A Caiazzo non solo Franco Pepe
Il Generale conquista grazie a Di Matteo
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Siamo a Caiazzo (Ce), ameno paesino collinare, porta sud occidentale per accedere all’Alto Casertano; poco distante il capoluogo. Sì, siamo nel paesino reso famoso in Italia e non solo, dal celeberrimo pizzaiolo Franco Pepe. A Caiazzo si combatté battaglia cruciale tra l’esercito borbonico ed i garibaldini, per le sorti del nascente Regno d’Italia. Ed “
Il Generale” è il nome dell’ottimo ristorante ubicato nel pittoresco centro storico caiatino. A condurlo, ubiquo talvolta, sia in cucina (prioritariamente) che in sala, il prode chef patron Stefano De Matteo. Locale con suo precipuo fascino, ricavato com’è da vecchie cisterne. Due sale, tavoli ben apparecchiati e ben distanziati tra loro. Atmosfera suadente di commensali all’esaudita ricerca del buon mangiare e del buon bere.

Cominciamo sontuoso pranzo con saporito antepasto che potrebbe, nel caso, addirittura fungere da piatto unico: provola arrosto su foglia di limone con prosciutto irpino. La provola, sia chiaro, è da latte di bufala. Qui siamo in piena zona di produzione della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Il primo piatto, saggio il pacato suggerimento di Stefano, che fa sovente capolino dalla cucina ove opera con solerte maestria, è trionfo delle eccellenze del territorio caiatino: rigatoni al ragù di pomodoro riccio con salsiccia di maiale nero casertano saltato al conciato romano. Ingredienti che, differente approccio e lavorazione, ovviamente, giammai è un caso che si ritrovano anche nella pizzeria di Franco Pepe (a proposito, capita di incontrare Stefano ai tavoli della pizzeria di Franco e, viceversa, Franco ai tavoli del ristorante di Stefano). È pietanza di assoluta bontà, impeccabilmente eseguita dall’ottimo Stefano.

Nei calici, ben servito, corretta la temperatura e competente il personale, un gradevole, ben rotondo e non spigoloso, CasaVecchia 2013 by Masseria Piccirillo. Di ottima fattura, ben calibrata la lavorazione della carne, la tagliata di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp. Imperdibile, un evergreen, il dolce: torroncino al liquore Strega con salsa di caramello e granella di noci, servito semifreddo. E qui nel bicchiere una chicca pressoché introvabile, un Moscato di alto livello: Moscato Beneventano di Baselice by Masseria Frattasi. Per tale sontuoso pranzo, vini inclusi, in due persone il conto ha lambito ma non superato i cento euro (in due, beninteso). Avanti così, caro Stefano, con la tua forte competenza, la tua professionalità ed il tuo solare sorriso.
Per informazioni:
www.ristoranteilgenerale.com