Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 dicembre 2025  | aggiornato alle 22:28 | 116524 articoli pubblicati

Brisighella, borgo da vivere slow tra edifici storici e prodotti tipici

Cittadina in provincia di Ravenna offre un'infinità di bellezze architettoniche e naturalistiche e tante eccellenze enogastronomiche come l'olio extravergine di oliva Brisighello, il carciofo moretto e la spoja lorda.

 
06 gennaio 2021 | 07:37

Brisighella, borgo da vivere slow tra edifici storici e prodotti tipici

Cittadina in provincia di Ravenna offre un'infinità di bellezze architettoniche e naturalistiche e tante eccellenze enogastronomiche come l'olio extravergine di oliva Brisighello, il carciofo moretto e la spoja lorda.

06 gennaio 2021 | 07:37
 

Lungo la strada che collega Faenza (Ra) a Firenze si trova Brisighella, un bellissimo borgo medievale in provincia di Ravenna. Un’autentica perla placidamente distesa ai piedi dell’Appennino tosco romagnolo e immersa nel cuore del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.

Brisighella è per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile - , borgo da vivere slow tra edifici storici e prodotti tipici

Brisighella è per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile

Cittadina slow tra le più belle d’Italia
È da tempo rinomata per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile che le è valsa la certificazione di “Città Slow”. Fa anche parte dell’esclusivo club dei “Borghi più Belli d’Italia” grazie al centro storico ben conservato, al mare di verde che impreziosisce i dintorni, alle tante eccellenze enogastronomiche e alla qualità della vita. È anche inserita tra le “Città dell’olio e del vino” in quanto è zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Dop “Brisighello”.

La tranquillità che regna nel borgo e le acque sulfuree e salso-iodiche delle sue terme, conosciute fin dall’antichità e giunte fino a noi intatte in tutta la loro efficacia terapeutica, ne fanno il luogo ideale anche per un periodo di riposo dedicato al relax ed alla cura di sé stessi.

Il borgo dei tre colli
Brisighella è anche conosciuta come il “borgo dei tre colli nel cuore della Romagna”. I colli in questione sono tre pinnacoli gessosi su cui poggiano una Rocca, una Torre e un Santuario.

Le prime tracce della cittadina risalgono alla fine del ‘200 quando Maghinardo Pagani da Susinana, un famoso condottiero medievale citato anche da Dante della Divina Commedia, fece costruire, su uno di tali pinnacoli, un fortilizio (l’attuale Torre dell’Orologio) ai cui piedi iniziò lo sviluppo del borgo.

Il territorio circostante però era già abitato in tempi antichissimi. Infatti alcuni reperti ritrovati nella “Grotta Tanaccia”, una delle più belle e conosciute dell’intera Vena del Gesso, riportano al Neolitico ed all’Età del Bronzo, mentre la necropoli rinvenuta nella frazione di San Martino in Gattara, contiene tombe di popolazioni umbre o addirittura etrusche.

A spasso per il centro storico
Le cose da vedere a Brisighella sono tante. Per rivivere gli incanti medievali si può visitare, con calma, il centro storico ottimamente conservato, dove arte, storia e architettura sembrano fondersi a ogni passo per dare vita a qualcosa di unico.

Passeggiando per il dedalo di viuzze acciottolate che ne costituisce il cuore più prezioso, si incontra la “Fontana Vecchia” la più antica fonte pubblica del paese, poi la “Porta delle Dame” che segna l’ingresso nel cuore antico del borgo e a seguire l’Antica Via del Borgo (o Via degli Asini).

Quest’ultimo è un percorso sopraelevato, costruito probabilmente nel 14° secolo, e utilizzato inizialmente come camminamento di ronda per i gendarmi posti a guardia della cittadella. Nei secoli successivi, quando perse la funzione difensiva, venne coperto ed inglobato nelle casette retrostanti. L’illuminazione arriva da una serie di caratteristiche finestrelle ad arco, di varia grandezza, posizionate lungo il percorso che creano affascinanti effetti di luce. Le casette di questa via furono per lungo tempo abitate dai birocciai che, a mezzo di “birocce” trainate da asinelli, trasportavano il gesso dalle cave sovrastanti il paese. Proprio da questa attività del passato nacque il soprannome, Via degli Asini, una preziosità architettonica unica al mondo assolutamente da vedere.

A Brisighella - che ha dato i natali a otto cardinali, tra cui Amleto Giovanni Cicognani per vari anni segretario di Stato e decano del Collegio Cardinalizio, ci sono anche molti edifici sacri che meritano una visita. Tra questi spicca la Pieve di San Giovanni un suggestivo tempio in stile romanico costruito attorno al 5° secolo e poi ampliato tra l’11° e il 12° secolo. È comunemente chiamata “Pieve Tho” o in “Ottavo” perché costruita all’ottavo miglio dell’antica via romana che da Faenza portava in Toscana.

