggi: Cannolo di mare con gamberi, ricotta e crema di zucchine, Intrecci fritti con calamaro, patata e salsa ai due peperoni, Mescafrancesca con piselli, burrata, limone e nocciole di Giffoni. Molto buoni anche i dolci fatti da Antonio Siesto.
Antonio Siesto e Davide Schiano
Ben curata e doviziosa la carta dei vini, con prevalente presenza di ottime etichette campane. Garbato e professionale il servizio. Al menu alla carta si affiancano intriganti proposte di menù degustazione. Conto che evidenzia lietamente il vantaggioso rapporto prezzo/qualità.
Per informazioni:
www.mostobuono.it