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Antonia Klugmann, linciaggio in rete La nuova giurata di MasterChef nel mirino

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
28 dicembre 2017 | 09:30

Antonia Klugmann, linciaggio in rete La nuova giurata di MasterChef nel mirino

di Gabriele Ancona
vicedirettore
28 dicembre 2017 | 09:30
 

Essere donna, personaggio televisivo e aver sostituito Carlo Cracco nella nuova edizione di MasterChef su Sky, per Antonia Klugmann si è rivelato un linciaggio morale. Perpetrato dalla rete, la gogna dei nostri tempi.

La nuova giurata della settima edizione di MasterChef Italia, stella Michelin nel suo ristorante "L’Argine a Vencò" a Dolegna del Collio (Go) e candidata al sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola (per votare CLICCA QUI), ha subito un attacco generalizzato e "di genere" per la sua severità, o forse perché da una donna che si occupa di cucina in tv ci si aspetta un piglio più "materno".

(Antonia Klugmann, linciaggio in rete La nuova giurata di MasterChef nel mirino)

Si può essere in disaccordo con i suoi giudizi, ma i limiti da non oltrepassare ci sono. Ci dovrebbero essere. Ma si sa, sui social tutto è vergognosamente permesso, anche gli attacchi più penosi e vigliacchi, quelli che esulano dalla professionalità e vanno a proiettare le frustrazioni di chi si sente indignato per qualsiasi motivo. E se poi il casus belli è femmina, si va a nozze.

Il commento della cuoca, peraltro più volte premiata dalla critica, è apparso sulle pagine del Corriere della sera: «Sapevo che la tv dà accesso diretto al giudizio sulla tua persona, sulla tua estetica... E lo temevo. Ma non mi aspettavo questa violenza mediatica. Un linciaggio che in un Paese civile non dovrebbe avvenire. E che invece avviene, soprattutto se sei donna. Anzi, proprio in quanto donna... Mi sono sentita violentata. Io non sono una bulla di quartiere. Anzi, sono la più tenera con le persone deboli. E i miei colleghi, Cracco in testa, sono stati negli anni di questa trasmissione molto più duri di me. Io non ho fatto nulla di più di quello che loro hanno fatto in passato».

«Mi chiedo: è lecita una cosa del genere nel nostro Paese? Sapevo che eravamo messi male con le donne, qui da noi, ma non così tanto. Cosa insegniamo alle nostre bambine? Che se sei remissiva e stai al tuo posto allora nessuno ti mena? Mi hanno dato della p...a, hanno minacciato di usare il sesso contro di me. Questo capita perché sono una donna. E sono purtroppo solo l’ultima donna a cui è successa una cosa del genere. Una vergogna».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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