Siamo alla Pignasecca, quartiere della Napoli popolare, là dove il concetto di privacy è vago per come si vive tra casa e strada, là dove sorge il locale storico Da Attilio alla Pignasecca, giunto alla terza generazione.
Locale che vede alla guida
Attilio Bachetti nipote di Attilio Bachetti fondatore, coadiuvato dalla sorella Angelina, sommelier e dalla mamma Francesca, in cucina ed a sovraintendere il tutto. Schiuso l’uscio alla quarta generazione che comincia a dare una mano nella conduzione.
Attilio Bacchetti
A pranzo il servizio comincia a mezzogiorno, che a Napoli può anche essere un’ora tarda ma comunque accettabile per consumare la prima colazione al bar. Ed a mezzogiorno e venti, davvero, locale pieno. Angelina, dopo aver acquisito contezza della pizza ordinata, suggerisce garbatamente il vino in abbinamento, un’ottima Falanghina dei Campi Flegrei. Ed il servizio è al calice. Encomiabile. La pizza è la Sideral, creatura recente di Attilio. È un piccolo capolavoro per come concepita, per come eseguita, per come servita. Il topping, composito e dovizioso, riesce a trasmettere alla vista, all’olfatto ed al palato, gustosi contrappunti. Attilio adagia provola affumicata ed alici freschissime che tangono profumate rondelle di limone; in provvida caduta soffice, briciole di Parmigiano-Reggiano Dop invecchiato 24 mesi, Pecorino Romano Dop ed origano. Lode ad Attilio. È pizza di rara bontà.

Dalla cucina, sempre sorridente ed affabile, la signora Francesca giunge al tavolo con un crocchè oversize. E difatti, siamo al cospetto di altra ghiotta specialità: il crocchettone, farcito con friarielli, provola e salsiccia. Un altro calice di Falanghina dei Campi Flegrei è prontamente servito da Angelina. Si chiude con un’ottima cassata siciliana; e qual è l’abbinamento consigliato da Angelina? Ben Rye di Donnafugata, ca va sans dire. Prezzi di commovente onestà.