A Balùs, nuova apertura bolognese Piatti tipici in abbondanza

Il termine A Balùs, che dà nome al nuovo locale aperto a Bologna in via del Borgo di S. Pietro, indica già una precisa scelta di campo essendo una delle più classiche espressioni del dialetto bolognese: “in abbondanza”.

Abbondanza è intesa sia di quantità che di soddisfazione, come se si rispondesse alla domanda ricevuta con un “alla grande”. Nuova apertura, negli spazi che furono del Corto Maltese, noto pub bolognese che ha svezzato un paio di generazioni universitarie, situato fuori dal quadrilatero turistico ma ancora dentro le mura del centro storico, proprio alle spalle di Palazzo Bentivoglio, simbolo di una delle famiglie felsinee più potenti (e odiate) del primo Rinascimento, signori di Bologna dal 1401 al 1506.



Il locale si presenta con un’atmosfera calda, da music-club d’antan, con curata scaletta musicale, dai volumi non invadenti e arredamento arioso. Come il nome suggerisce, A Balùs si concentra, sui piatti tipici della tradizione bolognese, intendendo non solo quella cittadina ma in un’accezione estesa all’area metropolitana.

Si spazia quindi dai primi fatti in casa come i classici Tortellini in brodo e Lasagne alla bolognese, assolutamente di buon livello, alla sezione di menu dedicata alla succulenta tradizione montanara, come le tagliatelle (rugose) al tartufo bianco di Savigno o alla cacciagione come il ragguardevole spezzatino di cinghiale con polenta.

Dolci di ottima fattura con nota di merito per il mascarpone, fatto come… nonna comanda. Attenzione curata della materia prima e discreto rapporto qualità/prezzo (antipasti e dolci sui 6 euro, primi 9-14 euro, secondi 13-19 euro) anche nella territoriale carta dei vini. Staff professionale e premuroso, particolare per nulla da sottovalutare nella percezione di soddisfazione del cliente affinché uscendo esclami: A Balùs, appunto.

Per informazioni: abalus.business.site