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Dal mare alla cucina È il pesce di Crudo Bar

Nel ristorante di Bacoli (Na), tante specialità a base di pesce fresco, ma anche aperitivi e la possibilità di cenare fino a tarda ora. Il locale è gestito da Marcello Santini insieme alla moglie Rita.

di Vincenzo D’Antonio
 
17 febbraio 2020 | 10:52

Dal mare alla cucina È il pesce di Crudo Bar

Nel ristorante di Bacoli (Na), tante specialità a base di pesce fresco, ma anche aperitivi e la possibilità di cenare fino a tarda ora. Il locale è gestito da Marcello Santini insieme alla moglie Rita.

di Vincenzo D’Antonio
17 febbraio 2020 | 10:52
 

Flegrei a significare ardenti. I Campi Flegrei, la vasta area vulcanica ad occidente di Napoli, del suo Golfo costituendo la costa che guarda ad Ovest, è territorio che come pochi altri rende immediata la giunzione tra la storia degli ultimi quattromila anni ed un radioso presente che da quella storia trae, più o meno consapevolmente, la linfa vitale per un vivere scandito dalla fertilità della terra e dalla pescosità del suo mare.

Il pesce arriva dal mare davanti al locale (Dal mare alla cucina È il pesce di Crudo Bar)

Il pesce arriva dal mare davanti al locale

Ancora dei Flegrei, intesi come gli abitanti di quest’area, potremmo ben dire che sono contadini di giorno e pescatori di notte. Marcello Santini, patron e nume insieme con la moglie Rita del bellissimo bistrò “Crudo Bar” di Bacoli (Na) è felice emblema di questo innato incrocio di saperi: saper coltivare la terra, saper pescare. Siamo proprio al limitare della darsena di Baia, la Baiae dei Romani, luogo di villeggiatura chic per i ricchi patrizi. nobili. Il locale è ben curato, luminoso, accoglienza solare e professionale. Al banco bar si serve, approntato all’istante con competenza, appropriato bere miscelato, trionfo di cocktail.

Marcello suadentemente affabula i suoi piatti, facendo tutto nascere, come è d’altronde normale che sia, dal momento della pesca: in quale microzona del mare che sta lì davanti, in quale momento della notte in funzione delle fasi lunari. Si scopre che il lasso temporale tra la cattura del pesce ed il suo giungere nelle sapienti mani di Marcello si lascia scandire in minuti e non in ore né tantomeno in giorni. Pulito, eviscerato, quando del caso sfilettato e poi subito in abbattitore, a beneficio del benessere di una clientela avveduta ed esigente.

In cucina Marcello Santini (Dal mare alla cucina È il pesce di Crudo Bar)
In cucina Marcello Santini

Orari di apertura che vanno dal tardo pomeriggio alla mezzanotte. Pertanto non solo cena canonicamente intesa, bensì happy hour, aperitivi e dopo cinema. Imperdibile il cocktail dall’animo flegreo con dovizioso assaggio di ostriche. A fronte di perdurante impeto dei marosi, allorquando Marcello non può avventurarsi in mare con i suoi amici pescatori, allegramente e ghiottamente si ricorre, rigorosamente secondo i cicli stagionali, ai prodotti della terra. Ottime, da allevamenti locali, anche le carni bianche. Le squisite paste fresche sono fatte in casa.

L’applicazione dell’arte bianca è appannaggio di Rita: suoi i pani ed i dessert. L’eclettica Rita è anche enologa. Ne sortisce il vino Casa Santini, etichetta Prima Filia da uve Falanghina dei Campi Flegrei da degustare con una strepitosa preparazione di cozze selvatiche alla bacolese con mentuccia e con una sorprendente zuppa di marruzzielli

Marcello Santini e la moglie Rita (Dal mare alla cucina È il pesce di Crudo Bar)
Marcello Santini e la moglie Rita

La carta dei vini spazia su tutto la nostra Enotria e giunge in Francia con mirate proposte di champagne. Memorabile, ben guidata la degustazione, Champagne Extra Brut Blanc de Blancs Les Pierrieres Ulysse Collin abbinato a Spiedino di “sconciglio Tufarella”, crudo di gamberi e mazzancolle, sashimi di leccia con polpa di riccio, crudo di pesce bianco.
Dalla Sicilia un deciso Cataratto IGT Porta del Vento 2018 si abbina ai deliziosi Bottoni al nero di seppia farciti con ricotta, acciughe e scorza di limone.

Un rosso di pronta individuazione quale il Rossese di Dolceacqua Superiore Posaù Maccario Dringeberg 2018 è stato abbinato ad una Zuppa di pesce al cannellino flegreo ed, a seguire, ad un Fagottino farcito con coniglio alla bacolese. Fatti da Rita sia il Millefoglie che il Bignè. Nell’appropriato calice un sontuoso Picolit Marco Sara 2017. Interpretazione moderna, per offering e per le fasce orarie di apertura, di cosa sta divenendo il ristorante nel terzo decennio del terzo millennio: esaudire desideri di convivialità in armonia piena con offerta di alta qualità sia di cibo che di bevande.

Fotografie di Salvio Parisi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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