Non può mancare una visita ai tre pinnacoli che la guardano dall’alto come ne fossero i custodi. Sul primo si trova la Rocca con la sua tipica architettura di fortezza medievale con i fori per le catene dei ponti levatoi sopra la porta d’ingresso, i beccatelli e le caditoie, i camminamenti sulle mura di cinta e le feritoie.

l centro storico ottimamente conservato - Brisighella, borgo da vivere slow tra edifici storici e prodotti tipici
Il centro storico ottimamente conservato

Edificata all’inizio del 14° secolo dai Manfredi, signori di Faenza, rimase nella disponibilità di questa famiglia fino al 1500 quando passò dapprima a Cesare Borgia, poi ai Veneziani ed infine allo Stato Pontificio. Attualmente ospita il “Museo l’Uomo e il Gesso” un affascinante percorso a ritroso nel tempo che descrive il rapporto dell’uomo con questo territorio e con il minerale che lo caratterizza. L’interessante passeggiata che parte dall’età protostorica, attraversa l’età Romana ed arriva al Medioevo ed al Rinascimento
Sugli altri due colli si trovano rispettivamente il Santuario della Beata Vergine del Monticino dove viene venerata una sacra immagine in terracotta policroma datata 1626 di autore ignoto e la Torre dell’Orologio che, assieme alla Rocca, costituì il sistema difensivo principale del centro abitato. Danneggiata e più volte ricostruita, fu completamente rifatta nel 1850 e nello stesso anno vi fu posto anche l’orologio con un originale quadrante a sei ore.

A pochi chilometri dal borgo meritano una tappa anche la Grotta Tanaccia che presenta un interessante percorso ipogeo con ambienti suggestivi arricchiti da fenomeni carsici (il percorso turistico è di circa 500 metri e si percorre in un’ora) ed il Centro Visite di Cà Carnè che si estende per 43 ettari sui Gessi di Rontana e Castelnuovo.

Buona cucina e prodotti tipici
Non si può lasciare Brisighella senza assaggiare alcune delle sue specialità enogastronomiche tra cui primeggiano il carciofo moretto, i vini autoctoni, i formaggi stagionati nelle grotte di gesso, la pasta fatta in casa tirata a mano, i frutti dimenticati tra cui la Pera Volpina e l’olio extravergine di oliva “Brisighello”.

L’importanza di tali prodotti è tale che nel corso dell’anno vengono celebrati con sagre e feste paesane che richiamano schiere di appassionati.

Dall’olio Brisighello al carciofo moretto
Sul gradino più alto del podio si trova, a pieno titolo, l’olio extravergine di Brisighella dal sapore piccante e piacevolmente amarognolo, ottimo sul pesce, per insaporire verdure e per preparare salse. Il meglio della produzione viene ulteriormente selezionato e prende la denominazione di Brisighello, un intenso extravergine a denominazione di origine protetta.

Altro prodotto principe è il carciofo moretto un ortaggio autoctono, biologico e succulento che nasce spontaneo nei tipici calanchi dell’Appennino brisighellese. Può essere consumato crudo e leggermente lessato e condito con sale ed un “filo” di olio Brisighello con il quale si sposa alla perfezione.

L’olio extravergine di Brisighella dal sapore piccante e piacevolmente amarognolo - Brisighella, borgo da vivere slow tra edifici storici e prodotti tipici
L’olio extravergine di Brisighella dal sapore piccante e piacevolmente amarognolo. Fonte: Brisighella.org

Tra le eccellenze gastronomiche di Brisighella c’è anche la “spoja lorda”, letteralmente “sfoglia sporcata”, una pasta realizzata con sfoglia tirata a mano su cui viene spalmato un delizioso ripieno a base di formaggio fresco e parmigiano e, poi ricoperto da un’altra sfoglia. Il tutto è poi tagliato a piccoli quadratini. Anche alla “spoja lorda” è dedicata una festa (che in genere si svolge tra aprile e maggio) dove sono presenti le sfogline con seguitissime dimostrazioni di preparazione di questo piatto tipico da degustare in brodo, come vuole la tradizione, od anche asciutto con un saporito ragù.

Nell’arco dell’anno, in particolare dalla primavera all’autunno, è un susseguirsi di feste e sagre che ne fanno anche la meta perfetta per una gita domenicale per immergersi nelle sue atmosfere medievali e nel contempo degustare alcune eccellenze della sua interessante e ricca gastronomia.

Per informazioni: www.brisighella.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Pavoni
Diemme
Molino Pasini
Suicrà

Pavoni
Diemme
Molino Pasini

Suicrà
Pentole Agnelli
Lucart