L'anno prossimo si sarà ben pronti e ben lieti per festeggiare il decennale di attività di questo ristorante stellato di Napoli. Coppia affiatata: il patron Edoardo Trotta, commercialista che “sa far di conto” e il talentuoso chef Lino Scarallo (nella foto): stella Michelin. Lino Scarallo è bravo, è bravissimo. Lino Scarallo ha dote rara: la modestia.

Il ristorante nasce nel centro storico di Napoli, in piazza San Domenico Maggiore, dove alita il ventre di Napoli. Qui si percepisce l'origine della città e le sue sornione metamorfosi attraverso i secoli. Proprietà delle “mura” disgiunta dalla proprietà dell'esercizio e, come purtroppo può accadere, disegni ed esigenze incombono e le mura “sfrattano” l'esercizio!
Il binomio Trotta-Scarallo attua placidamente, insita la saggezza, la mossa vincente, ovvero capovolgere una minaccia (la necessità di traslocare) in un'opportunità (mutare l'anima della location) e in tempi brevi, senza assilli e senza fretta, da vision e da chiaro disegno progettuale supportati, la riallocazione avviene in quel di Posillipo, alla Villa Donn'Anna, praticamente sulla spiaggia. È sede di grande fascino.

Nuova energia dal mare che lambisce e dal Vesuvio che occhieggia. Al cospetto di un panorama tra i più belli del mondo, lo chef galantuomo Lino Scarallo, sta virtuosamente facendo ulteriormente crescere la sua cucina, sulla base solida degli incontri voluttuosi tra mare e terra, innervando graziosamente nuovi guizzi creativi sempre supportati da tecnica robustissima.

Si principia con sontuoso antipasto, coerente all'abbraccio mare terra: lasagnetta di Mozzarella di Bufala Campana Dop e crudo di gamberi su salsa di cavolo broccolo. Si prosegue con un favoloso primo che sa prendere il meglio del meglio dal Golfo, nel comtempo concedento saliente ingresso a sapore esotico: spaghettone con acqua pazza, wasabi e battuto di gallinella di mare. Da brace accarezzato e non violentato, come purtroppo ancora altrove sovente avviene, un freschissimo pescato locale giunge in tavola, ad appagare la vista ancor prima che il palato.
Nei calici un carezzevole ed elegante Fiano di Avellino Docg contrappunta suadentemente la successione delle portate. Servizio impeccabile. Imperdibile, dulcis in fundo, la pastiera napoletana stratificata. Vino escluso, siamo ad un conto che lambisce i cento euro. Conto corretto; corretto in tutti i sensi: esente da errori, congruo, addirittura modico allorquando rapportato alla qualità complessiva ed alla conseguente esperienza vissuta in lietezza. Fuor di conto l'atmosfera posillipina e la vista del Golfo di Napoli. Offre il Creato e Lode gli giunga.
Palazzo Petrucci - Villa Donn'Annavia Posillipo 16/c - 80123 Napoli
Tel 081 5757538
www.palazzopetrucciristorante.itinfo@palazzopetrucci.it