Chiara Marino la laurea in giurisprudenza l’ha appesa al chiodo per dedicarsi alla sua passione: la ristorazione. Ha avuto la fortuna di provenire da una famiglia borghese che le acquista i bei locali nel settecentesco palazzo Sambuca, in una via del centro storico, tranquilla e a pochi metri dalle piazze della movida palermitana. Comincia a far pratica con altri chef, ma è un’esperienza che non l’ha arricchita particolarmente se non, altra fortuna, perché mentre si faceva le ossa in cucina conosce il marito Alberto Lo Giudice.

Chiara Marino e Alberto Lo Giudice
Così nel 2017
nasce Quattro Mani, il cui nome dice tutto. Il locale è ampio, in tempi normali sono 140 posti suddivisi in sale, e con privè a balconata, arredamento sui toni chiari e tanti quadri alle pareti (molti dipinti dal padre), sulla strada altri 30 coperti. La mission dei Lo Giudice inizia con l’ecologia e la sostenibilità, dai tovagliati a finire a luce e gas provenienti da fonti rinnovabili.
A noi interessa più il cibo: solo prodotti siciliani tranne il pepe e il Parmigiano, spesso sostituito dai formaggi dell’isola; tutto biologico, ricercato, proveniente da produttori di eccellenza con la maggior parte dei quali si è instaurato un rapporto di amicizia; tanto pesce. Una cucina che parte da una concezione casalinga, ma non proprio all’antica: non trovate i classici piatti siciliani tali e quali, ma pietanze che riescono ad ispirare, dimostrando un libero sfodo della
creatività da parte degli chef - condizionata naturalmente dalla disponibilità delle materie prime. Un territorio non estremizzato, cotture che rispettino i sapori e i profumi.
Niente tecniche moderne, no sottovuoto, no bassa temperatura. Anche vini e birre sono solo siciliani.
Couscous di pesce alla marsalese
Il menu cambia giornalmente secondo il mercato e l’estemporaneità, viene stampato in un foglio mostrato e fatto fotografare al tavolo, non ci sono piatti sempre in carta, per cui potremmo non consigliarvene, se non il particolare couscous, quando disponibile. Potrete liberamente farvi guidare dal vostro gusto e dai consigli del gentile e preparato personale di sala, guidato da Lucio Marino.
Vi descriviamo i piatti che abbiamo gustato, apprezzandoli, a dimostrazione della bontà delle cucina, sempre a quattro mani. Premettiamo che era stata una cena con amici senza scopo preventivo di scrivere una recensione. È stata la soddisfazione al termine del pasto a convincerci di scriverne, per raccontare l’assoluta qualità, la professionalità complessiva, l’assenza di difetti.
Si parte con Crudo di tonno con chips di cipolla rossa e insalatina: il tonno è abbattuto, non marinato, così da non stravolgerne il sapore, condito al momento del servizio con olio, limone ed erbette. Splendido.
Le
Linguine con alalunga, pomodoro secco, zucchine, uva passa e mollica tostata: un’abbondante porzione riccamente condita, dove si distinguono i sapori arricchiti dal croccante della mollica di pane casereccio tostata.
Linguine con alalunga, pomodoro secco, zucchine, uva passa e mollica tostata
Couscous di pesce alla marsalese. Questo piatto forse è l’unico che rispecchia la tradizione. A Marsala nelle famiglie si faceva - e si fa - senza crostacei e molluschi, solo pesce da brodo, ricco di pesciolini non di pregio; il couscous è aggregato con la semola incocciata a mano e a lungo. Il risultato è una granulometria più consistente, ciò rende il piatto più pregiato; si arricchisce poi con la cernia a pezzi cotta nel brodo; nessun aroma aggiunto per gustarlo nella sua quintessenza. Il risultato è un piatto che può essere unico, gustosissimo ma lungo da preparare, tanto che alla fine per non aumentarne il prezzo si ci ricavano in pratica solo le spese, ma è tanto richiesto.
Pesce spada grigliato e zucca gialla al forno con cicoria saltata, una fetta spessa e morbida, grigliata al punto giusto, accompagnata dal contorno che si sposa perfettamente.
Filetto di manzo con pomodorini saltati e scaglie di Pecorino Dop, sembra un piatto banale ma i pomodorini e specialmente il pecorino di media stagionatura gli danno uno sprint in più, portando il commensale a riflettere: non è indispensabile il consueto Parmigiano, anzi, il Pecorino completa la portata al meglio.
Gamberoni grigliati con patate al forno
Gamberoni grigliati con patate anch’esse al forno: il tocco da maestro è dato dall’uso sapiente ed abbondante delle erbette aromatiche che valorizzano - senza coprirlo - il gusto del crostaceo.
Crostata frangipane alle pere con crema a base di mandorle macinate intere grossolanamente, accompagnata da panna o gelato alla vaniglia, una bontà.
Per creare piatti perfetti tutto deve essere di qualità, specialmente l’olio extravergine d’oliva che nella cucina mediterranea, qual è quella di Quattro Mani, è l’ingrediente fondamentale e più diffuso: ecco perché i Lo Giudice lo scelgono con cura maniacale. Altro must è la squadra formata da 5 in cucina e 4 in sala, tutti affiatati, nel ristorante da almeno 2 anni, con contratti a tempo indeterminato, per permettere loro di lavorare con serenità ed entusiasmo. I vini in carta non sono tanti, ma comprendono anche cantine poco note ma ragguardevoli - naturalmente etichette solo siciliane. Così anche per le birre artigianali.
Crostata frangipane alle pere con crema a base di mandorle
Concludendo, Quattro Mani è stata una sorpresa e col conto finale ancora più lieta, un indirizzo da memorizzare. In periodo Covid-19 grande attenzione al rispetto delle limitazioni. Quando si potrà riaprire, lo si farà a cena dal martedì alla domenica, con apertura negli stessi giorni anche a pranzo.
Per informazioni:
www.ristorantequattromani.com