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Pensando a Te, la cucina di Petrone Pesce e prodotti campani nel menu

 
25 giugno 2018 | 17:08

Pensando a Te, la cucina di Petrone Pesce e prodotti campani nel menu

25 giugno 2018 | 17:08
 

Vicino al campus universitario di Salerno, con la Costiera Amalfitana poco lontana, il ristorante Pensando a Te costituisce una piacevole sorpresa. Merito dello chef-patron Antonio Petrone, della sua brigata e della sala.

La non pigrizia di lasciare il raccordo autostradale all’uscita di Baronissi, l’attenzione nell’individuare l’insegna e si viene subito ripagati dalla deliziosa esperienza in uno dei locali più interessanti di tutta la Campania. Siamo a Baronissi, sorta di cittadella universitaria contigua alla bella e popolosa Salerno. Le ammalianti sirene amalfitane sono poco lontane, così come non lontane sono le imperdibili vestigia di Paestum.

Antonio Petrone (Pensando a Te, la cucina di Petrone Pesce e prodotti campani nel menu)
Antonio Petrone

Una agricoltura generosa per qualità e un mare pescoso da fondali non sabbiosi costituiscono le primarie fonti di approvvigionamento dello chef-patron Antonio Petrone (41 anni) che qui, nel suo locale, validamente coadiuvato da moglie e cognata, corona il suo sogno di essere patron.

Locale elegante, tavoli ben distanziati, cucina a vista. La sommelier Lucia e la sua collaboratrice Claudia sanno come coccolare il cliente, sanno come aiutarlo a vivere una memorabile e deliziosa esperienza cognitiva ed emozionale. Alla savia decisione di lasciar fare al cuoco consegue un consulto tra Lucia ed Antonio per validare la scelta del vino: Etna Bianco by Firriato: correttamente servito. Pani fatti in casa, pagnottella calda appena sfornata. Oli in gran parte cilentani. Acciughe, sgombri e tonni sono forniti da Iasa.
 
Il benvenuto dalla cucina consiste in crocchetta di patate, calzone capperi olive e acciughe, montanarina, chips di basilico con maionese di polpo, chips di asparagi con maionese di pomodoro, paninetto al latte e limone con lardo e acciughe. Una doviziosa bontà che si rivela memorabile e che ben predispone al pranzo.

Si prosegue con Spuma di zafferano di Gaiano prodotto dall’azienda agricola Paolo Pedrosi, scarolina, colatura di alici by Iasa e Nocciola di Giffoni Igp. Gaiano è una frazioncina collinare di un comune limitrofo a Baronissi; ciò a testimonianza ulteriore di quanto meritoriamente Antonio Petrone tiene a cura le potenzialità del suo fertile e variegato territorio.

Ed ancora, per deliziare il palato: Sgombro, yogurt di bufala, piselli, funghi porcini e marmellata di limoni. Piatti che sembrano tavolozze per la vivacità dei loro colori e che sono trionfi armonici per i gradevoli giochi di contrappunto creati dai sapori. L’Etna Bianco by Firriato si rivela ottimo abbinamento.

(Pensando a Te, la cucina di Petrone Pesce e prodotti campani nel menu)

Stante la decisione, che si rivela smart e saggia, di lasciare mano libera al cuoco, ci si ritrova in tavola un’originale reinterpretazione di una base di partenza costituita dal classico polpo alla luciana. E qui Antonio cosa fa? Arrostisce delicatamente il polpo verace per poi guarnirlo, quiindi, con una carezzevole maionese di Pomodoro San Marzano Dop, emulsione di brodo di pollo, polvere di capperi, finocchio ed olive: grandissima bontà.
 
Sorprendente anche la portata successiva: l’Uovo Nocciolato; ovvero, uovo biologico cotto a bassa temperatura (65°) e briciole di Nocciola di Giffoni Igp. Sembra che il pranzo non abbia mai termine, ma questa sensazione non ci rammarica assolutamente. E quindi, a seguire: Alici di Cetara con spuma di cacioricotta di capra cilentana e tartufo di Bagnoli Irpino. Un omaggio ad un territorio di grande diametro dal momento che, oltre al vicino mare di Cetara (headquarter di alici e colatura), il menu di Pensando a Te ci conduce a sud verso il Cilento dell’entroterra e ad est verso i monti dell’Irpinia.

Il primo piatto, inoltre, è rappresentato da un Risotto Carnaroli con acqua di provola, cozze pelose e limone sfusato d’Amalfi Igp. Per quanto riguarda la pasticceria, menzioniamo: Pasticciotto di crema e amarena; cantuccio con Nocciola di Giffoni Igp e cannella; pandolce alla banana e yogurt e, per concludere, l’interpretazione di Antonio della melanzana al cioccolato. Che dire. Esperienza sorprendentemente positiva, lode ad Antonio Petrone ed alla sua squadra.

Per informazioni: www.pensandoate.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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